Arresti a Trapani in una inchiesta sul clan di Messina Denaro

La Squadra mobile di Trapani, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo, ha eseguito 11 misure cautelari e il sequestro di tre imprese controllate da Cosa nostra. Matteo Messina DenaroL’operazione, denominata in codice “Ermes 2”, infligge un altro duro colpo al clan del superlatitante Matteo Messina Denaro (foto) . Secondo gli inquirenti il boss, attraverso le imprese sequestrate, era in grado di condizionare gli appalti nella zona del Trapanese. Coinvolto anche un giornalista locale.

L’indagine ha confermato l’esistenza di contatti tra il clan mafioso di Mazara del Vallo, retto da Vito Gondola, e quello di Castelvetrano, e ha svelato gli accordi per spartirsi gli appalti sotto le direttive del latitante Messina Denaro, cui Gondola si sarebbe rivolto per dirimere le varie controversie. Le imprese sequestrate erano direttamente controllate dalle famiglie mafiose del Trapanese attraverso alcuni prestanome. Mediante queste imprese Cosa Nostra si sarebbe infiltrata, tra l’altro, nei lavori per la realizzazione del parco eolico di Mazara e nei lavori di ristrutturazione dell’ospedale.

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