FERMO POSTA/ Il senatore Barachini in soccorso dei fratelli selfisti per dare fastidio a Conte

Caro Lettore,

hai mai sentito nominare il signor Alberto Barachini? Mai? Niente di grave per te. Semmai è grave per me, poiché nel suo curriculum si legge che il Barachini, nato a Pisa, «ha cominciato giovanissimo la carriera giornalistica nella sua città come cronista del quotidiano toscano Il Tirreno», giornale che io ho diretto per tre anni (dopo esserne stato redattore capo) prima e dopo averne diretti altri, dalle Alpi all’Aspromonte.

Comunque, sempre dal curriculum, ho appreso che nel 1999 il mutevole Barachini è passato a Mediaset (Berlusconi) occupandosi di news interne ed estere, fino a quando ha compiuto il balzo in politica facendosi eleggere nel 2018 senatore di Forza Italia in Lombardia e subito dopo (cose che solo in Italia possono accadere) presidente della Commissione di Vigilanza sulla Rai.

Ed è in questa veste che il mio ex collega ha deciso oggi di convocare d’urgenza la suddetta Commissione di Vigilanza aderendo immediatamente alla richiesta dei parlamentari Matteo Salvini e Giorgia Meloni, irritati per essere stati citati e contestati dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte – non in una auto-intervista, come quelle da loro autoprodotte a iosa  e servilmente servite ai telespettatori nei telegiornali Rai, senza possibilità di domande e di contestazioni dei giornalisti – bensì in una conferenza stampa rispondendo, a microfoni aperti, alle libere domande e alle contestazioni dei giornalisti di ogni tipo di testata. Non si ha notizia, invece, di interventi analoghi del sullodato Barachini quando i telegiornali Rai trasmettono quella roba autoprodotta dai due capetti della destra. Come non si ha notizia di che cosa abbia risposto il presidente della Repubblica alla telefonata che Salvini e Meloni hanno fatto a Mattarella per chiedergli non si sa bene quale tipo di intervento nel tentativo di tappare la bocca a Conte. Il quale, non essendo un politico di professione ma un giurista prestato alla politica, delle loro pressioni se ne può infischiare. Per fortuna.

Ennio Simeone

PS – Quando scadrà il mandato di Barachini, per la presidenza della Commissione di vigilanza sulla Rai potrebbe essere proposto Enrico Mentana. Il quale, dopo aver trasmesso anche su La7 (a spizzichi e bocconi) la conferenza stampa di Conte, ha dichiarato – tra un oooooo e un aaaaaa –  che, se avesse saputo prima ciò ha detto Conte all’indirizzo dei due oppositori, non avrebbe trasmesso quel pezzo della conferenza stampa. Magari, mi permetto di suggerirgli, sostituendolo con dei selfie di Salvini o di Meloni (quello, per esempio, in cui la sorella d’Italia dava del criminale al presidente del Consiglio).

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