Altri salvataggi di migranti in mare al largo della Libia compiuti da due navi ong. Divieto di ingresso firmato da Salvini, ma intervento Ue per il ricollocamento

La nave Mare Jonio di  ha completato il salvataggio di circa cento persone su un gommone alla deriva al largo della Libia. Tra i soccorsi 26 donne di cui almeno 8 incinte, 22 bambini di meno di 10 anni e almeno altri 6 minori. “Abbiamo individuato il loro gommone, sovraffollato – informa la ong – alla deriva e con un tubolare già sgonfio con il nostro radar, e per fortuna siamo arrivati in tempo per portare soccorso”, che è stato completato alle 8.35 di questa mattina.
“Le persone – sottolinea Mediterranea – sono tutte al sicuro a bordo con noi, ci sono casi di ipotermia e alcune di loro hanno segni evidenti dei maltrattamenti e delle torture subite in Libia. Fuggono tutte dall’inferno. Restiamo ora in attesa di istruzioni dal centro di coordinamento marittimo italiano, cui ci siamo riferiti mentre ancora il salvataggio era in corso, in quanto nostro Mrcc (Centro di coordinamento marittimo, ndr) di bandiera”.

È stato firmato anche per questa nave dal ministro dell’Interno Matteo Salvini il divieto di ingresso, transito e sosta nelle acque territoriali.

L’atto, inviato ai ministri Elisabetta Trenta e Danilo Toninelli per la sigla, è stato poi controfirmato da entrambi i ministri. Ma – in merito ai minorenni e alle donne incinte – la Trenta ha anche ravvisato “la necessità di porre in essere nel più breve tempo possibile forme di assistenza delle persone maggiormente bisognevoli, per l’attuazione delle quali la Difesa si rende immediatamente disponibile“.

Intanto, la Eleonore, nave della ong tedesca Mission Lifeline con 101 persone salvate è sempre fuori dalle acque maltesi, mentre la Commissione europea ha avviato il coordinamento – su input della Germania – per il ricollocamento dei migranti, che però sarà possibile solo se fatti sbarcare.

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