CALCIO & BUSINESS/ Dal 2026 il Mondiale sarà a 48 squadre, è bufera sulla Fifa. Club europei furiosi: “Decisione politica non sportiva. Il presidente Infantino è come Blatter”

infantino-m3di FABIO CAMILLACCI/ Overdose di calcio senza fine: a partire dal 2026 il Mondiale sarà a 48 squadre. La Fifa scansa le critiche da parte delle Leghe europee e va avanti per la sua strada. La scelta è stata ratificata dal consiglio della Federazione mondiale riunito a Zurigo.

La nuova formula futura. La prima fase del torneo avrà 16 gironi da 3 squadre ciascuno con un incremento del numero di partite dalle attuali 64 a 80. Mentre, le prossime due edizioni dei Mondiali, cioè Russia 2018 e Qatar 2022, vedranno ancora il vecchio format a 32 squadre. La nuova formula allargata è stata fortemente voluta dall’attuale presidente Gianni Infantino, successore e “delfino” di Sepp Blatter. Ricordiamo che la sede del Mondiale 2026 deve ancora essere stabilita.

Infantino non molla. Il Presidente della Fifa (nella foto in alto) ha dichiarato: “Questo nuovo format potrà esser giocato nello stesso numero di giorni, le squadre che passeranno potranno giocare un massimo di 7 match così come oggi. Il numero di stadi impegnati sarà di 12, come oggi. Dall’altra parte ci saranno 16 nuove nazioni che avranno la chance di partecipare e vincere. Dal nostro punto di vista è una buona scelta per lo sviluppo del calcio. Un altro aspetto da considerare con la formula dei 16 gironi da tre squadre con la qualificazione delle prime due è che ogni match sarà decisivo. Abbiamo visto l’esempio degli Europei di Francia dove si è passati da 16 a 24 squadre, una settimana in più, i risultati sono stati confortanti e speriamo che i risultati siano ancora maggiori”. Peccato, che lo spettacolo sul campo sia stato deludente a livello di gioco. Il numero uno del calcio mondiale poi ha replicato alle critiche dicendo: “Siamo nel 21esimo secolo e dobbiamo guardare al futuro sapendo che il football è globale. Questo evento può aiutare lo sviluppo di questo sport. La febbre del calcio per una nazione qualificata è la più forte spinta allo sviluppo del mondo del pallone”.

L’Eca particolarmente critica con questa decisione della Fifa. L’Associazione dei Club Europei ha criticato duramente il passaggio da 32 a 48 Nazionali, spiegando che la decisione della Fifa è stata politica e non sportiva. L’organizzazione presieduta dal presidente del Bayern Monaco Karl Heinz Rummenigge in un comunicato ha scritto: “Siamo consapevoli che questa decisione sia stata presa sulla base di motivi politici piuttosto che sportivi e sotto una notevole pressione politica, cosa che l’ECA considera sfortunata. Non vediamo i vantaggi di cambiare il format corrente a 32 squadre, che si è rivelata la formula perfetta da tutti i punti di vista”.

La Lega spagnola: “Infantino come Blatter”. Durissima presa di posizione dei club iberici, il presidente della Lega calcio Javier Tebas ha commentato: “Infantino ha incontrato due mesi fa l’associazione Mondiale delle Leghe calcio e ci ha assicurato che ci avrebbe consultato sulle questioni che possono influenzare il calcio professionistico. Lui non l’ha fatto, questi non sono modi. Infantino si comporta come Blatter, che prendeva le sue decisioni a prescindere da tutti. Abbiamo informato del nostro dissenso la Fifa e il suo presidente al quale abbiamo inviato una lettera alla fine della scorsa settimana. Il metodo utilizzato non è accettabile”. Insomma, da Havelange a Infantino, passando per Blatter, sembra sia cambiato poco o nulla all’interno della Federazione calcistica mondiale (nella foto: a sinistra Infantino, a destra Blatter).

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