Addio alla decana e alla più amata delle “signorine buonasera” della televisione italiana: a 92 anni se ne va Nicoletta Orsomando

di SERGIO TRASATTI/ E’ morta all’età di 92 anni la storica annunciatrice Rai Nicoletta Orsomando. Si è spenta in ospedale a Roma dopo una breve malattia. Era la più amata tra le cosiddette “signorine buonasera”. In occasione del suo 92esimo compleanno, nel gennaio scorso, aveva ricevuto la visita delle ex colleghe Gabriella Farinon, Paola Perissi, Rosanna Vaudetti, Maria Giovanna Elmi, Aba Cercato che la festeggiarono con una torta (foto a destra in basso). I funerali si terranno nella chiesa di Santa Maria in Trastevere a Roma lunedì 23 agosto alle 10.15.

L’inizio della carriera di Nicoletta Orsomando. La televisione nelle case degli italiani era ancora cosa rara al punto che i genitori per poter vedere il suo primo annuncio andarono in un negozio di elettrodomestici. Era l’ottobre del 1953 e la tv cominciava le sue trasmissioni proprio con la Orsomando. “Signore e signori buonasera”, esordì così la prima volta davanti alle telecamere, annunciando un documentario della National Geographic: una frase diventata un marchio di fabbrica.

Le sue caratteristiche. L’espressione sorridente, la dizione perfetta, i modi gentili ed educati e il suo look familiare e rassicurante l’hanno fatta amare su tutte, tanto da farla diventare la “signorina buonasera” rimasta in carica più di ogni altra. Originaria di Casapulla nel casertano, Nicoletta Orsomando si trasferì da piccola prima a Mazzarino poi a Lavello, città della quale il padre Giovanni, noto compositore, diresse la banda sinfonica. Successivamente la famiglia si trasferì a Littoria (come si chiamava ai tempi del Fascismo l’attuale Latina) e infine, nel 1937, a Roma.

Proprio nella capitale il padre ebbe la possibilità di lavorare come direttore della banda della milizia, chiamato direttamente da Benito Mussolini. La grande passione per il mondo dello spettacolo, portò Nicoletta Orsomando a prendere parte a diversi provini. La svolta come detto nel 1953, quando debuttò sul piccolo schermo: venne scelta per presentare, il 22 ottobre di quell’anno, un documentario sull’Enciclopedia Britannica della National Geographic. La sua popolarità poi le consentì di prendere parte anche al Festival di Sanremo nel 1955.

La Orsomando e il cinema. Ebbe modo di interpretare se stessa, in pellicole quali “Piccola posta” di Steno (1955) e “Parenti serpenti” (1992), diretto da Mario Monicelli. Apparve inoltre nel film “Totò lascia o raddoppia?” di Camillo Mastrocinque (1956), in una brevissima sequenza in cui aggiorna gli spettatori sulla sparizione del personaggio interpretato dal grande “Principe della risata”. Sposata nel 1955 con il giornalista Roberto Rollino, da cui ha avuto la sua unica figlia, Federica; si separò dopo sei anni. L’ultimo annuncio di Nicoletta Orsomando risale al 28 dicembre 1993, in cui volle salutare i telespettatori con tono commosso.

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