A RUOTA LIBERA/ rubrica (n. 33) di LUCIO DE SANTCIS

A ruota liberadi LUCIO DE SANCTIS/

Commerciali in attesa d’aiuto – Con 11.181 veicoli commerciali immatricolati (autocarri con peso totale a terra fino a 3,5t di ptt), le vendite dello scorso giugno superano di circa 800 unità le immatricolazioni di giugno 2014, quando si registrarono 10.350 veicoli da lavoro. A chiusura del 1° semestre l’incremento rimane sul 7,1%, grazie alle 63.647 unità immatricolate in questa prima parte dell’anno, rispetto alle 59.416 del gennaio-giugno dello scorso anno. “Alla luce dell’andamento del 1° semestre – afferma Massimo Nordio, Presidente dell’UNRAE –  confermiamo la stima UNRAE fornita nei mesi scorsi, di un mercato dei veicoli commerciali che si dovrebbe attestare nel 2015 vicino alle 130.000 immatricolazioni, in crescita di circa l’8% – 9% rispetto alle 119.000 unità vendute nel 2014”. “Il livello delle vendite – prosegue Nordio – nonostante l’inversione di tendenza, rimane comunque su volumi molto asfittici e non tali da sostenere il business degli operatori, nonostante le esigenze di rinnovo del parco veicoli. Come dimostra l’utilizzo della Legge Sabatini il comparto dei veicoli da lavoro si conferma il secondo comparto, dopo quello manifatturiero, con oltre il 7% dei finanziamenti erogati. Pertanto, il settore dimostra reattività e lascia intendere che con interventi di natura fiscale più mirati potrebbe ripartire in modo rilevante”.

Polizia a portata di App – Sfruttando le potenzialità della rete, la Polizia di Stato ha realizzato una nuova applicazione completamente gratuita che punta a mettere in comunicazione i cittadini con le forze dell’ordine, tramite l’uso di tablet e smartphone.Grazie alla nuova app, l’utente potrà accedere a numerosi servizi: dalle semplici informazioni alla comunicazione in tempo reale di eventuali  emergenze, tra cui incidenti, denunce o abusi. Il punto di forza è la facilità di accesso e la possibilità di interagire con le forze dell’ordine in qualsiasi luogo, ovviamente 24 ore su 24. Tra le varie funzioni del servizio c’è anche una particolarmente interessante per chi si appresta a partire: tramite la app è infatti possibile guardare un utile video tutorial che punta a chiarire dubbi e perplessità su documenti di viaggio, in modo da evitare al cittadino fastidiose code allo sportello. Infine la tecnologia Topcrash permette di rilevare in tempo reale tramite sistema GPS la zona interessata da un incidente, in questo modo sarà possibile evitare lunghe code e le forze dell’ordine potranno agire di conseguenza in modo più rapido ed efficiente.

Autocarri sempre in calo – Nel 2014 il parco circolante di autocarri per il trasporto merci in Italia ha subito un leggero calo (- 0,2%).  Non si è quindi ancora esaurita la tendenza negativa che ha visto dal 2011 al 2013 ridursi la consistenza del parco circolante italiano di autocarri non solo per la crisi economica ma anche per la concorrenza di altri Paesi dell’Unione. I dati sulla consistenza del parco circolante di autocarri in Italia derivano da uno studio dell’Osservatorio sulla mobilità sostenibile Airp (Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici) su dati Aci. Questo studio fornisce anche il prospetto regionale dell’evoluzione del parco circolante di autocarri dal quale emerge che è il Lazio la regione dove la riduzione è stata più consistente (-3,1%), seguita dall’Umbria (-1,1%) e dalle Marche (-0,9%). All’estremità opposta della classifica si trovano la Valle D’Aosta e il Trentino Alto Adige che nel 2014 hanno fatto registrare un incremento del parco circolante di autocarri di oltre il 9% rispetto al 2013. Secondo l’Osservatorio sulla mobilità sostenibile Airp, il calo del parco circolante di autocarri per il trasporto merci è dovuto, come più sopra si accennava, anche alla concorrenza dei Paesi dell’est Europa dove i costi del lavoro sono di gran lunga inferiori a quelli del nostro Paese. Ed è proprio per questo motivo che un crescente numero di imprenditori italiani dei trasporti ha deciso di delocalizzare in tutto o in parte la propria attività in quelle aree.

