A RUOTA LIBERA/ Rubrica (n. 108) di LUCIO DE SANCTIS

A ruota liberaConsigli per il freddo – È da alcuni giorni iniziato il periodo più freddo dell’anno quindi è importante che l’auto sia preparata ad affrontare condizioni meteorologiche estreme. Ecco dunque alcuni consigli che possono renderci la marcia più facile e sicura.

Oggi parecchie auto sono allestite con gli pneumatici invernali che aumentano notevolmente la sicurezza di marcia, ma qualcuno preferisce ancora utilizzare le catene.

108 catene jpg108 foto catene jpgIn questo caso è molto importante aver provato il montaggio prima, per non essere impreparati al momento della necessità. Gli esperti di Autologia e del Centro Tecnico SEAT ricordano che ogni catena deve essere ben tesa e senza nodi. Si inizia passandola dietro lo pneumatico, e una volta tesa per bene, si alzano gli estremi dell’anello interno e si agganciano nella parte superiore della ruota. Una volta fatto questo, bisogna posizionarla bene al centro sul davanti, chiuderla, tenderla al massimo e fissare l’estremità che avanza.

È necessario sapere quale sia il modello più adatto ai nostri pneumatici. Ci sono infatti vari tipi di catene: quelle di anelli di ferro, che garantiscono una buona trazione sulla neve, sono durature e resistenti, e quelle tessili, composte o a ragnatela, con prestazioni ugualmente buone ma più semplici da montare. Inoltre, è bene tenere presente che le catene devono essere montate soltanto quando c’è neve, e mai prima!

È importante anche controllare il livello dei liquidi: quello dell’olio, del refrigerante motore e del liquido tergicristalli. Particolare attenzione va fatta con quest’ultimo: è un grave errore utilizzare solo acqua per riempire il serbatoio, perché l’acqua può congelarsi e, di conseguenza, congelare anche il vetro o, ancora peggio, il sistema di funzionamento dei tergicristalli. È perciò importante utilizzare liquidi antigelo da mescolare all’acqua.

Accendendo l’aria condizionata si deumidifica l’aria all’interno dell’abitacolo, aiutando a prevenire l’appannamento dei vetri. Per il confort si dovrà regolare il termostato alla temperatura desiderata. Meglio ancora, poi, sfruttare la funzione “AUTO”, in modo che il compressore si tari autonomamente per raggiungere il funzionamento ottimale, evitando un eccesso di consumo di carburante.

Se si guida un’auto a gasolio, quando la temperatura esterna va sotto zero e l’auto rimane ferma per un po’ di tempo, è importante usare degli additivi per non fare congelare filtri e pompe. È anche possibile, come rimedio estremo, aggiungere un litro di benzina quando si fa il pieno di gasolio.

Una volta alla guida, non si deve dimenticare che, in presenza di neve/ghiaccio, è necessario procedere lentamente, utilizzando per quanto possibile il freno motore, evitando soprattutto di frenare repentinamente.

Produzione industriale in risalita – In Italia è ripartita la produzione industriale. L’incremento calcolato dall’Istat su base annua è del +3,2% mentre nel mese di novembre l’aumento è stato dello 0,7% rispetto a ottobre (il miglior risultato dall’agosto scorso). Una crescita che va oltre le previsioni determinata da una maggiore domanda estera, soprattutto fuori Ue.
Tra i settori messi sotto osservazione dall’istituto di statistica, quello della fornitura di energia mostra il balzo più sensibile con un 10,6%, ma i beni di consumo rimangono al palo (-0,1%). L’andamento in positivo dell’industria nel nostro Paese da novembre 2015 a novembre 2016 è in sintonia con quanto accaduto nello stesso periodo in Francia (+2,2%) e Germania (+1,8%) con una crescita mai così alta nell’eurozona negli ultimi cinque anni, delineando un quadro economico che fa ben sperare.
Nel dettaglio emergono i progressi stabiliti nel complesso delle attività manifatturiere con il 2,1%, sostenute soprattutto dal comparto della meccanica (+4,5%). La metallurgia e la fabbricazione dei mezzi di trasporto salgono fino a superare tassi del 4%. Un buon esito hanno dimostrato anche gli alimentari (un +5,4%), la chimica (ma solo dell’1,7%) e l’elettronica (la fabbricazione di computer, prodotti ottici e apparecchiature medicali o di alta precisione raggiunge addirittura il +6,7%). Segnano il passo, invece, il tessile-abbigliamento con una perdita secca del 5% e la farmaceutica (-4,1%).

