DOMENICO MACERI/ Trump, l’interprete spregiudicato dei pregiudizi di una parte dei repubblicani americani

Domenico Maceridi DOMENICO MACERI*/

“Portano droga. Commettono reati. Sono stupratori…anche se alcuni di loro saranno brava gente”. Parole durissime uscite dalla bocca di Donald Trump, imprenditore farneticante, ma adesso anche candidato presidenziale repubblicano, per descrivere gli immigrati messicani.
Non è la prima volta che Trump le spara grosse ma, questa forse è la più esagerata e certamente offensiva macchiando ovviamente il Partito Repubblicano. Allo stesso tempo fa piacere all’estrema destra, che vede le sue paure e i suoi pregiudizi espressi in modo perentorio.
Le reazioni dei politici erano prevedibili. Jeb Bush, il portabandiera putativo del Gop alle elezioni dell’anno prossimo, ha criticato severamente Trump per ragioni politiche ma anche personali. Come si sa, la moglie di Bush è messicana, e i loro figli sono bilingui e biculturali. Bush ha qualificato le dichiarazioni di Trump come “estremamente brutte” e “sbagliate”, fatte solo per eccitare gli animi e richiamare l’attenzione sulla sua campagna elettorale. Inoltre Trump rappresenta l’estrema destra del Partito Repubblicano, mentre Bush  ha idee abbastanza moderate sul tema dell’immigrazione, soprattutto se le si comparano alle frasi esaitate di Trump.
Altri politici si sono sentiti offesi ed hanno preso le distanze da Trump. Il senatore Marco Rubio della Florida,  l’ex governatore del Texas Rick Perry e l’ex governatore dello Stato di New York George Pataki, tutti e tre candidati presidenziali, hanno manifestato il loro disappunto.
 Altri però sono stati più cauti. Ted Cruz, senatore del Texas, beniamino dell’estrema destra del Gop, si è complimentato con Trump per avere messo in evidenza il tema dell’immigrazione cogliendo l’occasione per ristabilire la sua posizione estremista sullargomento. Il governatore Chris Christie del New Jersey ha detto che le dichiarazioni sono state inappropriate ma che a lui personalmente Trump piace.
Poche reazioni dai democratici ma la stampa ha rilevato che Trump ha buoni rapporti con Hillary Clinton, la quale ha ricevuto contributi dal magnate di New York. L’ex first lady è stata persino presente al terzo matrimonio di Trump. Infatti, i democratici hanno beneficiato della sua generosità più dei repubblicani. Trump ha spiegato che da imprenditore lui contribuisce a destra ed a sinistra perché “uno può avere bisogno di tutti”,  ammettendo esplicitamente che in questo modo si comprano i favori dei politici.
Le dichiarazioni offensive di Trump non sono state gradite nel mondo degli affari. Parecchie aziende hanno annullato contratti commerciali che il magnate di New York ha valutato come una perdita di cinquanta milioni di dollari. Univision, Nascar, Macy’s e Nbc hanno cancellato contratti con Trump per dissociarsi dalle sue dichiarazioni offensive. Anche il sindaco di New York Bill de Blasio ha ordinato un ridimensionamento dei contratti della città con Trump.
Le frasi estremiste di Trump hanno scioccato l’America ma non dovrebbero sorprendere. Bisogna ricordare che lui aveva già condotto una crociata  richiedendo il  certificato di nascita di Barack Obama sostenendo che il presidente non fosse cittadino americano. Quindi Trump aveva già  corteggiato l’estrema destra del Partito Repubblicano divenendo uno dei più visibili critici dell’inquilino della Casa Bianca.
 Il presidente del Partito Repubblicano Reince Priebus ed altri luminari del partito sono ovviamente preoccupati dalle dichiarazioni offensive di Trump. Priebus ha telefonato a Trump per congratularsi con lui per i suoi recenti successi nei sondaggi ma allo stesso tempo gli ha chiesto di “abbassare i toni”. Ma Trump non ha nessuna intenzione di cambiare strada. Questi suoi atteggiamenti estremisti gli hanno portato successo. Secondo la media di 105 sondaggi nazionali Trump si trova al primo posto tra la folla dei candidati per le primarie repubblicane superando persino Jeb Bush con il 13,6 per cento contro 13,3.
Quest’ultimo ha dichiarato che Trump “non rappresenta il partito Repubblicano né i suoi valori”. Si sbaglia. Trump rappresenta quella fetta dell’elettorato repubblicano  di estrema destra con i pregiudizi connessi. Un tipo di estremismo presente in molti altri Paesi, che vede tutti gli immigrati con le stesse lenti nerissime. Non rappresenta l’America, ma solo quella parte contagiata da un pregiudizio che dovrebbe essere superato.

*Domenico Maceri

Docente di lingue a Allan Hancock College, Santa Maria, California (dmaceri@gmail.com)

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