Era conosciuto dal Fbi, ma era stato rilasciato due volte il massacratore di Orlando. Poi si scopre che anche lui era gay

 

mateenMentre l’America e il mondo si interrogano angosciati sulla carneficina attuata dal “lupo solitario” del terrorismo Oscar Mateen (foto) nel locale gay in Florida,  sono state identificate 48 delle 49 vittime della più sanguinosa strage della storia americana avvenuta nel Pulse. Ma è ancora ansia per i parenti, poiché fino a ieri sera solo 24 famiglie delle vittime erano state  informate della sorte dZoe Feldman kneels in front of a makeshift memorial in front of New York's Stonewall Inn, Monday, June 13, 2016 to remember the victims of a mass shooting in Orlando, Fla. Morris was college friends with Kimberly Morris, who was working at the nightclub and died in the massacre. "A lot of my friends knew her and we all are just devastated," said Feldman. A gunman opened fire in a crowded Orlando nightclub early Sunday killing dozens of people. (ANSA/AP Photo/Mark Lennihan) [CopyrightNotice: Copyright 2016 The Associated Press. All rights reserved. This material may not be published, broadcast, rewritten or redistribu]ei loro cari. Fra i morti c’è anche Eddie Justice, il giovane che ha inviato messaggi alla madre dal bagno del locale mentre era tenuto in ostaggio: “Sto per morire”, diceva l’ultimo.  Si ipotizza anche un eventuale ”fuoco amico” all’interno del club gay: secondo quanto scrive il New York Times, “non è chiaro se alcune delle vittime siano state accidentalmente colpite dagli agenti” quando hanno fatto irruzione nel Pulse .

Ma ora, dopo il lutto, l’attenzione è concentrata soprattutto sulla individuazione delle vere caratteristiche  dell’autore della strage e sulla motivazione per il gesto che ha compiuto. Secondo il padre di Omar Mateen, il movente della strage è l’odio contro i gay. Anzi, dalle successive indagini si scoprirà che anche lui era gay e che aveva frequentato più volte quel circolo di Orlando.

“Il movente religioso non c’entra nulla, ha visto due gay che si baciavano a Miami un paio di mesi fa ed era molto arrabbiato”, ha detto ancora Seddique Mateen . “Siamo scioccati come il resto dell’America”, ha aggiunto.

La moglie dell’omicida, invece rivela: “Non era una persona stabile. E mi picchiava continuamente”. Mateen voleva diventare un poliziotto, aveva fatto domanda all’Accademia di polizia e nel frattempo lavorava come agente di sicurezza presso una struttura detentiva per minori. L’ex moglie Sitora Yusufiy ha detto anche che è stata sposata con lui per quattro mesi, poi ha tagliato tutti i legami quando ha cominciato a diventare violento e ad abusare di lei. Non aveva più notizie di suo ex marito da sette anni. Secondo un imam, inoltre, che lo conosceva da quando era piccolo, Mateen era scherzoso da bambino, poi crescendo ha cominciato a diventare serio. Era anche appassionato di body building.

Però il giorno dopo il massacro emergono le prime critiche all’Fbi in quanto, nonostante Mateen fosse stato interrogato tre volte, due nel 2013 e una nel 2014, per sospetti legami col terrorismo, ha potuto comunque acquistare legalmente un fucile e una pistola la settimana scorsa. Ed emerge che il killer  pregava in moschea tre, quattro volte a settimana e prendeva parte alle cerimonie serali, recentemente anche con il figlio piccolo.  “Finita la preghiera – afferma l’imam – se ne andava, non socializzava con nessuno. Non è mai sembrato un violento”.

Dall’Isis continua ad arrivare la rivendicazione della strage, affermando che Omar Mateen era “un suo combattente”. Ma secondo Obama non c’è alcuna prova chiara che il killer di Orlando sia stato guidato da estremisti o che abbia fatto parte di un complotto più ampio. Il presidente americano ha spiegato che l’autore della strage sembra sia stato ispirato dall’informazione estremista disseminata in internet. E ha poi definito la strage come estremismo cresciuto entro i confini nazionali (“Homegrown extremis”) “qualcosa di simile alla strage di San Bernardino”. Il presidente ha quindi sottolineato come il killer abbia agito dopo aver acquistato un tipo armi “non difficili da ottenere”. E ha quindi sottolineato come il killer abbia agito dopo aver acquistato un tipo di armi “non difficili da ottenere”. Ed infatti sulla questione armi facili interviene anche Hillary Clinton: “Se l’Fbi è sulle tue tracce non dovrebbe essere possibile che tu possa acquistare delle armi senza che nessuno ti chieda nulla”. Poi la Clinton aggiunge: “Fermare i lupi solitari sarà la mia priorità numero uno”.  Donald Trump invece ha rilanciato il bando per i musulmani e chiesto le dimissioni di Obama.

 

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