Approvate le regole per il Reddito di cittadinanza e per le pensioni a “quota 100”

Via libera del Consiglio dei ministri alle regole predisposte dal governo perché un italiano disoccupato e indigente possa aspirare a ricevere un reddito minimo di sopravvivenza in attesa di trovare un lavoro, cioè il “reddito di cittadinanza“, e

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte (C) con il ministro del Lavoro dello Sviluppo economico e vicepremier Luigi Di Maio (S) ed il ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini (D) durante la conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi (foto Ansa di Angelo Carconi)

perché un lavoratore, giunto all’età di 62 anni con almeno 38 anni di contributi previdenziali versati (totale: “quota 100”) possa andare in pensione.

Sono i due punti qualificanti dei programmi elettorali di Cinquestelle e Lega, diventati i due punti  collocati in testa al “contratto di governo” stipulato dopo la lunga trattativa che ha portato alla formazione del governo “giallo-verde”.

Però la fattibilità di tali programmi – che mirano, nelle intenzioni dei proponenti, a dare una forte spinta all’emergere di nuove opportunità di occupazione soprattutto per le giovani generazioni  – si è dovuta misurare in queste ultime settimane anche con chi all’interno del governo ha il compito di  badare alla effettiva praticabilità di certe spese e alla esistenza degli strumenti pratici di attuazione delle norme, dopo la laboriosa trattativa che le due forze politiche alleate hanno dovuto condurre con le regole di bilancio imposte dall’Unione Europea.

“Questa è una tappa fondamentale per questa esperienza di governo, sono due misure che non rispondono a estemporanee promesse elettorali ma costituiscono un progetto di politica economica sociale di cui questo governo va fiero“, ha affermato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Prima si facevano vertici sui rimpasti, noi abbiamo fatto tutti i vertici necessari per entrare nella casa degli italiani, per incidere nella vita vera degli italiani. Luigi e Giuseppe, ha detto Salvini rivolgendosi a Luigi Di Maio e a Giuseppe Conte vi dico grazie. Sono stati 7 mesi entusiasmanti e i prossimi dieci anni lo saranno altrettanto“. Una frase che dovrebbe servire a sgomberare il campo dal sospetto che questo accordo sia destinato a rompersi dopo le elezioni europee di maggio.

MA VEDIAMO COME DOVREBBERO TROVARE APPLICAZIONE LE DUE MISURE

Sono 1,32 milioni i nuclei familiari che beneficeranno del reddito di cittadinanza, di cui 164 mila stranieri. Lo si legge nella relazione tecnica dell’ultima bozza del decretone successiva al Consiglio dei ministri. Secondo una tabella riportata sempre nella relazione, in totale i nuclei di soli stranieri sono pari a 256 mila: di questi 92 mila non potranno accedere però al reddito in quanto non “lungosoggiornanti” e non residenti da almeno 10 anni nel territorio italiano.

E’ un progetto – ha detto il presidente Conte –  che riguarda cinque milioni di persone che si trovano in povertà e un milione di persone che potranno andare nel triennio in anticipo in pensione“.

REDDITO “Un’impresa che assume chi prende il reddito di cittadinanza arriva fino a 18 mesi di sgravi fiscali. Se chi prende il reddito decide di aprire un’azienda riconosciamo fino a 16 mesi di assegno per avviarla. Perché questa misura serve anche a stimolare l’autoimpiego e ad abbassare il costo del lavoro, su cui c’è tanto da fare”. “In sette mesi abbiamo realizzato le misure centrali del contratto di governo: reddito di cittadinanza e quota 100 sulle pensioni. Adesso abbiamo la dimostrazione con i fatti che tutti gli altri punti del contratto si possano realizzare. A chi diceva fosse fantascientifico dico che la migliore risposta è questa”, ha detto Luigi Di Maio. Nel reddito di cittadinanza ci “sono norme anti-divano, che sono le norme su cui si fonda tutto il programma e che non consente a nessuno di poter abusare del reddito”. “Non converrà rifiutare la prima domanda, perché dalla seconda l’offerta è più lontana, e la terza è in tutta Italia”. Oltre al patto per il lavoro e al patto per l’inclusione sociale ci sarà anche “un patto per la formazione“, siglato con “enti di formazione bilaterale, enti interprofessionali o aziende”, per chi non è “adeguatamente formato” per entrare subito nel mondo del lavoro. “Per febbraio saremo pronti a pubblicare il sito internet che dirà quali documenti sono da preparare e poi il sito da marzo sarà attivo per recepire la documentazione. Non c’è bisogno di andare a nessuno sportello se non si vuole. Possibile fare tutto con il portale” ma in alternativa si potrà usare “un normale sportello postale” o ancora i Caf. “Dopodiché l’Inps verifica e il reddito sarà erogato con una normalissima carta elettronica di Poste italiane. Dopo l’accesso al programma, entro 30 giorni, si sarà contattati dai soggetti attuatori”. “Ci sono le pensioni di cittadinanza che stanno aspettando tanti pensionati che vanno alla mensa dei poveri. Ci saranno 780 euro se il pensionato vive da solo e per un nucleo fino a 1032 euro di pensione di cittadinanza“, ha detto ancora Di Maio. La platea di chi percepirà il reddito di cittadinanza – ha spiegato – sarà “per il 50% al Sud e per il 50% al centro-Nord”.

