CALCIO, NAZIONALE/ Le “Idi di marzo” della Figc: Tavecchio ufficializza l’addio di Conte, il c.t. conferma su Facebook. Antonio è atteso dal Chelsea di Abramovich che ha battuto la concorrenza di altri grandi Club

contedi Fabio Camillacci/

Conte lascerà la Nazionale dopo gli Europei per andare ad allenare il Chelsea, niente di nuovo per carità, ma, adesso almeno è ufficiale. Gli annunci odierni del presidente Federale Carlo Tavecchio e dello stesso c.t. rappresentano solo l’ulteriore conferma anticipata di una notizia che si sapeva da tempo. Sapevamo che Conte avrebbe lasciato l’Italia al termine di Francia 2016: al tecnico salentino mancano troppo la quotidianità del campo e l’adrenalina pura che soltanto la panchina di un Club può darti. Un malessere palese quello di Conte, praticamente dichiarato. Ecco perchè lo hanno corteggiato in tanti negli ultimi mesi. Pertanto, l’unica cosa che colpisce è l’ampio anticipo col quale è stato ufficializzato l’addio. Ora infatti ci si chiede, con quale spirito i calciatori azzurri affronteranno l’Europeo sapendo che il c.t. al termine della manifestazione continentale andrà via? Confidiamo nella loro professionalità peraltro consci che il gruppo azzurro nel suo complesso è modesto. Quindi, non abbiamo grandi aspettative, sarà già dura superare il girone della prima fase. Confidiamo in un effetto positivo di questo annuncio visto che l’Italia si esalta spesso nelle situazioni difficili o atipiche. E in fondo, gli stessi calciatori azzurri sapevano che Conte era destinato al Chelsea. Riconosciamo alla Federcalcio di aver evitato una farsa ma crediamo che sarebbe stato più opportuno fare l’annuncio in una conferenza congiunta Tavecchio-Conte.

Sabatini lo voleva alla Roma. Nella Capitale si vociferava che il d.s. giallorosso Sabatini, nonostante i disastrosi risultati della squadra, rimandava il più possibile l’esonero di Rudi Garcia, resistendo alle pressioni del presidente Pallotta, perchè puntava ad arrivare a giugno per affidare poi la Roma a Conte; in alternativa, a esonero di Garcia caldo, avrebbe preferito comunque un “traghettatore” a tempo, non uno come Luciano Spalletti. E’ chiaro infatti che uno come Spalletti non avrebbe mai firmato un contratto da gennaio a giugno per poi lasciare il posto a Conte. A oggi, alla luce del lavoro fatto a Trigoria dal tecnico di Certaldo in appena 2 mesi, possiamo dire che il presidente James Pallotta, dopo aver commesso tanti errori stavolta ha avuto ragione. Merito anche del dirigente romanista Zecca che ha tolto gli ultimi dubbi al patron di cui è consigliere personale. Al di là delle più o meno probabili certezze di Sabatini, aggiungiamo che con un Chelsea a caccia di Conte, sarebbe stato difficile per le casse della Roma vincere poi la concorrenza di Abramovich. E comunque è molto probabile che i due si ritrovino a lavorare insieme coi “Blues” di Londra perchè Conte vuole Sabatini al Chelsea come d.s. Non a caso l’attuale direttore sportivo giallorosso giorni fa ha dichiarato che a fine stagione lascerà la Roma; anche perchè sappiamo che Spalletti ha idee completamente diverse da quelle di Sabatini. In sintesi, i due si rispettano ma non si amano. Oltretutto, Spalletti ha capito che a Trigoria per fare bene deve agire da “manager” alla Ferguson, per sopperire alle lacune dirigenziali. Vuole quindi dirigenti giovani, bravi ma non invadenti. A fine stagione alla AS Roma ci sarà sicuramente una piccola rivoluzione a livello di società.

Gli altri corteggiatori di Conte. Berlusconi ha fatto di tutto per affidare a Conte la ricostruzione di un “povero diavolo” rossonero. Dal Milan alla Juventus che ha pensato diriportare Conte a Torino durante il disastroso inizio di stagione. Qualche addetto ai lavori fece anche un’ipotesi fantacalcistica: Allegri esorato e Conte in doppia veste di allenatore bianconero e c.t. azzurro. Fantascienza più che fantacalcio. Anche se il contatto ci fu e forse il tecnico fece un pensierino alle dimissioni dalla Nazionale. Per la verità, ci furono contatti tra la Vecchia Signora e Conte anche in un secondo momento, per un ritorno alla Juve al termine dell’Europeo in caso di divorzio più o meno consensuale con Allegri a giugno. All’ex tecnico del Milan, d’altronde, le offerte non mancano visto che è apprezzato dal calcio europeo che conta. A tal proposito ricordiamo che, italiane a parte, pensarono a Conte anche: Real Madrid, Tottenham, Liverpool e Manchester United. Il Chelsea ha bruciato tutti sul tempo convincendo Conte con soldi e un progetto in grande stile. Al magnate russo d’altronde i mezzi economici non mancano.

