La Corte d’assise d’appello di Roma ha ridotto da 26 a 16 anni di reclusione la condanna inflitta dalla Corte d’Assise d’Appello a Daniele De Santis, l’ultrà giallorosso che uccise Ciro Esposito,tifoso del Napoli, negli incidenti alla vigilia della finale di Coppa Italia il 3 maggio del 2014 a Roma. Esposito morì dopo 53 giorni di agonia. Inoltre sono stati assolti gli altri due imputati minori, amici della vittima, che a loro volta erano stati condannati a otto mesi per rissa.
Articoli correlati

Annullata dalla Corte d’appello di Roma la sanzione della Consob all’ex direttore del “Sole 24ore” Roberto Napoletano, accusato di artificioso incremento dei dati diffusionali di quel quotidiano
La Corte d’appello di Roma ha annullato la sanzione di 280 mila euro inflitta dalla Consob a Roberto Napoletano, ex direttore del “Sole 24 Ore” (ora direttore del “Quotidiano del Sud”), accusato di aver posto in essere, con diversi manager del gruppo, “pratiche commerciali e di reporting per incrementare artificiosamente […]

De Luca non c’era alla proclamazione della sua elezione
L’Ufficio elettorale della Corte d’Appello di Napoli ha proclamato Vincenzo De Luca presidente della Regione Campania, ma alla cerimonia nella sala Arengario del nuovo Palazzo di Giustizia lui non c’era. Poiché lo Statuto regionale prevede che consiglieri e presidente “assumono le proprie attribuzioni ed esercitano le proprie funzioni” a partire dalla […]

Quando una visita ginecologica senza esplicito consenso può essere reato: un controverso caso giudiziario a Novara
Il consenso alla visita ginecologica non può mai essere dato per “implicito” dal medico che deve visitare una paziente, nemmeno se le “manovre” eseguite sono clinicamente corrette. Lo sottolinea la Cassazione che ha annullato l’assoluzione, in appello, di un ginecologo che aveva visitato in modo invasivo tre giovani donne senza […]
Commenta per primo