7GIORNI IN SENATO/ Il braccio di ferro, poi il rinvio, sulle unioni civili

provenzanodi FRANCESCO MARIA PROVENZANO

Lunedì 15 febbraio, niente Aula ma la Commissione Sanità ha in agenda l’avvio dell’esame del ddl 2224, in materia di responsabilità professionale del personale sanitario. C’è interesse per la riunione del Consiglio europeo che si svolgerà il 18 e 19 febbraio e che sarà dedicata alla ricerca di un accordo sulle riforme richieste dal Regno Unito in vista del referendum sulla permanenza o l’uscita dall’Unione europea e che sono state già discusse nel merito nella riunione di dicembre. Con lettera del 2 febbraio 2016, il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, ha trasmesso ai componenti del Consiglio europeo una proposta di intesa per il Regno Unito nell’Unione europea.

Martedì 16 alle ore 16,35 in Aula è proseguita la discussione dei disegni di legge in materia di unioni civili (ddl 2081 e connessi). Nella seduta di oggi, al termine di una lunga discussione sul cosiddetto supercanguro, è stata approvata la proposta della senatrice De Petris (SEL) di rinviare l’esame a domani. Il supercanguro è l’emendamento 01.6000 presentato da Marcucci (PD), il primo del fascicolo. Si tratta di un emendamento premissivo all’articolato che riassume il contenuto dell’intero ddl e farebbe decadere, se approvato, le altre proposte di modifica. Centinaio (LN) ha ritirato circa 4.500 emendamenti, ricordando che la Lega Nord era disponibile a ritirare il 90 per cento delle proposte a fronte del ritiro dell’emendamento canguro, ma il PD non ha accettato l’accordo per timore di votazioni rischiose. Quagliarello (GAL), Schifani (AP) e Compagna (CR) hanno sollevato forti perplessità sulla legittimità costituzionale dell’emendamento canguro, che appare privo di contenuto modificativo. Paolo Romani (FI-PdL) si è appellato al presidente, garante delle regole e della discussione di merito, affinché non ponga in votazione il supercanguro, in tutto o in parte, e convochi una Conferenza dei Capigruppo o la Giunta del Regolamento. Secondo il Casini (AP) il decoro del Parlamento è mortificato dalla procedura del supercanguro, che impedisce il confronto di merito.  Zanda (PD)  ricorda che l’iter del ddl inizia nel 2013; la Commissione ha dedicato al ddl 69 sedute, ma il lavoro è stato interrotto da un forte ostruzionismo.

Questa mattina si è tenuto un incontro che ha confermato le distanze: alcuni Gruppi non vogliono la legge sulle unioni civili; il PD, invece, vuole la legge, che è richiesta dalla Corte costituzionale e dall’Unione europea, e il legislatore ha il dovere di varare un provvedimento coerente. Palma (FI-PdL) nega che l’Aula non voglia la legge sulle unioni civili, e chiede infine alla Presidenza di esplicitare gli effetti preclusivi e le conseguenze sull’articolo 5, che scaturirebbero dall’approvazione dell’emendamento Marcucci. Airola (M5S) ricorda le forzature e le violazioni regolamentari che hanno segnato la legislatura: i lavori interrotti in Commissione, il supercanguro escogitato durante la discussione della legge elettorale, i voti segreti negati durante l’esame del ddl costituzionale. Ha giudicato antidemocratica la procedura del supercanguro e ha proposto di discutere e votare palesemente i 500 emendamenti rimasti. Favorevole al ddl, Falanga (AL) ha rilevato che potrebbe esservi una contraddizione tra l’approvazione dell’emendamento Marcucci, che afferma il principio dell’adozione, ed un’eventuale reiezione, con voto segreto, dell’articolo 5 sulla stepchild adoption. Secondo Schifani (AP) l’approvazione dell’emendamento Marcucci precluderebbe la votazione dell’articolo 5, impedendo la manifestazione della libertà di coscienza. Secondo Maran (PD), la Lega si oppone ai diritti delle coppie omosessuali non alla stepchild adoption. Doris Lo Moro (PD)  accusa M5S di nascondersi dietro le procedure e di non assumersi le sue responsabilità. Secondo la senatrice Mussini (Misto) è grottesco e strumentale difendere i diritti dei cittadini e avallare la procedura del supercanguro, che è contraria alla democrazia parlamentare. La senatrice De Petris (SEL), che ha sollecitato più volte la calendarizzazione del ddl sulle unioni civili,  auspica il ripristino di un modo ordinato di legiferare. Invita infine il presidente a sospendere i lavori per consentire una riflessione pacata che consenta di procedere nel rispetto delle regole.

