Formula 1, GP d’Ungheria: magia Ferrari e trionfo di Vettel! Una vittoria dedicata a Jules Bianchi. Clamoroso: Mercedes giù dal podio. Sfortunato Raikkonen

vetteldi Fabio Camillacci/
Una incredibile coincidenza: la Ferrari in questa stagione aveva vinto solo un Gran Premio, quello della Malesia il 29 marzo scorsa. In Ungheria, il Cavallino Rampante torna al successo proprio 9 giorni dopo la morte di Jules Bianchi: sfortunato pilota francese della Marussia deceduto il 17 luglio dopo 9 mesi di coma; conseguenza dello spaventoso incidente di Suzuka nel GP del Giappone. Bianchi, un pilota cresciuto col mito Ferrari e destinato alla casa di Maranello. Ecco perchè un eccezionale Sebastian Vettel dedica a lui il trionfo odierno all’Hungaroring. Si tratta del 41° successo in carriera; eguagliato il grande Ayrton Senna (nella foto Gazzetta.it-Reuters: la gioia di Vettel sul traguardo).
La gara più pazza del 2015. A sorpresa, Mercedes giù dal podio. Secondo e terzo posto per le due Red Bull del russo Kvyat e dell’australiano Ricciardo. Strepitoso Verstappen che a 17 anni è  4° con la Toro Rosso. Migliore gara dell’anno per la McLaren e per Fernando Alonso: 5°. Delusione Mercedes: Hamilton 6°, Rosberg 8°. Lewis dopo aver realizzato una vera e propria super pole nelle qualifiche del sabato, si consola allungando nel Mondiale su Nico: ora è a +21 sul compagno di squadra tedesco.
Gara appassionante e ricca di emozioni. Meravigliosa partenza delle Ferrari: 1° Vettel, 2° Raikkonen. Al primo giro peraltro Hamilton sbaglia, va lungo e si ritrova 10°. Al 19° giro Raikkonen segnala un problema al muso della vettura: persa la telecamera. Le rosse volano sulle gomme soft: le rimontano, rispettivamente, al 22° (Vettel) e al 23° giro (Raikkonen). Dopo il primo valzer di pit stop Seb è ancora largamente al comando, con oltre6 secondi su Raikkonen e 12” su Rosberg. Hamilton risale in quinta posizione, subito dietro Ricciardo. Alla 29° tornata Lewis passa Daniel e si porta al quarto posto. Al 41° giro Kimi comunica al box di avere una perdita di potenza della power unit. Al 43° giro Hülkenberg perde l’ala anteriore e va a sbattere contro le barriere: virtual safety car e poi Safety car vera. Tutti i big ne approfittano per rientrare ai box: i due ferraristi passano alle gomme medie, così come Hamilton e Rosberg. Annullato il vantaggio delle due rosse.
Il gran finale. La Safety car va avanti fino al 49° giro per permettere di ripulire la pista dai detriti lasciati dalla Force India di Hülkenberg. Alla ripartenza della gara Rosberg passa subito Raikkonen e si porta al 2° posto. Hamilton si tocca con Ricciardo: l’inglese deve rientrare ai box per cambiare il muso della monoposto e montare pneumatici soft. Raikkonen costretto a cedere il passo anche a Ricciardo. Vettel è primo con 1”4 di vantaggio su Rosberg, al 52° giro; Ricciardo 3°. Raikkonen ai box: riparte dopo grossi problemi, perdendo troppo terreno. “Drive through” di penalizzazione per Hamilton a causa dell’incidente con Ricciardo: il britannico così si ritrova 12°. Raikkonen si ritira definitivamente al 57° giro. Contatto Ricciardo-Rosberg: Nico fora ed è costretto a rientrare ai box. Anche Ricciardo ai box: sostituito il muso. E così Vettel va a vincere in scioltezza davanti a Kvyat e Ricciardo.

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