Altri tre parlamentari lasciano il Pd. Verso un nuovo gruppo parlamentare della sinistra

COMBO - Pd: tre bersaniani verso addio Da SX Carlo Galli, Alfredo D'Attorre, Vincenzo Folino
Da sinistra: Carlo Galli, Alfredo D’Attorre, Vincenzo Folino

Il Pd di Renzi perde altri tre pezzi: i deputati Alfredo D’Attorre (uno dei leader della minoranza), Carlo Galli e Vincenzo Folino annunciano l’uscita dal partito di fronte al rifiuto perentorio del presidente del Consiglio e segretario del partito di accogliere qualunque correzione sostanziale alla legge di stabilità, un rifiuto ribadito nell’incontro di ieri con i gruppi parlamentari del Pd con tono sprezzante e con uno dei suoi slogan demagogici: “L’82% dei proprietari di prima casa è costituito da pensionati, dipendenti o disoccupati. Si può dir tutto, ma non che togliere la Tasi aiuti i più ricchi…Se volete un premier che alzi le tasse, cambiate paese o cambiate premier”. Anche D’Attorre, Galli e Folino, come già Stefano Fassina, Monica Gregori e Pippo Civati,  gli altri che hanno lasciato il Pd si propongono di partecipare a un progetto di dar vita a una forza di governo che si ispiri ai valori su cui era nato il partito.

Alfredo D'Attorre (s) e Stefano Fassina passeggiano vicino a Montecitorio, Roma 22 Aprile 2015. ANSA/GIUSEPPE LAMI

“Sabato al teatro Quirino celebriamo un nuovo inizio: nasce un nuovo soggetto politico a sinistra e un nuovo gruppo parlamentare con un nuovo nome. Sarà costituito alla Camera e al Senato, dove però potrebbe essere una componente del gruppo misto”. Lo annuncia Alfredo D’Attorre, in conferenza stampa con Carlo Galli e Vincenzo Folino dopo l’addio al Pd. “Non chiamate la nuova formazione ‘Cosa rossa’”, chiedono. “Il rosso è nel nostro sangue, ma chiediamo di evitare cliché e folclore”.

La lettera di Sel a militanti e simpatizzanti.  Per l’appuntamento di sabato 7 novembre Sel ha inviato a militanti e simpatizzanti questa lettera: «Care compagne, cari compagni,  sabato 7 novembre alle ore 10 al teatro Quirino di Roma i parlamentari della sinistra presenteranno al Paese la propria idea di Italia e di Europa inaugurando così un evento politico significativo, atteso e inedito:
la costituzione del nuovo gruppo parlamentare della sinistra. Uno schieramento di buona politica e di buon governo che vuole spronare, agevolare e accompagnare la costruzione di un soggetto di sinistra che cambia, innovativo, plurale, inclusivo, utile.
Un gruppo parlamentare che sarà strumento vivo, a disposizione dei territori, per contribuire a radicare e fertilizzare un soggetto autonomo, non più rinviabile. Alternativo alle politiche neoliberiste, quanto al Partito nazione del Governo Renzi, con le sue leggi nefaste: la Legge di Stabilità, la Buona scuola, la riforma Costituzionale, il Jobs Act, lo Sblocca Italia.
E l’elenco non si ferma qui.
La sinistra che cambia è per noi quella che propone una strada alternativa, praticabile e concreta, capace di trovare soluzioni ai grandi problemi del paese: disuguaglianza, povertà, disoccupazione, mancanza di innovazione nel sistema d’impresa e nella pubblica amministrazione. Per questo sabato presenteremo le nostre proposte in materia di legge di stabilità: uscire dalla crisi più forti e più solidali con gli ultimi si può. È questa la sfida che lanciamo al Governo con la consapevolezza che c’è fuori dalle aule parlamentari un’Italia migliore a cui dobbiamo dare voce.
L’evento di sabato è un momento costituente, in sintonia con le appassionate domande di unità e partecipazione che da tante città ci giungono, che ci chiedono a gran voce un percorso collettivo di riappropriazione degli spazi di discussione e di militanza politica.
Per questo vi invitiamo a partecipare numerosi, per scrivere insieme quell’agenda di cambiamento necessaria a modificare in positivo il volto e la storia del nostro Paese».

Renzi intanto ribadisce che il suo problema è “vincere”, non importa con quale linea politica, con quale programma economico, con quale prospettiva per il futuro del paese, con quali alleanze.

 

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