I portuali di Trieste annullano il corteo previsto per oggi (e autorizzato dalla questura) contro il green pass per il timore di agitatori in arrivo (anche dall’estero) per creare disordini

Stefano Puzzer durante la conferenza stampa del 16 ottobre davanti al varco 4 del porto di Trieste (foto Ansa/Fumis di Alice Rita) 

Il Coordinamento “15 Ottobre” dei portuali di Trieste ha annullato il corteo annunciato per domani 22 ottobre contro il green pass (per il quale aveva chiesto – e ottenuto – l’autorizzazione dalla Questura).  Motivo: il timore che il previsto arrivo – non solo dall’Italia – di agitatori e promotori di disordini, che nulla hanno a che vedere né con i portuali né con il green pass, provenienti da altre regioni e anche dall’estero, potesse far degenerare l’iniziativa.  Il corteo no green pass sarebbe dovuto partire alle 14 da largo Riborgo per concludersi in piazza Unità, diventato luogo della protesta da lunedì scorso dopo lo sgombero dal Varco 4.

I portuali avevano dato la loro adesione alla manifestazione, ripudiando però la violenza. “Noi ci impegneremo per mantenere la manifestazione pacifica – avevano detto i portuali – come fatto finora perché amiamo il nostro lavoro e la nostra città. Cercheremo di tenere gli animi tranquilli, perché continui pacifica”. Si attendono disordini? “Con l’affluenza di gente che c’è stata, sicuramente arriverà qualcuno che punterà al disordine. Noi non vogliamo questo e non sarà nostra responsabilità se ci saranno disordini”.

I portuali avevano ricordato  il loro invito ad animare anche le altre piazze italiane, “per dare forza alla protesta”. E rispetto all’inizio della manifestazione al porto hanno aggiunto: “Abbiamo iniziato una protesta per il porto, sperando che i triestini si unissero, nessuno si aspettava l’affluenza che c’è stata, nessuno ha organizzato questo”.

E in serata Stefano Puzzer, uno dei portavoce del Coordinamento 15 ottobre, lancia un appello sui social. “Non venite qui, non voglio mettere a repentaglio la vostra incolumità”. “So che questa cosa che vi sto per dire vi farà rimanere male – spiega – però io vi chiedo di fidarvi di me: ci sono centinaia e centinaia di persone che vogliono venire qui e rovinare il nostro obiettivo. C’è qualcuno che non vede l’ora di approfittare di questo e dare la colpa al coordinamento 15 ottobre e bloccare tutte le prossime manifestazioni del Coordinamento’.

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