Non è stato il cane a sbranare l’addestratore piemontese. Lo ha stabilito l’autopsia: morto per un malore


Una immagine di Davide Lo Bue tratta dal suo profilo Facebook

Non è stato il cane Sid ad uccidere Davide Lobue, 26 anni, l’addestratore trovato morto sabato sera in un giardino nel Torinese. I primi riscontri dell’ autopsia eseguita oggi dal medico legale Roberto Testi hanno attribuito il decesso a un malore fulminante. “Scagionato” dunque Sid, il bull terrier che in primo tempo si pensava fosse responsabile di un’aggressione mortale contro il giovane. Le ferite trovate sul corpo del ragazzo sarebbero state provocate ‘post mortem’ dall’animale che era stato affidato a Lobue da un amico.

Il corpo dell’addestratore era stato trovato nella tarda serata del 18 novembre in un terreno recintato tra Monteu da Po e Cavagnolo, nel Torinese. Aveva profonde ferite alla testa e al collo. Davide Lo Bue aveva 26 anni e viveva a Rivoli (Torino). Su disposizione del servizio veterinario, il cane è stato affidato a un canile di Settimo Torinese. Le indagini sono coordinate dal pm Daniele Iavarone della Procura di Ivrea e condotte dai carabinieri di Chivasso. Ora l’esito a sorpresa dell’autopsia.

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