Bufera giudiziaria in Lombardia e in Piemonte per una inchiesta su appalti pubblici: 43 ordinanze di custotdia cautelare per imprenditori e poilitici di centrodestra. Indagato anche Fontana, ma per abuso d’ufficio

Un fermo immagine tratto da un video relativo all’inchiesta della Dda di Milano

Esponenti politici e amministratori pubblici (prevalentemente di centrodestra) in Lombardia e in Piemonte sono accusati a vario titolo, insieme con alcuni imprenditori, di associazione per delinquere aggravata dall’aver favorito un’associazione di tipo mafioso, corruzione e turbativa d’asta, finalizzati alla spartizione e all’aggiudicazione di appalti pubblici. Perciò i carabinieri di Monza e la Gdf di Varese hanno eseguito nelle due regioni del nord 43 ordinanze di custodia cautelare, di cui 12 in carcere, nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla Dda milanese su due gruppi criminali operativi tra Milano e Varese. Sono in totale 95 le persone indagate anche per  finanziamento illecito ai partiti, false fatturazioni per operazioni inesistenti, auto riciclaggio e abuso d’ufficio.

Nella lista figurano tra gli altri il consigliere regionale Fabio Altitonante, sottosegretario all’area Expo della Regione Lombardia e il consigliere comunale milanese e vicecoordinatore regionale di Forza Italia Pietro Tatarella, candidato alle Europee, nonché l’imprenditore del settore rifiuti e bonifiche ambientali Daniele D’Alfonso della Ecol-Service srl, anch’egli arrestato.

Tatarella – secondo l’accusa – sarebbe stato a ‘libro paga’ dell’imprenditore D’Alfonso, da cui avrebbe ottenuto 5mila euro al mese e in cambio l’avrebbe favorito negli appalti dell’Amsa, in particolare, e l’avrebbe introdotto in altri appalti a Varese e a Novara, dove sarebbe stato attivo il parlamentare di FI Diego Sozzari.

D’Alfonso “in occasione della campagna 2018 per le consultazioni politiche e regionali” – si legge nell’ordinanza – avrebbe  corrisposto “sistematici finanziamenti illeciti a soggetti politici“, tra cui Fabio Altitonante, consigliere lombardo di FI arrestato, Diego Sozzani, parlamentare di FI (chiesto l’arresto) e Angelo Palumbo, anche lui di FI, “nonché al partito ‘Fratelli d’Italia’”. Lo si legge nell’ordinanza cautelare.

“Dove c’era l’Expo infatti stiamo cercando di capire se riusciamo ad entrarci un po’ pure noi”: così parlava, intercettato, il consigliere Tatarella. Per il gip, poi, c’è “un’ombra quanto mai allarmante sulle modalità con le quali” Fabio Altitonante, consigliere lombardo arrestato, “potrà gestire la delicatissima delega alla ‘Rigenerazione e sviluppo dell’Area ex Expo’”.

Ci sarebbe stato anche un tentativo di “istigazione alla corruzione” nei confronti del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, che si ritiene parte offesa e quindi fino a ieri non risultava indagato anche se gli era stata attribuita la colpa di  non aver denunciato in tempo l’episodio; ma Fontana nei giorni scorsi si sarebbe anche recato al Palazzo di Giustizia milanese proprio per chiarire l’episodio. “Non dico nulla, ho letto che io sono parte offesa. Quindi per rispetto della magistratura le cose che dovrò dire le dirò a loro”, ha commentato Fontana. Gli è stato chiesto all’uscita da un incontro sulla candidatura olimpica di Milano e Cortina ai Giochi invernali del 2026 : “L’inchiesta può incidere sulla candidatura di Milano e Cortina?”. Netta la risposta: “Penso proprio di no”.

Successivamente si è appreso che anche lui è indagato  per abuso d’ufficio: la contestazione riguarda la nomina del suo ‘socio di studio’, Luca Marsico, a un incarico in Regione Lombardia.

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha commentato su Facebook: «Il Governo ha promosso l’adozione della legge spazzacorrotti e le nuove norme si stanno rivelando ben più efficaci rispetto alle norme precedenti, come anche attestano i più recenti fatti della cronaca del malaffare. E siate sicuri: se fosse necessario renderemo queste norme ancora più incisive».

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