Champions League, BayArena da manicomio: la Roma va sotto, rimonta e poi getta al vento l’impresa. Finisce 4-4!

pjanicdi Fabio Camillacci/

Pazza, pazza, pazza Roma. A Leverkusen rischia di straperdere, poi si trova sul punto di stravincere, alla fine pareggia 4-4. Da 0-2 a 2-2 a 4-2, prima di subire l’incredibile 4-4 finale. Gol ed emozioni, contestazioni e svarioni difensivi. Ma anche belle giocate. È un condensato di sensazioni forti, la sfida della BayArena, che tiene ancora in corsa i giallorossi per la qualificazione agli ottavi di finale. La Roma ha dimostrato di essere squadra, perchè ha avuto la forza di risorgere dalla propria sofferenza, prima di veder naufragare tutti gli sforzi che fino ad allora aveva compiuto. Remando controvento, e dimostrandosi più forti del doppio vantaggio iniziale del Bayer Leverkusen, che li aveva messi al tappeto, Gervinho e compagni si erano tirati fuori dal baratro, ma il capolavoro è stato annullato dalla controrimonta dei tedeschi i quali, sotto 4-2, in un minuto e mezzo, hanno acciuffato un pari insperato. E a pochi minuti dal 90′.

Inizio shock. Già il primo tempo è vietato a chi soffre alle coronarie: quattro gol e un’alternanza di episodi che tengono col fiato sospeso. Passano appena 3′ e i tedeschi conquistano un rigore con Calhanoglu che, da dentro l’area cerca di indirizzare a Javier Hernandez, ma fra i due c’è un braccio di troppo (quello di Torosidis) che interrompe l’azione: è rigore. Hernandez trasforma e fa esplodere la BayArena, firmando l’1-0. La Roma accusa il colpo e, in modo molto confuso, tenta di riportarsi in avanti. Al 13′ lancio di Pjanic per Gervinho, che scatta sul filo del fuorigioco, ma viene anticipato da Leno. I giallorossi insistono, il Bayer si affida al pressing e alle ripartenze. La Roma, però, fa fatica a impostare e Digne paga il conto, con un retropassaggio che coglie in contropiede De Rossi, il pallone finisce a Hernandez che si fa ribattere la prima conclusione da Szczesny e poi lo infila: 2-0. Sembra fatta per i padroni di casa, ma la Roma ha sette vite e, persa per persa, si tuffa nella metà campo avversaria. E viene premiata. De Rossi, infatti, accorcia le distanze, raccogliendo da pochi passi dalla porta un pallone in cerca d’autore. Il gol rigenera la Roma. Al 33′ la squadra di Garcia reclama un rigore, quando Papadopoulos incrocia Gervinho, che finisce a terra in area: l’arbitro lascia correre e De Rossi si fa ammonire per proteste. Al 38′ capitan De Rossi replica, firmando il pareggio con una deviazione di ginocchio, su perfetta punizione di Pjanic.

Secondo tempo da manicomio. La ripresa si apre nel segno della Roma che già al 4′ potrebbe passare, ma Leno compie un mezzo miracolo su una deviazione suicida di Donati. Il portierone tedesco concede il bis al 7′ quando ipnotizza Gervinho al culmine di una delle sue percussioni. Passano altri 2′ e i giallorossi ribaltano il match, mettendo a segno il 3-2 con la solita magnifica punizione di Pjanic (foto Afp-Gazzetta.it) che scavalca la barriera e non lascia scampo a Leno. Il poker lo firma Iago Falque appena entrato. Partita finita? Nemmeno per sogno. Il Bayer chissà dove trova la forza per rituffarsi nell’area della Roma e, in 90 secondi, raggiunge gli avversari, con una prodezza dalla distanza di Kampl e una deviazione ravvicinata di Mehmedi, che fanno esplodere la BayArena, sempre più confusa e felice. Un 4-4 fra orgoglio e follia: da manicomio.

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