Il presidente Grasso comunica che, per garantire il rispetto della disciplina sulla rilevazione delle presenze, i senatori che si allontanano dall’Aula devono portare le tessere di votazione che, diversamente, saranno ritirate in via cautelare.

La seduta termina alle ore 19:13. “Il capogruppo del M5S Nunzia Catalfo al termine della seduta  rilascia la seguente dichiarazione: “Il M5S ribadisce con forza la necessità e l’urgenza di dare subito al Paese una legge sulle unioni civili. La nostra è una posizione chiara e coerente che abbiamo dimostrato sin da subito, non presentando nemmeno un emendamento, e che abbiamo ribadito oggi, opponendoci a uno strumento come il canguro che serve solo al PD a mascherare le sue difficoltà interne. I dem non si azzardino a scaricare le responsabilità sul M5S, noi chiediamo che si voti a viso aperto, i nostri voti a questa legge ci sono sempre stati e continueranno ad esserci, ma nel rispetto del dibattito parlamentare. Il M5S non ha nulla da temere dal voto palese, per questo non è giustificabile l’ulteriore rinvio dell’Aula chiesto da Sel. La smettano di giocare con i diritti delle persone. Diamo subito questa legge al Paese”.

Mercoledì 17 la seduta inizia alle ore 9,35. In apertura di seduta Zanda (PD) chiede al presidente Grasso di convocare la Conferenza dei capigruppo per condividere un percorso ordinato e costruttivo sulle unioni civili. Il PD continua a pensare che sia possibile e doveroso fare una buona legge, ma nella seduta di ieri ha registrato un fatto politico nuovo: il Gruppo M5S, favorevole alla legge, ha cambiato idea sull’iter.

Il presidente Grasso  convoca la Conferenza dei Capigruppo che approva, a maggioranza, modifiche al calendario dei lavori. L’esame del ddl sulle unioni civili riprenderà nella seduta unica di mercoledì 24 febbraio, che si concluderà alle ore 22. La seduta unica di giovedì 25 terminerà alle 18. Martedì 23 sarà esaminato il decreto proroga termini. Dopo una sospensione, alle ore 15,30 ci sono le comunicazioni del Presidente del Consiglio, Renzi, in vista del Consiglio europeo del 18 e 19 febbraio, al termine delle quali sono approvate: la proposta di risoluzione di maggioranza – che impegna il governo a insistere per un sistema di gestione comune dei flussi migratori e per il mantenimento di Schengen, e a favorire, nel negoziato con il Regno Unito, soluzioni di compromesso che valorizzino margini di flessibilità, – e la proposta della Lega, che impegna il governo ad attivarsi affinché siano ridotti i fattori di attrazione dei flussi migratori, fornendo una visione realistica delle condizioni di vita nei Paesi europei.

