7GIORNI IN SENATO (n.10)/ Il calendario dei lavori fino al 10 agosto – Le misure sulle migrazioni – Le vicende del Palazzo di giustizia di Bari

di FRANCESCO MARIA PROVENZANO/ 

Martedì 24 luglio – L’Aula ha iniziato i lavori alle ore 16:30 e la Conferenza dei Capigruppo ha approvato integrazioni del calendario corrente e il nuovo calendario dei lavori fino al 10 agosto. Nella settimana corrente è previsto l’esame dei decreti-legge su cessione di unità navali alla Libia, interventi per il tribunale di Bari e riordino dei Ministeri.

Dal 30 luglio al 3 agosto saranno discusse le proposte istitutive di Commissioni d’inchiesta (antimafia, ciclo dei rifiuti, comunità Il Forteto, terremoto de L’Aquila, femminicidio).

Dal 6 al 10 agosto sarà discusso il decreto dignità, ove approvato dalla Camera dei deputati. L’Assemblea ha respinto le proposte di questione pregiudiziale riferite al ddl n. 648, conversione in legge del decreto-legge 12 luglio 2018, n. 86, recante disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, nonché in materia di famiglia e disabilità.

Il senatore Ferrazzi (PD) e il senatore Pagano (FI), illustrando rispettivamente le pregiudiziali QP1 e QP2, hanno rilevato l’assenza dei requisiti costituzionali di necessità e urgenza e hanno giudicato contraddittorio e irrazionale il contenuto del provvedimento, che accorpa il turismo con le politiche agricole. Alla discussione delle pregiudiziali hanno partecipato i senatori Loredana De Petris (Misto-LeU) e Nastri (FdI) che hanno annunciato l’astensione, Simona Malpezzi (PD) e Maria Virginia Tiraboschi (FI) che hanno annunciato voto favorevole, Tiziana Nisini (L-SP) e Grassi (M5S) i quali, nell’annunciare voto contrario, hanno argomentato che il decreto si mantiene nei limiti indicati dalla giurisprudenza costituzionale e l’attribuzione della delega al turismo al Ministro dell’agricoltura consente di valorizzare il made in Italy. La seduta è terminata alle ore 20.

Mercoledì 25 l’Aula ha iniziato i lavori alle ore 9:30 e l’Assemblea ha approvato, con modifiche, il ddl n. 624, conversione in legge del decreto-legge 10 luglio 2018, n. 84, recante disposizioni urgenti per la concessione di unità navali italiane a supporto della Guardia costiera del Ministero della difesa e degli organi per la sicurezza costiera del Ministero dell’interno libici. Il testo passa alla Camera dei deputati.

Il relatore, senatore Petrocelli (M5S), ha illustrato il contenuto del provvedimento, inquadrandolo nei protocolli tecnico-operativi degli accordi bilaterali tra Italia e Libia. Il decreto-legge persegue l’esigenza di incrementare, nel 2018, la capacità operativa della Guardia costiera libica attraverso la cessione a titolo gratuito, da parte dell’Italia, di motovedette in dotazione al Corpo delle capitanerie di porto, Guardia costiera e Guardia di finanza, da destinare alla sicurezza della navigazione nel Mediterraneo. Nell’ambito della corretta gestione dei flussi migratori, la priorità è attribuita al contrasto dei traffici di esseri umani e alla salvaguardia della vita umana in mare. Il provvedimento autorizza, infine, la spesa per la manutenzione delle unità navali e lo svolgimento di attività addestrativa e formativa.

Alla discussione hanno partecipato i senatori De Bertoldi, Balboni, Fazzolari (FdI), Fusco, Rufa, Iwobi (L-SP), Santillo, Paola Nugnes, De Falco, Marinella Pacifico (M5S), Vattuone, Paola Boldrini (PD), Aimi, Berardi (FI), Emma Bonino (Misto), Casini (Aut).

E’ stato approvato l’emendamento 2.0.500 del relatore, che introduce l’articolo 2-bis: prevede la disciplina con decreto delle modalità di utilizzo degli aeromobili a pilotaggio remoto ai fini dell’attività di ricerca e soccorso e di polizia marittima. Sono stati approvati anche due ordini del giorno del sen. Alfieri (PD) e altri, che impegnano il Governo a dare attuazione agli impegni assunti con la firma del Memorandum d’intesa sottoscritto nel 2017. Nelle dichiarazioni finali hanno annunciato voto favorevole i senatori Casini (Aut), Urso (FdI), Alfieri (PD), Solinas (L-SP), Aimi (FI), Lucidi (M5S), mentre il sen. Laforgia (Misto-LeU) ha annunciato voto contrario. L’Assemblea, dopo aver respinto le proposte di questione pregiudiziale, ha avviato l’esame del ddl n. 675, conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 22 giugno 2018, n. 73, recante misure urgenti e indifferibili per assicurare il regolare e ordinato svolgimento dei procedimenti e dei processi penali nel periodo necessario a consentire interventi di edilizia giudiziaria per il tribunale di Bari e la procura della Repubblica presso il medesimo tribunale, già approvato dalla camera dei deputati.