Auto, chi sale e chi scende – Dal 2008 al 2014 il parco circolante delle auto nelle dieci città metropolitane è diminuito del 6,7%. Questo dato deriva da un’elaborazione dell’Osservatorio Autopromotec sulla base di dati Aci. Il quadro vede una situazione divisa in due con cinque città che vedono un quadro di demotorizzazione, cioè di diminuzione del parco circolante, e cinque città in cui si è registrato un lieve aumento del parco circolante. Milano è la città dove negli ultimi anni la demotorizzazione è stata più consistente con un calo pari al 22,3% delle auto in circolazione, seguita da Bari dove dal 2008 al 2014 si è registrata una diminuzione del 19,7%. Le altre città dove è diminuito il parco circolante di autovetture sono Roma (-4,7%), Genova (-2,5%) e Napoli (-2,1%). Al contrario, nelle altre 5 città metropolitane si è registrato un lieve aumento del parco circolante: Reggio Calabria (+3,7%), Bologna (+3,4%), Firenze (+3,1%), Venezia (+2,3%) e Torino (+1,2%). Se dunque vi sono alcune città metropolitane in cui la tendenza alla demotorizzazione è stata più consistente, vi sono comunque altrettante aree nelle quali gli italiani non sono ancora pronti a rinunciare all’automobile a causa soprattutto dell’insufficienza dell’offerta di trasporto pubblico, e questo nonostante le crisi economica degli ultimi anni. Interessante è comunque constatare che la tendenza alla demotorizzazione che emerge nel complesso delle città metropolitane non è coerente con quanto avviene per l’intero Paese. Infatti dal 2008 al 2014 il parco circolante in Italia è complessivamente aumentato del 2,7%. È dunque evidente che l’elemento principale che può portare alla rinuncia all’auto privata è oggi essenzialmente la congestione del traffico.

Bluetooth primo optional – Secondo una ricerca del Centro Studi Auto Aziendali elaborata  dal Centro Studi Continental, il Bluetooth è  al primo postun’astai dieci dispositivi optional più importanti secondo i fleet manager, avendo ottenuto una valutazione di 85,7 su una scala che va da un minimo di 0 ad un massimo di 100. Dal secondo posto al sesto posto della classifica vi sono altri dispositivi di sicurezza: ESP (77,6), Airbag supplementare (76,6), ASR (71,8), controllo di stabilità dinamica (71,5) e Cruise control (71,1). Al settimo posto c’è il navigatore satellitare (70,9). All’ottavo posto un altro dispositivo di sicurezza (l’EBD, con 70,3 punti). Al nono posto vi è la ruota di scorta di dimensioni normali, che ha raccolto una valutazione di 69,7 su 100 ed al decimo posto la funzione di parcheggio automatico o i sensori di parcheggio, con 64,8 punti. E’ importante sottolineare che fra i dieci optional più apprezzati dai fleet manager vi sono ben sette dispositivi di sicurezza. Ciò segnala che la preoccupazione principale di chi gestisce flotte aziendali è la sicurezza dei driver.

Malanni da condizionatore – Sottrarsi alla canicola accendendo a palla il condizionatore dell’auto, entrando in un negozio o in un ufficio finalmente fresco può rivelarsi un’insidia. Lo sbalzo termico può aprire la strada a faringiti, laringiti e crampi da aria condizionata: si stimano almeno 100 mila casi. Un dato ufficiale è difficile da valutare, ma certamente il fenomeno è molto diffuso durante l’estate. Lo sostiene Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università di Milano, che sottolinea all’Adnkronos Salute come i sintomi siano principalmente «mal di gola, linfonodi o tonsille ingrossate, febbricola, raffreddore e talvolta crampi addominali e qualche linea di febbre».  Il passaggio caldo-freddo «altera la peristalsi intestinale e il meccanismo che ci protegge dall’attacco dei patogeni. Così i virus, e talvolta anche i batteri, possono penetrare più facilmente le nostre difese». Cosa fare allora? «Il consiglio – suggerisce Pregliasco – è quello di attenuare il più possibile lo sbalzo termico, tenendo in casa, in ufficio  o in auto l’aria condizionata a temperature non polari, e prendendoci qualche minuto prima di passare dal caldo al freddo”. È’ anche opportuno portare con se’ un giubbetto, una maglia o uno scialle per difendersi dal ‘gelo’ che si può trovare in un negozio o in supermercato.

Orari bus su misura – La società di trasporto pubblico di Singapore e’ al lavoro su un’applicazione che permetta agli utenti di scegliere il percorso dell’autobus secondo le loro esigenze. Il progetto, portato avanti dalla Infocomm Development Authority (IDA) di Singapore e dalla Land Transport Authority, mira a creare una linea con fermate personalizzate basate sulle esigenze dei pendolari. Beeline – così è stato chiamato il progetto pilota – sarà accessibile tramite un’applicazione mobile con la quale gli utenti potranno indicare il loro percorso preferito e, nel caso in cui ci sia un numero sufficiente di richieste da parte di più utenti che intendono effettuare lo stesso percorso, l’autorità dei trasporti metterà a disposizione un bus per quella tratta. Attualmente le autorità di Singapore stanno raccogliendo, tramite il sito web, informazioni sui percorsi più richiesti dai viaggiatori, mentre il servizio vero e proprio sarà lanciato in un secondo momento.

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