Berlusconi in reparto: la prima battuta dedicata a un’infermiera

Zangrillo e Alfieri Silvio Berlusconi, operato martedì al cuore,  è uscito dalla terapia intensiva ed è stato trasferito nel reparto di degenza dell’ospedale San Raffaele dove rimarrà circa una settimana: occorre scongiurare eventuali complicazioni che in operazioni così delicate sono sempre possibili. Il suo medico di fiducia Alberto Zangrillo (a sinistra nella foto, nel viale dell’ospedale insieme con il primario di cardiochirurgia Ottavio Alfieri, che lo ha operato) , ha specificato più volte in questi giorni che tutto si è svolto per il meglio, e che “c’è stato un decorso assolutamente regolare, il migliore che ci potessimo aspettare”.

Già ieri erano arrivate parole rassicuranti dei medici sulle sue condizioni. “E’ lucido e in ottime condizioni”, aveva detto il professore Alfieri. Alberto Zangrillo aveva detto che in mattinata era stato liberato dal vincolo della assistenza respiratoria, e “dopo 30 secondi era pronto a farmi una battuta: un complimento per l’assistenza ricevuta durante la notte da una delle mie infermiere della terapia intensiva, Cristina, alla quale ha proposto una alternativa di lavoro a Telecinco“.

I cardiochirurghi hanno sostituito la valvola aortica malfunzionante. E per farlo, come richiede questo tipo di operazione, per circa un’ora hanno anche fermato il cuore di Berlusconi e utilizzato una apparecchiatura particolare per garantire la circolazione extracorporea del sangue. Dopo di che il trasferimento dell’ex presidente del Consiglio nel reparto di terapia intensiva cardiochirurgica guidato da Zangrillo dal quale è uscito oggi per passare al reparto.

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