Gentiloni: governo fino al 2018, se avrà la maggioranza. L’Italia va rassicurata. Abbassare la fiscalità sul lavoro

“I governi fanno quello che dice la Costituzione, la scadenza è la fine della legislatura: abbiamo molte cose da fare. Dobbiamo completare le riforme avviate dal governo Renzi e farne anche di altre nuove e importanti. Certo, i governi possono anche finire prima se viene meno la maggioranza in Parlamento. Ma io dico sempre ai ministri che dobbiamo lavorare non pensando alla durata ma alle nostre responsabilità e all’interesse del paese”.

Con queste parole Paolo Gentiloni, intervistato da Pippo Baudo a Domenica in, ha ribadito che lui lavora per concludere il mandato nel 2018, quando si dovranno svolgere le elezioni politiche per il rinnovo  del parlamento.

“E se c’è crisi di fiducia nel paese è comprensibile, perché l’Italia oggi ha bisogno soprattutto di essere rassicurata“.

Il suo obiettivo, ha poi sottolineato Gentiloni, è “quello di un abbassamento delle tasse sul lavoro” rendendo “più vantaggiosi gli investimenti”. Inoltre,  “anche per togliere un’idea di provvisorietà, vorrei che il governo si desse una agenda di riforme”. “Noi – ha poi spiegato – siamo partiti col fiatone, abbiamo fatto un un governo in 48 ore. Abbiamo affrontato diverse emergenze, ora il governo deve darsi un passo di riforme più strutturale. Penso a lavoro, Mezzogiorno, riforme come quella del processo penale, la legge sulla concorrenza e poi la legge sulla povertà per la protezione delle famiglie in difficoltà a cui dobbiamo dare un ombrello di protezione sociale”.

Quindi Gentiloni ha toccato l’argomento Europa:  “Senza Europa non andiamo lontano, diventiamo delle piccole patrie in lotta tra loro. Mi auguro che a marzo, nella Sala degli Orazi e Curiazi di Roma, si firmerà una bella dichiarazione”, ha aggiunto parlando delle celebrazioni dei 60 anni dalla firma dei Trattati Ue. “Secondo me siamo ancora in tempo per riprendere l’idea originale di Unione europea”.

Problema delle zone terremotate. Il capo del governo a affermato: “Stiamo accelerando per le casette, io credo che il problema dell’emergenza immediata lo risolveremo, dopo dobbiamo fare una cosa, forse anche meno appariscente, e cioè limitare i danni collaterali, tipo evitare che si sparga la voce che quella Regione non è più attrattiva da un punto di vista turistico. La Rai ci può aiutare a sottolineare le vocazioni di quel territorio, a Norcia c’è la salumeria, il tartufo, nelle Marche c’è il ciauscolo, le grandi imprese riprendono a lavorare. Facciamo turismo in queste zone per fare esempio. Introdurremo facilitazioni fiscali per quelle imprese ed anche per chi vuole venirci per la prima volta. I danni dell’ultimo terremoto ammontano a 23 miliardi, Bruxelles ci può aiutare con un fondo d’emergenza: ci possono dare una cifra attorno ad un miliardo, l’Italia sarà il Paese che avrà di più da questo fondo di presidenza europea”. , Gentiloni ha voluto ringraziare il neopresidente del Parlamento europeo, Tajani, “che ci sta dando una mano”.

Gentiloni non ha eluso l’affare Consip. “Il ministro Lotti – afferma – ha ricevuto un avviso di avvio di indagine a dicembre, la sua vicenda non è cambiata da allora. La mia fiducia nei suoi confronti rimane immutata e mi auguro che arrivi anche la fiducia dal Parlamento”. Infine il Testamento biologico.  “E’ una legge doverosa, ed è nell’ agenda del Parlamento . Il governo si tiene un pochino in disparte quando c’è una discussione parlamentare, ma è un provvedimento doveroso. Non ha nulla a che fare con l’eutanasia”.

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