di SERGIO TRASATTI/ È morto all’età di 98 anni l’ex presidente della Commissione europea Jacques Delors: politico ed economista francese. L’annuncio è arrivato dalla figlia Martine Aubry alla Afp. “È morto stamattina nella sua casa di Parigi, nel sonno”, ha aggiunto il sindaco socialista di Lille. Delors era considerato tra i padri del mercato unico e dell’euro ancora in evoluzione, nei quasi 10 anni trascorsi ai vertici di quella che sarebbe diventata la Commissione europea. Delors era nato a Parigi nel 1925. Dopo vari incarichi in Francia, a partire da quelli nella Banca nazionale, Delors s’impegnò nelle relazioni internazionali del Partito socialista per approdare alla carriera nelle nascenti istituzioni europee.
La lunga carriera di Jacques Delors e il grande rifiuto. Ex ministro dell’Economia dal 1981 al 1984 con Francois Mitterrand all’Eliseo, Delors deluse le speranze della sinistra rifiutando di candidarsi alle elezioni presidenziali del 1995, quando era favorito nei sondaggi. Fu una spettacolare rinuncia fatta in televisione davanti a 13 milioni di spettatori. “Non ho rimpianti, ma, non dico che avevo ragione”, dichiarò Delors a Le Point nel 2021.
Delors e l’Europa. Da Bruxelles, dove rimase alla guida della Commissione europea dal 1985 al 1995, Jacques Delors delineò i contorni dell’Europa contemporanea: la creazione del mercato unico, la firma degli accordi di Schengen, l’Atto unico europeo, il lancio del programma di scambio studentesco Erasmus, la riforma della Politica agricola comune e l’avvio dell’Unione economica e monetaria che porterà alla creazione dell’euro.
L’annuncio in pieno lockdown da Covid. A marzo 2020, Jacques Delors invitò i capi di Stato e di governo dell’Ue a mostrare maggiore solidarietà in un momento in cui stavano discutendo su una risposta comune alla pandemia. Con i suoi gruppi di riflessione, il “Club temoin” e “Notre Europe”, Delors sostenne a oltranza il rafforzamento del federalismo europeo, chiedendo maggiore audacia in tempi di Brexit e di attacchi da parte di quelli che amava definire, “populisti di ogni genere”.
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