Siamo ai primi di gennaio, iniziamo a parlare di manovra correttiva? Facciamo avviare l’anno, consentiteci di mettere in campo le misure predisposte. Per molti eravamo spacciati ma il nostro non è un ottimismo irragionevole ma una determinazione ragionevole”.

PENSIONI – “Soldi veri: 22 miliardi di euro“, ha detto il vicepremier Matteo Salvini parlando del valore del decretone. Salvini ha inoltre sottolieneato: “Sono felice. Tanto impegno ma ci siamo: dalle parole ai fatti. Ci dicevano che non si poteva: diritto alla pensione per un milione di italiani contiamo possa trasformarsi in diritto al lavoro per un altro milione di italiani che non deve scappare all’estero”. Ci sarà “subito la liquidazione per il settore pubblico, 30 mila euro cash“, ha aggiunto Salvini. Con quota 100, ha ribadito, “non c’è nessuna penalizzazione e nessun taglio, sarà una libertà di scelta”. “62 anni e 38 anni versamenti senza penalizzazione ed è solo il punto di partenza, l’obiettivo è quota 41. La Fornero si prepari a piangere ancora”, ha detto ancora Salvini. “Dedico questa decina di paginette – ha evidenziato alla signora Fornero, la signora piangente, e al signor Monti, non se ne fanno ancora una ragione…io conto di fare il ministro ancora a lungo”.

QUESTE LE REGOLE

(adnkronos) Ecco le misure illustrate oggi dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dai vice premier Luigi di Maio e Matteo Salvini al terme del Cdm.

REDDITO DI CITTADINANZA
Per accedere al Rdc è necessario: essere cittadini italiani, europei o lungo soggiornanti e risiedere in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi due in via continuativa; Isee inferiore a 9.360 euro annui; patrimonio immobiliare, diverso dalla prima casa di abitazione, fino ai 30mila euro annui; patrimonio finanziario non superiore a 6mila euro che può arrivare fino a 20 mila per le famiglie con persone disabili. Per il governo si tratta di “una misura di reinserimento nel mondo del lavoro che serve ad integrare i redditi famigliari” e che ha come obiettivo quello di “migliorare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro; aumentare l’occupazione; contrastare la povertà e le disuguaglianze”.