Nella seduta della mattina i senatori Stefano (PD) e Vitali (FI), illustrando rispettivamente le pregiudiziali QP1 e QP2, hanno rilevato il difetto dei requisiti costituzionali di necessità e urgenza e l’incidenza sulla ragionevole durata dei processi. Il provvedimento, infatti, dispone una sospensione di due mesi dei procedimenti pendenti e della prescrizione e moltiplica gli adempimenti di notifica. I senatori Grasso (Misto-LeU), Stancanelli (FdI), Valeria Valente (PD) e Quagliarello (FI) hanno annunciato voto favorevole alle pregiudiziali; i senatori Candura (L-SP) e Crucioli (M5S), nell’annunciare voto contrario, hanno sostenuto l’infondatezza delle questioni: i processi si svolgono in una struttura dichiarata non più agibile e il Ministro della giustizia è intervenuto dopo anni di inerzia.

Nel pomeriggio il relatore, senatore Pillon (L-SP), ha illustrato il provvedimento che, all’articolo, 1 dispone la sospensione fino al 18 settembre 2018 dei procedimenti pendenti al tribunale di Bari. La sospensione non opera per l’udienza di convalida dell’arresto o del fermo, per il giudizio direttissimo, per la convalida dei sequestri, nei processi con imputati in stato di custodia cautelare. La Camera ha introdotto un’ulteriore eccezione: in presenza di profili di urgenza valutati dal giudice procedente nei processi con imputati sottoposti ad altra misura cautelare personale. L’articolo 2 reca la clausola di invarianza finanziaria. Il relatore ha ricordato, infine, che l’individuazione della nuova sede del tribunale esula dal decreto-legge. Alla discussione, che proseguirà domani, hanno partecipato i senatori Misiani, Stefano (PD), Damiani, Anna Carmela Minuto (FI). Nel corso della seduta il presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati ha ricordato la figura di Sergio Marchionne e l’Assemblea ha osservato un minuto di silenzio e raccoglimento. Il presidente del Senato ha incontrato i giornalisti della Stampa Parlamentare a Palazzo Giustiniani per la tradizionale cerimonia del “Ventaglio”.

Giovedì 26 l’Assemblea ha iniziato i lavori alle ore 9:30 e ha ripreso l’esame del ddl n. 675, conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 22 giugno 2018, n. 73, recante misure urgenti e indifferibili per assicurare il regolare e ordinato svolgimento dei procedimenti e dei processi penali nel periodo necessario a consentire interventi di edilizia giudiziaria per il Tribunale di Bari e la Procura della Repubblica presso il medesimo tribunale, già approvato dalla Camera dei deputati. L’articolo 1 dispone la sospensione fino al 18 settembre 2018 dei procedimenti pendenti al tribunale di Bari. La sospensione non opera per l’udienza di convalida dell’arresto o del fermo, per il giudizio direttissimo, per la convalida dei sequestri, nei processi con imputati in stato di custodia cautelare e – in base a una modifica introdotta alla Camera- in presenza di profili di urgenza valutati dal giudice procedente nei processi con imputati sottoposti ad altra misura cautelare personale. L’articolo 2 reca la clausola di invarianza finanziaria.

Nella seduta di ieri sono state respinte le pregiudiziali di costituzionalità ed è iniziata la discussione generale, che si è conclusa oggi con l’intervento dei senatori Stancanelli, Vitali (FI), Pellegrini, Angela Piarulli (M5S). In replica il relatore, Pillon (L-SP), ha espresso stupore per le critiche delle opposizioni, osservando che la sospensione dei termini opera soprattutto a garanzia della difesa, che il decreto non tratta di edilizia giudiziaria, che la trasmissione telematica delle notifiche giustifica la clausola di invarianza della spesa. E’ stato approvato l’ordine del giorno G100 del relatore che impegna il Governo a riferire al Parlamento, entro 18 mesi dalla conversione del decreto, sul numero dei procedimenti penali sospesi e sopravvenuti entro la data di differimento del 30 settembre, per i quali si sia verificata la sospensione della prescrizione.

