Il marò Girone colpito dalla febbre “dengue”. I familiari in India

Foto Roberto Monaldo / LaPresse22-12-2012 RomaCronacaAeroporto di Ciampino - Rientro in Italia per le festività natalizie dei due marò detenuti in India Salvatore Girone e Massimiliano LatorreNella foto Salvatore GironePhoto Roberto Monaldo / LaPresse22-12-2012 Rome (Italy)Ciampino airport - Return to Italy for the Christmas holidays of the two soldiers detained in India Salvatore Girone and Massimiliano LatorreIn the photo Salvatore Girone
Foto Roberto Monaldo / LaPresse22-12-2012 RomaCronacaAeroporto di Ciampino – Rientro in Italia per le festività natalizie dei due marò detenuti in India Salvatore Girone e Massimiliano LatorreNella foto Salvatore GironePhoto Roberto Monaldo / LaPresse22-12-2012 Rome (Italy)Ciampino airport – Return to Italy for the Christmas holidays of the two soldiers detained in India Salvatore Girone and Massimiliano LatorreIn the photo Salvatore Girone

La stagione dei monsoni in India ha portato uno spiacevole regalo al Fuciliere di Marina Salvatore Girone che da alcuni giorni è ricoverato in un ospedale di New Delhi alle prese con i sintomi, per fortuna a quanto sembra abbastanza lievi, della dengue, una febbre virale che e’ di casa ogni anno in molti Stati indiani fra agosto e novembre.

La moglie e i figli del fuciliere di marina sono da due giorni al suo fianco a Nuova Delhi. Le condizioni di Girone, non destano preoccupazioni e secondo il ministero della Difesa ‘la malattia sta seguendo il normale decorso’. Il militare è stato ricoverato in una ospedale della capitale indiana. Sul posto sono stati comunque inviati due medici militari italiani.

Ministero Difesa, condizioni Girone non preoccupanti  – “Al momento le condizioni del fuciliere di Marina non destano particolari preoccupazioni e la malattia sta seguendo il normale decorso”. Lo rende noto il Ministero della difesa riferendo delle condizioni sanitarie di Salvatore Girone ed annunciando di aver inviato in India due medici militari.

“Si rende noto – precisa il comunicato – che a seguito del ricovero del 2° Capo Salvatore Girone, affetto da febbre di dengue e ricoverato presso una struttura ospedaliera a Nuova Delhi, sono stati inviati due medici militari per assistere il Fuciliere di Marina. Si tratta di due specialisti, uno dell’Esercito appartenente al Policlinico del Celio ed il secondo dell’Aeronautica Militare che sono già giunti nella capitale indiana e hanno già visto il 2° Capo Girone e hanno incontrato i colleghi indiani che lo stanno seguendo. L’invio di due medici militari rientra nella prassi laddove un militare in servizio all’estero abbia problemi e non sia presente una struttura sanitaria militare nazionale a cui appoggiarsi come accade nei vari teatri operativi. Al momento le condizioni del fuciliere di Marina non destano particolari preoccupazioni e la malattia sta seguendo il normale decorso. Nella mattinata il Generale Claudio Graziano, il Capo di Stato Maggiore della Difesa , ha telefonato al militare italiano per verificare le sue condizioni e fargli sentire la vicinanza delle Forze Armate”.

Corte Suprema India, sospese in ordinanza 4 iniziative  – Sono ben quattro le iniziative giudiziarie sospese in India nella vicenda che coinvolge i fucilieri di Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone a seguito della sentenza emessa il 24 agosto scorso dal Tribunale del Mare di Amburgo e dell’ordinanza dettata di conseguenza dalla Corte Suprema a New Delhi mercoledì scorso. La prima e’ una istanza (236 del 2014) in cui Latorre e Girone sollevano una eccezione di giurisdizione per il loro caso. La seconda (I.A. No.5), è collegata con la causa madre (SLP 20370/2012) in cui la difesa dei marò chiede la rimozione della polizia antiterrorismo Nia dall’indagine dopo la decisione di escludere dal processo la legge indiana per la repressione del terrorismo marittimo (SUA Act). La terza e’ un ricorso (WP-C 919/2014) firmato da un membro dell’equipaggio di nome Kiksariyan in cui si chiede di reintrodurre nel processo “le principali disposizioni” del SUA Act e dell’Admiralty offences (Colonial Act). La quarta infine (R.C.No.4/2013/NIA/DLI) è la richiesta presentata dalla stessa polizia Nia al tribunale speciale di New Delhi designato a suo tempo dalla Corte suprema. Nell’ordinanza firmata dal giudice Anil R.Dave si sostiene infine che la recente istanza (I.A.No.3/2015) presentata in luglio dai legali dei marò per sospendere i procedimenti giudiziari in India trova soddisfazione in quanto deciso dalla Corte Suprema.

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