E’ morto nella notte all’ospedale di Casale Monferrato, dove era stato ricoverato per l’aggravarsi delle sue condizioni, lo scrittore Sebastiano Vassalli. Nato a Genova nel 1941 da madre toscana e padre lombardo, si era trasferito a Novara. Laureatosi a Milano con una tesi su “psicanalisi e arte contemporanea”, si era dedicato alla Neoavanguardia aderendo al Gruppo63. Vincitore dei maggiori premi letterari italiani, tra cui lo Strega e il Campiello con La chimera, ha in seguito rifiutato di partecipare a premi letterari, acconsentendo soltanto a ritirare alcuni riconoscimenti alla carriera, come il premio Graziosi nel 2008, il premio Pavese nel 2013 e il premio Flaiano nel 2014. Le case editrici con cui ha collaborato maggiormente sono Einaudi, dal 1968 e per oltre cinquant’anni, Rizzoli, dove nel 2014 ha ripubblicato la nuova edizione del suo capolavoro La chimera, e Interlinea edizioni di Novara. Il suo saggio-inchiesta che forse ha sollevato maggiore interesse e polemiche è stato “Sangue e suolo” del 1985, nel quale affrontava il tema dello scontro etnico (allora ancora molto acuto) in una regione di frontiera come l’Alto Adige-Sudtirol. Faceva parte del comitato scientifico del Centro Novarese di Studi Letterari, di cui era socio onorario. Ha collaborato con i più importanti quotidiani italiani.
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