IL DOPO-VOTO IN GERMANIA. L’ex leader dei populisti di destra Frauke Petry lascia anche il partito oltre che il gruppo parlamentare dell’Afd

Ad onta del successo ottenuto nelle elezioni di domenica da Afd, la leader dello schieramento populista di estrema destra “Alternativa per la Germania”, Frauke Petry (foto), non si è limitata a rifiutarsi di entrare a far parte del gruppo parlamentare, ma addirittura ha annunciato che  lascia il partito Afd. Inoltre la Petry ha dichiarato di voler rinunciare al ruolo di capogruppo nel Landtag della Sassonia. Ieri Petry, che ha 42 anni, e che è attualmente la portavoce federale del partito insieme a Joerg Meuthen, aveva comunicato a sorpresa di non volere fare parte del gruppo parlamentare del partito, che oggi si è riunito per la prima volta al Bundestag, il parlamento tedesco.

Ricordiamo che  Alternative fuer Deutschland, partito dalle tesi assai controverse, che spaventa una larga parte dell’opinione pubblica, ha ottenuto il 12,6% (e 94 seggi) e si è affermato come terza forza politica nel Paese al voto di domenica. Ma nessuno immaginava che poche ore dopo questo risultato si determinasse una così profonda crisi interna, che lascia immaginare una vera e propria scissione.

Comunque  Alexander Gauland, incontrando la stampa in Parlamento, prima di riunire il gruppo parlamentare di Afd, ha detto: “La campagna elettorale è finita. Noi abbiamo una grande responsabilità nei confronti dei nostri elettori. Ed è ovvio che il linguaggio di una campagna elettorale è diverso da quello che si usa in Parlamento”. Ma questo non è bastato a far desistere Frauke Petry dal distaccarsene.

Intanto la Merkel tesse la tela di una alleanza della Cdu con i Verdi e i Liberali per formare il governo, non disperando nell’apporto anche di qualche frangia dell’Spd per tenere in piedi la maggioranza, dopo che i leader del partito socialdemocratico hanno esplicitamente ribadito il rifiuto di proseguire nella grande coalizione della legislatura che si è chiusa.

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