Il 6 marzo apertura della stagione jazz al club “La sosta” di Villa San Giovanni con Johnny O’ Neal

Johnny o' nealdi VITTORIO PIO – Presentata la nuova stagione jazz presso il jazz club “La Sosta” a Villa San Giovanni (Rc), un club che ha sempre coniugato qualità e sostanza nello sguardo del suo lungimirante deus ex machina Mimmo Pitasi. Si parte domenica 6 marzo con un appuntamento speciale previsto per le ore 19: ne sarà protagonista Johnny O’Neal (foto) un fuoriclasse che rappresenta un vero caso nella storia della musica black: il pianista cantante si affermò infatti negli anni Ottanta, collaborando con Clark Terry, Art Blakey, Ray Brown e Milt Jackson, per poi improvvisamente scomparire dalle scene, trascorrendo i decenni seguenti in condizioni sempre più precarie. Tornato a New York, il suo talento è stato riscoperto grazie alla residenza, ancora oggi in atto, presso il prestigioso Smalls Club. Il suo stile elegante e raffinato si pone in equilibrio tra swing e be-bop, il tutto impreziosito da una vocalità polverosa, dalla bella tensione bluesy. Appuntamento di cartello quindi, che sarà doppiato il giorno dopo, seguendo la programmazione classica del luogo, da un concerto acustico ed altrettanto speciale di Mario Venuti, uno dei più raffinati artisti italiani: nel corso della serata, il cantautore presenterà in veste acustica, alla chitarra o al pianoforte, i suoi più grandi successi ed i brani del suo ultimo disco di inediti.

Il 21 marzo sarà celebrato il primo giorno di primavera con un quartetto accreditato a Luca Aquino, trombettista campano di grandi capacità che, dopo essere stato sotto l’ala protettrice di Paolo Fresu, ha spiccato il volo verso una carriera molto promettente che lo vede spesso al fianco di musicisti internazionali del calibro di Manu Katchè, uno dei più grandi batteristi della storia che lo ha inserito nel suo quartetto stabile, reclamandone il supporto anche in una sua prossima passerella celebrativa a Parigi, in cui saranno presenti anche icone del rock come Sting e Peter Gabriel.

Una bella soddisfazione per Aquino, lanciato nel firmamento internazionale del jazz anche per la sua spregiudicatezza nel repertorio, che non disdegna sortite nei prediletti territori del rock. Sarà accompagnato da un trio di giovani calabresi in cui svetta l’eleganza pianistica di Francesco Scaramuzzino.

Chiusura l’11 aprile, con il trio del fenomenale Antonio Faraò, acclamatissimo e ricercato all’estero per quanto ancora sottostimato in Italia. Eppure il pianista milanese ha iniziato la sua carriera ad appena sedici anni, collezionando poi una serie di collaborazioni stellari: da Joe Lovano a Jack DeJohnette, passando per Eddie Gomez, Billy Hart, Marcus Miller, Wayne Shorter, Bob Berg, Miroslav Vitous e Lee Konitz fra molti altri. Herbie Hancock ha detto di lui che “non si tratta solo un ottimo pianista, ma un grande uomo”, lodandolo pubblicamente presso l’ultima edizione di Umbria Jazz.

Consigliabile la prenotazione chiamando allo 0965\752455 con possibilità di sottoscrivere abbonamenti e riduzioni. Per altre info www.lasosta.net

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