Questa misura riguarderà circa 5 milioni di persone, cioè riguarderà le persone che si trovano al di sotto della soglia di povertà assoluta: il 47% dei beneficiari sarà al Centro-Nord e il 53% al Sud e Isole. Sono 255mila i nuclei famigliari con disabili che riceveranno il reddito di cittadinanza.
Alcuni esempi
Il reddito dura 18 mesi: entro i primi 12 mesi la prima offerta di lavoro potrà arrivare nel raggio di 100 km – 100 minuti di viaggio. Se viene rifiutata la seconda offerta potrà arrivare nel raggio di 250 km e se anche questa viene rifiutata la terza offerta potrà arrivare da tutta Italia. Dopo il primo anno anche la prima offerta potrà arrivare fino a 250 km, mentre la terza potrà arrivare da tutto il territorio nazionale; dopo i 18 mesi tutte le offerte possono arrivare da tutto il territorio nazionale. Per le famiglie con persone con disabilità le offerte di lavoro non potranno mai superare i 250 km.
Il Reddito si può richiedere alle Poste Italiane sia direttamente all’ufficio postale che in via telematica oppure al Caf. L’Inps verificherà se si è in posso dei requisti. Il Reddito verrà erogato attraverso una normalissima prepagata di Poste Italiana (non sarà possibile utilizzarla per il gioco d’azzardo). Dopo l’accettazione, il beneficiario verrà contatto dai Centri per l’impiego per individuare il percorso di formazione o reinserimento lavorativo da attuare. Chi fornisce dati falsi rischia da 2 a 6 anni di carcere.
Viene escluso dal Rdc chi: non sottoscrive il Patto per il Lavoro o per l’Inclusione sociale; non partecipa alle iniziative formative e non presenta una giustificazione; non aderisce ai progetti utili per la comunità predisposti dai Comuni; rifiuta la terza offerta congrua; non aggiorna le autorità competenti sulle variazioni del proprio nucleo; fornisce dati falsi: in questo caso, si rischiano da 2 a 6 anni di carcere.
Se i soldi del reddito di cittadinanza non vengono spesi tutti entro il mese, la cifra non spesa “non la eroghiamo sul mese dopo”, i soldi “glieli scaliamo dal mese dopo”, ha sottolineato il vicepremier Luigi Di Maio, ospite di Porta a Porta.

PENSIONI / QUOTA 100 –

Per tre anni, dal 2019 al 2021 si potrà andare in pensione con 62 anni di età e 38 di contributi senza nessuna penalizzazione. Si stima che nel triennio circa 1 milione di lavoratori approfitterà dell’opportunità per la quale sono stati investiti 22 miliardi di euro. Sono queste le coordinate di quota 100, la nuova norma prevista dal governo. Calendario di accesso al pensionamento:
Lavoratori privati : dal 1° aprile 2019 per chi ha maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2018 e poi ogni 3 mesi dal raggiungimento dei requisiti; Dopo tre mesi: per chi ha maturato i requisiti a partire dal 1° gennaio 2019.
Lavoratori pubblici: dal 1° agosto 2019 per chi ha maturato i requisiti all’entrata in vigore del decreto e poi ogni 6 mesi dal raggiungimento dei requisiti; dopo sei mesi: chi ha maturato i requisiti a partire dal 1° febbraio 2019.
Lavoratori scuola e Afam: dal 1 settembre in linea con l’inizio dell’anno scolastico

NOVITA’: È possibile andare in pensione in anticipo con 42 anni e 10 mesi di contributi, se uomini, e con 41 anni e 10 mesi di contributi, se donne; una volta maturati i requisiti, i lavoratori e le lavoratrici percepiscono la pensione dopo tre mesi; le donne lavoratrici a 58 anni se dipendenti e 59 se autonome con almeno 35 anni di contributi al 31 dicembre 2018 possono optare per il pensionamento con opzione Donna; Ai lavoratori precoci non si applicano gli adeguamenti alla speranza di vita e potranno quindi andare in pensione con 41 anni di contributi.
Ape Social: l’accesso all’indennità sostitutiva della pensione è prorogata per un anno, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2019 e dura fino al conseguimento dell’età anagrafica per la pensione di vecchiaia. occorre avere almeno 63 anni di età e 30 o 36 anni, a seconda dei casi, con bonus di un anno per figlio (max 2) per le lavoratrici.
Pace contributiva: è la possibilità di riscattare, su richiesta, periodi di buco contributivo non obbligatori per massimo 5 anni.La possibilità è prevista per un triennio dal 2019 al 2021. Il riscatto del periodo di laurea sarà a condizioni agevolate entro i 45 anni: sarà detraibile l’onere del 50% in cinque quote annuali e la rateizzazione fino a 60 rate mensili.
Tfr: Per tutti i pensionati pubblici (non solo quota 100) è prevista la possibilità di avere subito l’anticipo di fine rapporto fino a 30.000 euro. Sarà inoltre possibile cumulare periodi assicurativi presenti su più gestioni mentre la pensione non è cumulabile con redditi da lavoro dipendente o autonomo ma sì con redditi da lavoro occasionale (5mila euro max)
Fondo bilaterale per il ricambio generazionale: si può accedere per andare in pensione tre anni prima di quota 100 a patto che ci sia un’assunzione. Sono esclusi i lavoratori in Isopensione (prestazioni in essere o erogate).

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