Il presidente del Consiglio Renzi  ricorda che il prossimo Consiglio europeo si occuperà del referendum inglese sulla permanenza nell’Unione e della questione migratoria. Resta sullo sfondo la delicata situazione economica del continente. Nelle dichiarazioni di voto la senatrice Bonfrisco (CR) auspica un recupero di sovranità. Candiani (LN) evidenzia che l’Italia non è credibile,  Mario Mauro (GAL)  accusa di approssimazione e di impreparazione il presidente del Consiglio, che, a livello europeo, è isolato, non avendo il consenso neanche dei socialisti. La senatrice Gambaro (AL) esprime preoccupazione per le nuove turbolenze finanziarie che fanno riemergere lo spettro del naufragio dell’euro. Romano (Aut)  insiste sulla necessità di evitare l’uscita del Regno Unito.  De Petris (SEL) invita il governo ad opporsi all’ipotesi di un’Europa a due velocità.  Casini (AP) giudica positivamente le iniziative di diplomazia economica dell’Italia in Africa e nel Mediterraneo. Secondo la senatrice Catalfo (M5S) sarebbe stato opportuno indire un referendum sulla permanenza nell’euro. Gasparri (FI-PdL) elenca una serie di dati negativi relativi alla pressione fiscale.  Cociancich (PD)  auspica una maggiore presenza dell’Italia nelle posizioni chiave delle istituzioni europee. La seduta  termina alle ore 18:42.

In un Salone Garibaldi affollato da colleghi, esponenti del mondo gay nel corridoio dei busti incontro il senatore Giorgio Pagliari del Pd, al quale chiedo un parere su questo provvedimento sulle unioni civili. Ecco la sua risposta telegrafica: “In questi giorni mi è tornata in mente una targa, che mi regalò mia nonna per ammonirmi sulla complessità della vita: “per aspera ad astra”. In volgare: “dalle stalle alle stelle”. La sfida del Pd – e non solo – è tutta qui. Le stelle sono l’approvazione della legge sulle unioni civili ; le stalle sono il pantano nel quale possono affondare la legge e la legislatura. Il Pd può vincerla, ritornando alle origini: al suo pluralismo e alla conseguente ed imprescindibile capacità di confronto e di sintesi”. (ndr. forse al senatore Pagliari è bene ricordare che per aspera ad astra ha tutt’altro significato e cioè: a grandi risultati si arriva superando aspri ostacoli).

Alla buvette trovo il senatore siciliano verdiniano Ciro Falanga mentre sorseggia un caffè al bancone e  chiedo anche a lui un commento sulle unioni civili. Ecco sinteticamente la sua risposta: “L’emendamento Marcucci, laddove prevede che è esclusa l’applicazione del titolo II della legge alle adozioni speciali, ma anche il titolo IV, si prestano ad interpretazioni lontane ed imprevedibili da parte dei giudici. In politica occorre coraggio per un provvedimento che attiene al riconoscimento di diritti della persona ed esige la più ampia chiarezza”.

Giovedì 18 . Si stabilisce che il Senato tornerà a riunirsi martedì 23 febbraio alle ore 16,30 per esaminare l’Atto n. 2237, in materia di proroga di termini previsti da disposizioni legislative; il provvedimento, già approvato dalla Camera e in scadenza il 28 febbraio, è stato licenziato dalle Commissioni riunite Affari costituzionali e Bilancio nella seduta di giovedì 18.

La prossima settimana, dopo l’approvazione del ddl “milleproroghe“, proseguirà la discussione dei disegni di legge in materia di unioni civili (ddl 2081 e connessi). Sarà il presidente del Senato, Pietro Grasso, ad aprire i lavori della giornata di studio “Sussidiarietà, better regulation e dialogo politico. Prospettive e sfide”, in programma per venerdì 19 febbraio a Palazzo Madama a partire dalle ore 10,15. Esponenti politici, esperti e funzionari del Parlamento italiano, delle istituzioni europee e delle Assemblee legislative regionali si confronteranno nell’incontro, organizzato dalla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome in collaborazione con il Senato della Repubblica e con il Comitato Europeo delle Regioni  su ruolo e prospettive della partecipazione dei parlamenti nazionali e delle assemblee legislative regionali al processo decisionale dell’Unione Europea.

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