L’ANALISI/ MotoGP e Formula 1: il rush finale sognando la “decima” di Valentino Rossi. Intanto la Ferrari fa passi da gigante, anche se il Mondiale è nelle mani di Hamilton

valentinodi Fabio Camillacci/

Abbiamo appena vissuto un altro week end di motori particolarmente ricco ed emozionante tra Formula 1 e MotoGP. Ora i due Mondiali entrano nella fase decisiva, ma, mentre per il “Grande Circus” i giochi sono praticamente fatti con Lewis Hamilton della Mercedes che si appresta a vincere il terzo titolo iridato in carriera, nella “classe regina” delle Moto è ancora tutto in ballo. A Motegi ieri nel Gran Premio del Giappone, Valentino Rossi, leader della classifica piloti, ha allungato ulteriormente sul compagno di squadra della Yamaha Jorge Lorenzo. Adesso “il Dottore” ha 18 punti di vantaggio sul maiorchino: un vantaggio comunque non proprio rassicurante per il centauro italiano visto che mancano tre gare al termine della stagione. Un week end, quello nipponico, funestato purtroppo dal brutto incidente occorso ad Alex De Angelis. Le condizioni del centauro sammarinese restano stabili. L’ha confermato il bollettino medico diffuso dal Dokkyo Hospital di Mibu, dove il pilota della ART è stato ricoverato dopo il pauroso schianto nelle prove libere del sabato. La Tac alla testa e al torace ha mostrato che l’ematoma intracranico è rimasto stabile, mentre le contusioni ai polmoni sono leggermente migliorate. Le sue condizioni restano critiche, ma la sedazione è stata ridotta. Nelle prossime ore sarà effettuata un’altra risonanza magnetica. Dunque, in bocca al lupo a De Angelis. Adesso cerchiamo di capire cosa potrà accadere per la corsa al titolo da qui all’8 novembre, data dell’ultimo appuntamento MotoGP. Analizziamo nel dettaglio i circuiti che ospiteranno le ultime 3 tappe del Motomondiale: un rush finale intenso e avvincente. Chi sarà il successore di Marc Marquez sul tetto del mondo motociclistico? L’auspicio ovviamente è che Valentino Rossi riesca a centrare il decimo titolo iridato in carriera. 

Phillip Island (Australia). Quello sul quale si correrà nel prossimo fine settimana è forse il circuito più spettacolare dato che è formato da un continuo susseguirsi di curve veloci e di ampio raggio (in tutto sono 12); solo due i tornantini che invitano a staccate da brivido. Dal 1997 alla stagione scorsa ci sono state: 9 vittorie Honda, 5 Yamaha e 4 Ducati. Si direbbe un circuito adatto alla Honda, ma il trend dice Yamaha con due vittorie nelle ultime due gare (Lorenzo nel 2013 e Rossi l’anno scorso). Il pilota più vincente in attività è Valentino con sei vittorie, tre ottenute con Honda e le altre con Yamaha.

Sepang (Malesia), 25 ottobre. Il tracciato, lungo 5543 m, è il più largo di tutto il Motomondiale: 25 m contro una media di circa 15 m delle altre piste, consentendo così un gran numero di traiettorie. Delle quindici curve, quattro sono molto lente, ma le altre molto veloci e i due rettilinei, di circa 900 m ciascuno, favoriscono sorpassi a gas completamente aperto. Vero problema la tenuta fisica dei piloti, causa le elevate temperatura e umidità. Honda e Yamaha si dividono equamente le vittorie, cinque a testa, seguite dalle 3 della Ducati. L’ultima vittoria Yamaha risale al 2010, mentre negli ultimi tre anni la Honda ha dominato.

Valencia (Comunitat Valenciana), 8 novembre. Questo circuito intitolato a Ricardo Tormo, incoronerà ufficialmente i protagonisti della stagione. Il layout è di quattordici curve e c’è un rettilineo di circa 900 metri su un totale di 4 chilometri. Dal 2002 a oggi Honda è la più vincente sul tracciato valenciano: ha raccolto nove vittorie, contro le tre della Yamaha. Tra i piloti ancora in attività tre sono le vittorie di Pedrosa, due quelle di Vale, il quale ha più volte ammesso che questo tracciato non rientra tra i suoi favoriti, e due quelle di Lorenzo.

Formula 1 sempre più nel segno del campione in carica e della Mercedes. Lewis Hamilton in Russia davanti al capo del Cremlino Vladimir Putin ha infatti centrato il nono successo stagionale, il secondo consecutivo sul tracciato di Sochi, il 42esimo in carriera. Una vittoria quella del pilota britannico che in pratica chiude il discorso per il titolo piloti, anche grazie al ritiro nelle fasi iniziali della gara per un problema all’acceleratore del compagno di squadra Rosberg. Ora in classifica, a quattro gare dalla conclusione del campionato, Hamilton è a quota 302 punti, davanti al ferrarista Vettel (splendido 2° in Russia) con 236 e a Rosberg fermo a 229. Il britannico della Mercedes quindi potrà conquistare il suo 3° titolo iridato già il 25 ottobre prossimo nel Gran Premio degli Stati Uniti ad Austin in Texas. Sul fronte Ferrari, invece, va detto che il “Cavallino Rampante” continua a fare progressi. Ma se Vettel ride, Raikkonen piange ancora una volta: il finlandese infatti scivola dal 5° all’8° posto nell’ordine d’arrivo di Sochi perchè penalizzato in seguito all’incidente col connazionale della Williams Bottas. Nel frattempo, in attesa di celebrare Hamilton la Mercedes festeggia la conquista di un altro titolo costruttori. 

Commenta per primo

Lascia un commento