Le “idi di marzo” della Figc. Martedi 15 marzo 2016, Roma, via Allegri: sede della Federcalcio. Prima dell’inizio del Consiglio Federale si materializza l’annuncio di Carlo Tavecchio: “Antonio Conte mi ha comunicato che al termine del campionato Europeo la sua esperienza in Nazionale finirà. Sente il richiamo del campo, la quotidianità dell’allenamento e questo è comprensibile. Abbiamo puntato sempre su Conte, ci sentiamo quasi quotidianamente. Faremo le valutazioni con serenità, ora è il momento di prendere atto e avere a che fare con una persona che ha contribuito a un forte recupero d’immagine della nostra Nazionale, con il suo impegno e il suo sacrificio. E io lo ringrazierò sempre per questo. I destini della vita cambiano. Antonio Conte è un uomo del fare, è operativo. Gli manca la quotidianità, il profumo dell’erba. Non è questione di soldi, è questione di lavoro. Questo è quello che mi ha detto. La mattina si sveglia e gli manca il campo”.

Chi al posto di Conte in azzurro? Prematuro parlare del prossimo c.t. ma Tavecchio precisa: “Passi indietro? I miei collaboratori sono bravissimi, mi dicono di non dire più niente. Quando dicevo che bisognava fare la cantera con un dominus, da portare avanti e creare la scuola come in passato, venivo criticato perché venivamo appiattiti in una scuola interna e ci voleva il grande leader. Ora che il grande leader lo abbiamo trovato, torna il problema della cantera. Credo che faremo tutti i passi seri, perchè l’interesse superiore non è quello di Tavecchio, di Conte o di altri nomi che circolano. L’interesse principale è della Nazionale. Per questo,  la partita con la Lega Serie A per gli stage non è ancora finita. Tutti noi ci aspettavamo di più dalla Lega, stiamo lavorando per vedere di fare qualcosa che possa forse darci una mano per presentare la nostra squadra all’altezza e capace di fare ovunque bella figura”. L’addio di Conte, seppure previsto e annunciato, ha lasciato un po’ di amaro in bocca in casa Italia. Ed è lo stesso Tavecchio a spiegare, con parole non maliziose, che la prossima figura dovrà essere innanzitutto meno costosa e, inoltre, capace di lasciare un’eredità: “La scelta sarà seria e commisurata ai tempi che stanno cambiando, ai risparmi necessari e non per togliere prestigio alla Nazionale, ma la scelta sarà di minor costo. Valuteremo chi si offrirà e darà la disponibilità, non importa se oggi è ancora sotto contratto. Le nostre possibilità economiche saranno discrete, non stiamo parlando di pizza e fichi. Certo dovremmo impostare un altro tipo di ragionamento anche dal punto di vista della prestazione del c.t. In futuro i tecnici che si occuperanno di Nazionale devono lasciare tracce e fare patrimonio federale per chi arriverà. Inutile fare una cantera con soggetti importanti che lasciano zero tracce del passato e poi vanno in club professionistici più importanti. Parliamo di forme di inquadramento che mettano al centro la Federazione rispetto al singolo”.

Dall’annuncio di Tavecchio a quello di Conte su Facebook. Poco dopo le parole di Tavecchio, sono arrivate quelle di Antonio Conte in merito al suo addio alla Nazionale: “Sento di dover tornare a fare l’allenatore in un club, avendo così la possibilità di allenare tutti i giorni. In questo momento la nostra concentrazione massima è rivolta unicamente all’Europeo. Chi mi conosce sa che il mio impegno sarà totale”, ha scritto il c.t. azzurro sul social network. Attraverso il proprio profilo social ufficiale Conte sottolinea comunque che fino a quando sarà c.t. dell’Italia il suo unico pensiero sarà quello di ottenere il massimo nel torneo in Francia: “All’Europeo cercheremo con il lavoro e il sacrificio di sfruttare al meglio le nostre potenzialità. Grazie al presidente della Figc Tavecchio che quotidianamente mi accompagna in questa splendida avventura”. Da luglio Conte sarà chiamato a ricostruire le macerie di Stamford Bridge. Il Chelsea del dopo Mourinho è fuori da tutto, come lo era la Juventus alla vigilia della stagione 2011-2012. Abramovich ha scelto Conte anche per questo.

 

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