GUERRA DELLA MONDEZZA A ROMA. La Raggi accusa Zingaretti e sfida Renzi (che vuole organizzare squadre… di pulitori)

“Nessuno scarica-barile sui rifiuti. Siamo impegnati per ripulire Roma con una task force straordinaria ed entro questa settimana la città tornerà alla normalità grazie alla apertura 24 ore su 24 degli impianti di Ama e al lavoro dei suoi dipendenti”: così afferma su Facebook la sindaca di Roma, Virginia Raggi, in risposta all’annuncio di Matteo Renzi di voler organizzare per domenica prossima squadre di attivisti del Pd trasformati in spazzini. E contrattacca chi accusa lei e l’amministrazione capitolina a 5 stelle di inefficienza: “Non possiamo, però, soprassedere sulle responsabilità di chi ha permesso che si arrivasse a bloccare il sistema di gestione: le conseguenze  sono disagi per i cittadini, immagini di cassonetti ricolmi ed un lavoro extra per l’azienda”. Il suo riferimento è alla Regione Lazio, governata dal Pd e al presidente Zingaretti. “Roma Capitale – spiega la Raggi – raccoglie i rifiuti e li trasferisce negli impianti di trattamento Tmb. Da qui non possono partire i camion di rifiuti trattati perché la Regione non ha previsto impianti sufficienti e, addirittura, non autorizza l’incremento della capienza di quelli esistenti”.

“Non lo diciamo noi ma il governo: l’impiantistica del Lazio è sottodimensionata – prosegue Virginia Raggi – E, inoltre, dal 2012 la Regione Lazio non ha ancora adottato un nuovo Piano Rifiuti Regionale, né ha approvato la tariffa per lo smaltimento. Noi i rifiuti li raccogliamo ma non ci permettono di portarli via dalle strade. Renzi dove immagina di portarli? Magari farebbe bene a trasferirli davanti al palazzo della Regione“. “Piuttosto – aggiunge la sindaca – intervenga sui suoi uomini e svegli il Pd del Lazio dal torpore nel quale si trova”.

A sua volta il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, interviene con un tweet: “Il Comune ci dica quali impianti vuole fare e dove. Noi aiuteremo la città come sempre. Ad ora non c’è nessuna proposta”.

Raggi è tornata sulla questione a ‘Porta a Porta’ su Raiuno. “La soluzione alla crisi dei rifiuti c’è: che la Regione Lazio sblocchi tutte le richieste di autorizzazione fatte da più di 10 mesi” dice. “Il sito di Rocca Cencia, non so se l’assessore Buschini lo ha visitato, è molto vicino alle case, ha già un impianto Tmb, è già un sito che lavora rifiuti e produce odori estremamente sgradevoli per la popolazione. Noi abbiamo detto che l’impianto per l’umido non lo faremo là – afferma la sindaca – Noi abbiamo scelto tre siti per aumentare la capacità di 120mila tonnellate, il luogo non è importante, non lo dico stasera ma la Regione li conosce ma ci dice che preferiscono Rocca Cencia”.

A sua volta la Regione Lazio replica in una nota: “In riferimento alle parole del sindaco Raggi, si precisa che il Comune non ha mai richiesto autorizzazioni alla Regione Lazio per 3 siti per l’umido. Basta bugie”. E la polemica investe anche il caso dei cinghiali che sono apparsi nella periferia di Roma. La Regione sostiene che la causa di questa insolita presenza faunistica in città è il permanere di immondizia in strada, e la Raggi ribatte che è  compito della Regione doversi occupare della fauna selvatica”.

Per ascoltare integralmente le spiegazioni fornite da Virginia Raggi a Bruno Vespa basta collegarsi al sito www.raiplay.it o collegarsi al link seguente:

http://www.raiplay.it/video/2017/05/Porta-a-Porta-01e1fea2-2e35-4557-a555-2bc3c216cfc1.html

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