Al Bano “una minaccia per la sicurezza dell’Ucraina”? Non è una barzelletta e neppure una fake news: parola del ministero della cultura di Kiev!

Questa notizia – che appena circolata, ieri, sembrava una fake news – sembra essere destinata a finire nell’album delle “comiche finali”: «Il ministero della Cultura ucraino ha inserito anche il cantante Albano Carrisi (Al Bano) nella lista degli individui che considera una minaccia alla sicurezza nazionale». La lista nera – informa l’Ansa riferendo dall’agenzia Interfax- è compilata e aggiornata dal ministero della Cultura ucraino in base alle richieste del Consiglio di Sicurezza e Difesa nazionale dell’Ucraina, dei servizi di sicurezza ucraini e del Consiglio della Tv e Radio nazionali. Nella black list ci sono ora 147 persone».

E’ opportuno ricordare che l’Ucraina chiede insistentemente di essere ammessa a far parte dell’Unione Europea, e che la suddetta Unione Europea continua a mantenere le sanzioni economiche nei confronti della Russia (con grave danno per l’export italiano) perché accusata dal governo di Kiev di usurpazione della Crimea. Tesi, questa, ripetutamente sostenuta in seno all’Ue dalla italiana Mogherini.

Ma quale sarebbe la colpa di Al Bano? Probabilmente quella di essere andato negli anni Ottanta e Novanta con la moglie Romina Power a cantare nell’allora Unione Sovietica (foto a sinistra) e, in anni recenti, essere tornato in Russia per i concerti della reunion con l’ex moglie (foto in alto).

Ora il cantautore commenta: «Giuro che per me è un fulmine a ciel sereno. Semplicemente non ho mai fatto niente né contro l’Ucraina né contro nessun altro Paese al mondo. Io – ha detto ancora Al Bano all’Ansa – vado, canto le mie canzoni, canto la pace e da uomo di pace mi sono sempre presentato. E continuerò ad esserlo perché ci credo».

Poi Al Bano ha una sua opinione su Putin, che ha, come ogni cittadino del mondo, il diritto di esprimere, ma di cui si è mai fatto “propagandista”:  «Penso che abbia fatto un gran bel lavoro per la Russia, ma non entro nel merito. Ho visto come si è comportato durante il periodo del caos in Siria, e devo dire che è stato a mio avviso perfetto: ha dissuaso anche Obama dal dichiarare guerra alla Siria (ndr: nel fronteggiare gli attacchi terroristici dell’Isis)». E quando gli è stato chiesto delle vittime tra i civili siriani che Mosca è accusata di aver provocato, Al Bano ha risposto che «purtroppo la cosa più demenziale al mondo è la guerra, che, quando arriva, non guarda in faccia nessuno. Quindi bisognerebbe depennare dal vocabolario umano il sostantivo ‘guerra’. Solo allora potremo ritenerci umani». Una opinione, questa, che minaccia… la sicurezza dell’Ucraina?!

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