Nelle dichiarazioni finali, hanno annunciato voto contrario i senatori Grasso (Misto-LeU), Balboni (FdI), Cucca (PD) e Fiammetta Modena (FI). Le opposizioni hanno evidenziato che la sospensione dei procedimenti è una misura drastica – adottata solitamente in caso di calamità naturali – rispetto alla quale gli operatori giudiziari, in sede di audizione, si sono dichiarati contrari. Sarebbe stato preferibile individuare immediatamente una sede idonea per il tribunale di Bari o conferire poteri straordinari al prefetto; il decreto, invece, rallenta la macchina della giustizia, intervenendo peraltro sulla prescrizione, e lede i principi costituzionali della ragionevole durata del processo, del diritto alla difesa, dell’uguaglianza dei cittadini. La sospensione, infine, comporterà spese aggiuntive, che restano prive di copertura.

Hanno invece dichiarato voto favorevole i senatori Marti (L-SP) e Giarrusso (M5S), i quali hanno ricordato le inefficienze amministrative locali e le inadempienze dei precedenti Governi sul versante dell’edilizia giudiziaria, che hanno portato alla dichiarazione di inagibilità del palazzo di giustizia di Bari e alla celebrazione dei processi in una tendopoli. Giarrusso (M5S), polemizzando con PD e FI, ha ribadito la contrarietà di M5S alla prescrizione e alle gestioni commissariali che bypassano le regole.

L’Aula si è riunita alle ore 15 e sono state svolte le seguenti interrogazioni a risposta immediata: la senatrice De Petris (Misto-LeU) ha illustrato l’interrogazione n. 127 sulle indicazioni amministrative volte a concedere in meno casi il riconoscimento della protezione internazionale. Il ministro dell’interno Salvini ha spiegato che la finalità della nota formale inviata al presidente della Commissione nazionale per il diritto d’asilo è quella di ridurre i tempi di esame delle domande. Hai poi precisato che la protezione umanitaria sarà disciplinata più rigorosamente nel pacchetto sicurezza. La senatrice Rauti (FdI), illustrando l’interrogazione n. 123 sul contrasto dei flussi migratori irregolari, ha sollecitato il blocco navale per interdire le partenze in collaborazione con le autorità libiche. Il ministro Salvini ha ricordato che dal 1° giugno a oggi sono sbarcate in Italia 4.500 persone mentre l’anno scorso, nello stesso periodo, ne erano sbarcate 34.200. La priorità del Governo al momento è dare attuazione alle conclusioni dell’ultimo Consiglio europeo e stringere accordi anche con Egitto, Tunisia e Marocco.

Il senatore Parrini (PD), nell’illustrare l’interrogazione n. 126 su una sentenza di sequestro di fondi, ha chiesto conto della mancata restituzione di 49 milioni da parte della Lega Nord. Il ministro Salvini ha ricordato che è in corso un’indagine, ha assicurato che la sentenza definitiva sarà rispettata, ha citato le parole del procuratore Nordio sull’inopportunità di un sequestro preventivo.

Il senatore Pillon (L-SP) ha illustrato l’interrogazione n. 62 sulla trascrizione di atti di nascita di bambini da parte di genitori dello stesso sesso. Il ministro dell’Interno ha ribadito che la pratica dell’utero in affitto è un reato e si è impegnato a difendere il diritto ad avere una madre e un padre; rispetto alla trascrizione di atti di nascita ha riferito sul contenzioso sollevato dal Tribunale di Pisa e sulle attese valutazioni dell’Avvocatura dello Stato.

Il senatore Dal Mas (FI) ha illustrato l’interrogazione n. 124 sulle occupazioni abusive di edifici. Il ministro Salvini ha preannunciato misure normative per migliorare la tutela del diritto di proprietà e collaborazione con i sindaci per assicurare la legalità.

La senatrice Montevecchi (M5S) ha illustrato l’interrogazione n. 125 sulla riqualificazione del patrimonio edilizio scolastico. Il ministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca Bussetti si è dichiarato impegnato a semplificare le procedure e a garantire trasparenza. La seduta è terminata alle ore 16:00.

In Aula è proseguita la discussione, avviata nella seduta di mercoledì 25 luglio, del disegno di legge di conversione del decreto-legge 22 giugno 2018, n. 73 (A.S. n. 675), recante misure urgenti per assicurare il regolare e ordinato svolgimento dei procedimenti e dei processi penali nel periodo necessario a consentire interventi di edilizia giudiziaria per il Tribunale di Bari e la Procura della Repubblica presso il medesimo tribunale, già approvato dalla Camera dei Deputati.

Il Senato si riunirà lunedì 30 alle ore 16 con all’ordine del giorno la discussione del disegno di legge: Conversione in legge del decreto-legge 12 luglio 2018, n. 86, recante disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri dei beni e delle attività culturali e del turismo, delle politiche agricole alimentari e forestali e dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, nonché in materia di famiglia e disabilità – Relatore Corbetta (Relazione orale) – Relatore di minoranza Parrini (648).

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