Attentati kamikaze dell’Isis contro la Siria e la Russia: 100 morti

epa05324728 A handout photograph released by the official Syrian Arab News Agency (SANA) shows flames rising following a bombing at a bus station in the coastal city of Tartus, Syria, 23 May 2016. According to SANA, at least 20 people were killed in three bombings targeting bus station and a residential suburb in front of the bus station in Tartous. Some 45 people were also killed in a series of bombings in Jableh city. EPA/SANA HANDOUT HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES

Più di cento vittime in tre attentati suicidi – rivendicati dall’Isis – nella provincia di Latakia, a Tartus e nella vicina località di Jableh, sulla costa mediterranea della Siria, dove è situata una base navale russa.

Citando testimoni locali, l’Ondus, l’Osservatorio nazionale per i diritti umani, rende noto che almeno 48 persone sono state uccise a Tartus dall’esplosione in un parcheggio di un’autobomba e poi da altre due nelle vicinanze provocate da altrettanti kamikaze che hanno azionato i giubbetti esplosivi. A Jableh, circa 50 chilometri a nord, i morti sono almeno 53. Qui un’altra autobomba guidata da un kamikaze è esplosa in un parcheggio e poi tre attentatori suicidi si sono fatti saltare in aria nella stessa area, nei pressi della società dell’energia elettrica e di un ospedale.

E’ la disperata reazione dei jihadisti all’intervento della Russia in sostegno dello Stato siriano nella lotta contro il terrorismo islamico appoggiato dai ribelli anti-Assad.

Commenta per primo

Lascia un commento