Incoraggiante l’automotive – La produzione nazionale dell’industria automotive nel suo insieme risulta in aumento del 5,7% a novembre e del 6,5% nel periodo gennaio-novembre 2016 Secondo i dati preliminari di ANFIA, a novembre 2016 la produzione domestica di autovetture registra un incremento dei volumi dell’1,5%, che porta il consuntivo dei primi 11 mesi dell’anno ad un incremento tendenziale del 6,5% rispetto allo stesso periodo del 2015, che già risultava in crescita del 70% su gennaio-novembre 2014.

La domanda interna ed estera hanno trainato finora la produzione domestica. Nel 2016, il mercato auto italiano ha totalizzato 1.825.210 immatricolazioni, con una crescita del 16% rispetto al 2015, che a sua volta aveva riportato un aumento analogo rispetto al 2014. Anche per gli altri comparti del settore, il mercato italiano chiude il 2016 con il segno positivo: +50% per i veicoli commerciali leggeri; +54% per autocarri e trattori stradali; +17% per gli autobus; +10% per i rimorchi leggeri; +52% per i rimorchi pesanti; +39% per i semirimorchi pesanti.

Un anno discreto per le green – Per le auto green (ibride o elettriche) il 2016 è stato un anno abbastanza buono. Va osservato innanzitutto che la vendita delle autovetture ibride ha superato quello delle vetture bi-fuel benzina-metano, ottenendo un 35% in più rispetto al 2015. A far crescere le vendite delle vetture ibride hanno contribuito le importanti incentivazioni delle case costruttrici collegate anche ad agevolazioni come il bollo e uno sconto elevato praticato da molte compagnie di assicurazioni sulle polizze RC auto e incendio/furto. In secondo luogo, poi, c’è la volontà delle case costruttrici di immettere nel mercato italiano autovetture che stimolano l’interesse anche di acquirenti che cercano vetture di alta qualità. On effetti la classifica delle 10 auto ibride più vendute in Italia, oltre alle solite Toyota Yaris HSD, Auris HSD, Rav 4 HSD e PRIUS HSD e Lexus NX, CX e CT Hybrid,  ecco apparire anche la BMW Serie 2, un’autovettura che ha riscontrato grande successo nel mercato e la Kia Niro, interessante anche per il prezzo d’acquisto.

Per le auto elettriche, nonostante rispetto al 2015 ci sia stata una crescita delle immatricolazioni – più del doppio – si parla ancora di dati marginali rispetto al mercato, nettamente inferiori a quanto si vede nel resto dell’Europa e nonostante tra le 10 auto elettriche più vendute siano presenti modelli di brand come Renault, Mercedes, BMW e Peugeot. A rendere meno appetibile l’acquisto sono sicuramente il prezzo – ancora troppo elevato a causa del costo delle batterie – e l’autonomia. Nei prossimi anni sono previsti incentivi molto più importanti ma soprattutto un potenziamento della rete di colonnine per la ricarica sulle principali strade italiane che dovrebbe favorire in maniera massiccia lo sviluppo di questo mercato.

In ultimo è doveroso ricordare la differenza tra le due tipologie di vetture: le auto elettriche sono alimentate esclusivamente da un motore elettrico senza alcun supporto di combustione a benzina o diesel. Per essere utilizzate hanno bisogno di essere caricate a priori tramite la corrente elettrica. Sono pertanto le vetture più ecologiche oggi sul mercato dell’auto.

Le vetture ibride, invece, sono alimentate da due sorgenti separate che lavorano in simbiosi per ottenere massimo risparmio in termini energetici e di consumi: un motore tradizionale (diesel o benzina) e uno elettrico le cui batterie si ricaricano da sole con il movimento dell’auto.

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