ACCADDE OGGI 3 luglio

1883. Nasce a Praga Franz Kafka, amatissimo scrittore boemo di lingua tedesca. Figlio di un negoziante ebreo agiato, dopo gli studi di giurisprudenza, si impiega in una compagnia d’assicurazioni. Nel 1916 pubblica il suo racconto più celebre, “La metamorfosi”.

1886. Per qualche decina di metri lungo la Ringstraße di Mannheim, in Germania, Karl Benz guida la prima autovettura della storia con motore a scoppio, la Patent Motorwagen. E’un triciclo a quattro tempi, privo di un serbatoio vero e proprio, per cui Benz costringe il primogenito Eugen a seguirlo a piedi per rabboccare il carburatore di benzina.

1900. Nasce a Roma Alessandro Blasetti. Regista cinematografico, esordisce nel 1929 con Sole,  per poi dirigere Petrolini in Nerone l’anno successivo. Regista di punta del regime fascista, dopo Vecchia guardia, film propagandistico del 1935, che tuttavia non piace alle autorità, prende progressivamente le distanze dall’ideologia fascista. Nel 1941 si aggiudica a sorpresa la Mostra di Venezia con La corona di ferro, una fiaba pacifista in piena guerra mondiale, e dirige La cena delle beffe, film ricordato per il primo seno nudo del cinema sonoro italiano, di Clara Calamai, e per la battuta di Amedeo Nazzari: “Chi non beve con me, peste lo colga”.  Sarà anticipatore del neorealismo con “Quattro passi tra le nuvole”. Muore a Roma nel 1987.

1962. Il presidente francese Charles De Gaulle decreta l’indipendenza dell’Algeria, legittimando così i risultati del referendum popolare con il quale gli algerini hanno scelto per la propria indipendenza. Si conclude così una guerra sanguinosa, iniziata nel 1954, tra i ribelli del Fronte per la Liberazione, guidato da  Ben Bella, e l’esercito francese.

1985. Presta giuramento come Presidente della Repubblica Francesco Cossiga, che è stato eletto  il 24 giugno al primo scrutinio, come accaduto solo a Enrico De Nicola. Nato a Sassari nel 1928, esponente di spicco della Democrazia Cristiana, nel primo messaggio al Parlamento, Cossiga si richiama alla necessità di un rinnovamento istituzionale, guadagnandosi la fama di “picconatore”. Si dimette il 28 aprile 1982, con dieci settimane di anticipo sulla scadenza del mandato.

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