CIAO CESARONE/ A Milano i funerali di Maldini, c’era anche Berlusconi. L’abbraccio tra Teo Teocoli e “Paolino”, il pianto di Shevchenko

berlusconidi Fabio Camillacci/

C’era anche il presidente del Milan Silvio Berlusconi  questa mattina, nella Basilica di Sant’Ambrogio a Milano, ai funerali di Cesare Maldini, morto a 84 anni nella notte fra sabato e domenica scorsi (foto Lapresse-Gazzetta.it). Non c’era invece Barbara Berlusconi, che ha comunque mandato una corona di fiori. La delegazione del Milan è stata completata dall’a.d. Adriano Galliani, dal tecnico Sinisa Mihajlovic, e dai giocatori Riccardo Montolivo, Ignazio Abate e Cristian Abbiati. Presenti, tra gli altri, anche Fedele Confalonieri, Giovanni Malagò, Urbano Cairo, Clarence Seedorf, Marco Tardelli, Paolo Rossi, Andriy Shevchenko, Javier Zanetti, Gigi Di Biagio e Teo Teocoli. Toccante il ricordo di Daniele Massaro: “È stato come un secondo padre”.

Il pianto di Sheva. In lacrime l’ex bomber rossonero Shevchenko. E Gigi Di Biagio, attuale tecnico dell’Italia Under 21 ricorda: “Gli ho sempre chiesto scusa per quel rigore e tutte le volte che lo vedevo ci abbracciavamo”. Di Biagio si riferisce al rigore decisivo sbagliato nei quarti di finale del Mondiale ’98 contro la Francia, quando sulla panchina azzurra c’era proprio Cesare Maldini. Il figlio Paolo ha voluto abbracciare Teo Teocoli, grande amico e imitatore di suo papà, dicendogli: “Ti voleva bene”.

Altre commoventi testimonianze. Fabio Cannavaro: “Di lui resta l’esperienza da allenatore, i valori dello sport che ha sempre portato avanti insieme a suo figlio”. Clarence Seedorf: “Era una persona squisita, sempre gentile e disponibile. Ha lasciato tanto al mondo del calcio tramite i suoi figli, tramite Paolo che un amico vero. E’ stata una cerimonia bellissima”. Urbano Cairo: “Lui fece l’ultima stagione nel Torino, era una grande persona. Dalle cose che ha detto oggi in chiesa la nipotina capisci che bella persona era, ci mancherà tanto. Era stato anche un grandissimo giocatore, un grandissimo c.t. Ha dato il dna ad un giocatore come Paolo. Un esempio di valori morali importantissimi, nel calcio ci sono ancora ma devono essere rivitalizzati. Trasmette dei valori che sono importantissimi in una società di oggi. Il fatto che tanta gente sia qui è una grande cosa”. Marotta:  “I primi ricordi di Maldini sono quelli di quando giocava nel Torino, erano le partite in bianco e nero. Emozioni incancellabili. Da allenatore ha rappresentato grandissimi valori e ho avuto modo di conoscerlo molto bene, quindi l’ho preso un po’ anche come esempio dal punto di vista mio, dirigenziale. Per la tranquillità che riusciva a trasmettere. Quindi è una mancanza del calcio in generale, molto importante”. Claudio Gentile: “Persona fantastica. Oggi purtroppo non c’è più, però lo ricorderemo soprattutto noi protagonisti del Mondiale dell’82 con grande affetto. Quando l’Italia non andava tanto bene nelle prime tre partite ed eravamo un po’ affaticati, lui è stato quello che ha aiutato quelli più esposti alle critiche. Ha avuto sempre un dialogo affettuoso con noi tanto è vero che per me anche lui è artefice di quella vittoria. Che eredità lascia? Lascia molto. I fatti parlano per lui, ma soprattutto non ci sono più persone come lui, come Bearzot”. Il telegramma di Maradona: “Condoglianze al mio amico Paolo Maldini per la morte di suo padre, grande uomo e gran professionista”.

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