Da martedì 10 ottobre all’esame della Camera il “Rosatellun bis”, la legge elettorale che toglie quasi completamente agli elettori la scelta di chi mandare in parlamento

Da martedì 10 ottobre alle 15 l’Aula della Camera discuterà il progetto di legge elettorale soprannominato “Rosatellum bis” che ha avuto il via libera dalla commissione Affari costituzionali di Montecitorio con i voti favorevoli dei rappresentanti di Pd, Lega Nord, Forza Italia, Ap, Direzione Italia, Scelta civica, Civici e innovatori e i voti contrari di M5S, Fdi-An, Sinistra italiana, Mdp e Alternativa libera. Relatore di maggioranza è stato nominato Emanuele Fiano (Pd) (foto).

Ma quasi sono i criteri di questa legge, che toglie, sostanzialmente agli elettori di scegliere liberamente chi mandare in parlamento?

– SCHEDA UNICA: a differenza del Mattarellum, in cui c’erano due schede, è prevista una scheda unica nella quale il nome del candidato nel collegio è affiancato dai simboli dei partiti che lo sostengono. Non è consentito il voto disgiunto.

– COLLEGI: il 36% dei seggi viene assegnato con un sistema maggioritario basato su collegi uninominali, con un candidato per ciascuna forza politica; il 64% viene assegnato con criteri proporzionali: si vota su liste da 2 a 4 candidati: vengono eletti i candidati in base all’ordine in cui sono iscritti sulla scheda, pertanto chi decide quell’ordine (i capi dei partiti) decide anche chi sarà eletto.

– SOGLIA DI SBARRAMENTO – la soglia di sbarramento è al 3% per le singole liste e al 10% per le coalizioni a livello nazionale, sia alla Camera che al Senato.

– FIRME: dimezzato rispetto al testo originario il numero delle firme da raccogliere che passa da 1.500-2.000 a circa 750.

Non è passata, in commissione Affari costituzionali alla Camera, la norma che impedisce la presentazione di una lista elettorale guidata da un capo incandidabile, in base all’applicazione delle norme della legge Severino. La norma ribattezzata anti-Berlusconi, è stata presentata con un emendamento dal M5S che la commissione ha respinto.

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