A RUOTA LIBERA/ rubrica (n. 72) di LUCIO DE SANCTIS

A ruota liberaIndustriali, crescita senza illusioni – Secondo le stime UNRAE basate sui dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – per i veicoli con massa totale a terra uguale o superiore a 3,5 ton – il mese di marzo 2016 evidenzia un incremento del mercato pari al 52,3% sul marzo dell’anno precedente (1.850 unità contro 1.215). Il cumulato dei primi tre mesi di quest’anno indica un incremento delle immatricolazioni del 33,4% rispetto allo stesso periodo del 2015, passando da 3.804 a 5.075 unità. In particolare per i veicoli con massa totale a terra uguale o superiore a 16 t l’incremento registrato nel marzo 2016 è stato del 53% sul marzo 2015 (da 915 a 1.400 unità), mentre nel trimestre il cumulato è passato dalle 2.992 immatricolazioni del 2015 a 4.015 dello stesso periodo 2016, con un incremento del 34,2%.

“I dati per ora disponibili – ha commentato il presidente della Sezione Veicoli Industriali di UNRAE, Franco Fenoglio – ci autorizzerebbero a confermare la previsione di 17.000 immatricolazioni per il 2016. Tuttavia la cautela è d’obbligo, perché l’andamento molto positivo è influenzato da disposizioni finanziarie e fiscali dettate negli ultimi tempi, quali il super-ammortamento, mentre mancano progetti strutturali che possano garantire una base sicura all’incremento del mercato, soprattutto nell’ottica del rinnovo del parco circolante che, dalle ultime stime effettuate, ha un’età media di 12 anni”.

“Inoltre – e questo è l’aspetto più grave della situazione – dei 613.000 veicoli sopra le 3,5 t di mtt che compongono il parco, oltre il 71% appartiene a classi di emissione anteriori all’Euro IV (immatricolati prima del 1° ottobre 2006) e non è equipaggiato con i dispositivi di sicurezza attualmente previsti”.

È preoccupante che nel 2015 gli incidenti autostradali che hanno coinvolto veicoli pesanti siano aumentati del 14,2% rispetto al 2014 mentre, nello stesso periodo, gli incidenti che hanno coinvolto veicoli leggeri sono diminuiti dello 0,1%.

“Avendo preso atto della situazione e riproponendosi di contribuire alla soluzione dei problemi relativi – ha concluso Fenoglio – UNRAE ha individuato alcune linee di azione prioritarie mirate a:

1.Rilanciare la necessità di finanziamenti pubblici nel settore attraverso impieghi mirati al rinnovo effettivo del parco;

2. Sostenere azioni di comunicazione e training indirizzate ai giovani per la formazione, qualificazione professionale e aggiornamento di autisti responsabili e competenti destinati alle Aziende di autotrasporto;

3. Promuovere diffusione e conoscenza dell’offerta di motorizzazioni alternative e di nuove tecnologie per il miglioramento dell’impatto ambientale e della sicurezza della circolazione.

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Carburanti al microscopio – Secondo gli ultimi dati della Commissione UE, all’inizio di marzo soltanto in Olanda il prezzo al pubblico della benzina era più alto che in Italia, mentre per il gasolio le nostre pompe sono battute da quelle di Regno Unito, Svezia e Malta. La responsabilità del caro-carburanti italiano, sottolinea il Centro Studi Promotor, è interamente del Fisco. All’inizio di marzo il prezzo della benzina superava la media europea di 22,1 centesimi di cui 21,7 imputabili al Fisco e 0,4 al prezzo industriale. Ancora peggiore la situazione per il gasolio: il prezzo industriale ad inizio marzo era inferiore alla media europea del 2,7 centesimi, ma il prezzo alla pompa superava la media di 18,6 centesimi per colpa di un maggior carico fiscale di 21,3 centesimi.

72 TAB PREZZI EUROPA JPGAlla brutta notizia della nostra non invidiabile posizione in Europa si aggiunge il fatto che in aprile continua la lenta crescita dei costi alla pompa. Il prezzo medio nella settimana scorsa è stato di 1,426 euro per la benzina e di 1,233 per il gasolio. I due carburanti avevano toccato un minimo a fine febbraio ed hanno ripreso a crescere in vista della Pasqua e comunque in coerenza con l’andamento delle quotazioni del petrolio greggio.

72 TAB CONSUMI JPGNel panorama italiano dei carburanti auto non manca però una ottima notizia. Il prezzo medio ponderato del primo trimestre 2016 è ancora sensibilmente più basso di quello dello stesso periodo del 2015 (-8% per la benzina; -14,4% per il gasolio). Questa situazione ha fatto sì che nel primo trimestre di quest’anno consumatori e imprese italiane, pur avendo aumentato dello 0,7% gli acquisti, hanno visto la spesa complessiva scendere dai 12,9 miliardi del primo trimestre 2015 agli 11,3 miliardi del primo trimestre di quest’anno. Il risparmio degli italiani alla pompa, sottolinea Gian Primo Quagliano presidente del Centro Studi Promotor, è dunque molto consistente ed è infatti di 1,6 miliardi.

72 tab viaggi jpgViaggi, meglio in auto – L’auto si conferma il principale mezzo di trasporto utilizzato dagli italiani. Infatti nel 2014 l’auto è stata utilizzata per il 59,8% degli spostamenti effettuati nel nostro Paese. Al secondo posto si colloca l’aereo (17,7%), seguito dal treno (10,7%), il pullman (4,3%), la nave (3%) e il camper (2,2%). Da questi dati (elaborazione Federpneus su fonti Istat) emerge inoltre che l’auto è il mezzo più usato dagli italiani sia per i viaggi di vacanza (63,7%) sia per quelli di lavoro (34,7%). Risulta inoltre che la quota di spostamenti effettuata su mezzi su gomma (auto, pullman e camper) nel nostro Paese è pari al 66,3% sul totale

Telecamere per sorpassi vietati – Sono grandi telecamere fissate su pali particolarmente alti. Le hanno già soprannominate “sorpassometri”, ovvero dispositivi in grado di controllare un’area stradale molto vasta, potendo così rilevare sorpassi fuorilegge. Forse anche a causa del loro particolare posizionamento queste telecamere-spia sconosciute a una gran parte degli automobilisti. Di solito, i sorpassometri sono piazzati nei tratti di strada con striscia centrale continua, o a vigilare sulle corsie di emergenza, utilizzate da automobilisti indisciplinati per bypassare facilmente (ed illecitamente) zone di traffico intenso. I sorpassometri di nuova generazione funzionano in modo assolutamente automatico, agendo anche senza bisogno di operatori in sala operativa. Le immagini registrate saranno visionate in una fase successiva, durante la quale verranno rilevate le eventuali infrazioni.

La presenza dei sorpassometri è comunque annunciata con un cartello che dice: “Attenzione – tratto soggetto a rilevamento automatico per divieto di sorpasso”. Ecco infine il costo delle infrazioni: 41,84 euro e 2 punti di decurtazione sulla patente se il sorpasso viene effettuato fuori città; fino a 82 euro se il sorpasso avviene in città e su un tratto di striscia continua segnalato. Fino a 168 euro per i tratti fuori città, più 2 punti di decurtazione; da 168 a 1272 euro se il sorpasso avviene in situazioni critiche (scarsa visibilità, incroci etc.)

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