7GIORNI IN SENATO/ di F. M. PROVENZANO/

provenzanodi Francesco Maria Provenzano/

Lunedì 19 ottobre, gli Uffici di Presidenza riuniti delle Commissioni Affari costituzionali e Lavoro hanno in agenda alcune audizioni, nell’ambito dell’esame del ddl n. 550, e connessi sulla regolamentazione dello sciopero dei trasporti pubblici. Prosegue, in Commissione Finanze, l’indagine conoscitiva sul sistema bancario italiano nella prospettiva della vigilanza europea, con l’audizione del presidente della Consob, Giuseppe Vegas, programmata per giovedì 22 ottobre, alle ore 8.30. Prosegue, in Commissione Finanze l’esame del decreto-legge n. 153 (ddl 2070), recante “misure urgenti per la finanza pubblica”, iniziato martedì 6 ottobre; il termine per la presentazione degli emendamenti è scaduto alle ore 18 di venerdì 9 ottobre.

Martedì 20 alle ore 11, l’Assemblea, il cui ordine del giorno prevedeva l’avvio dell’esame del ddl n. 1728, recante disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità agraria e alimentare, e del ddl n. 1676, recante disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali, entrambi già approvati dalla Camera dei deputati, non ha raggiunto il numero legale. I lavori sono dunque stati aggiornati alla seduta già prevista per il pomeriggio. La seduta è terminata alle ore 12:14. L’Assemblea ha avviato l’esame, nel testo proposto dalla Commissione, del ddl n. 1728, recante disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità agraria e alimentare, già approvato dalla Camera dei deputati. Il ddl ha lo scopo di definire un quadro normativo di riferimento unitario per le attività già avviate dallo Stato e dalle Regioni, in attuazione dei trattati internazionali ratificati dall’Italia e delle strategie definite a livello europeo e nazionale. La relatrice,  Pignedoli (PD) ha riferito sui contenuti del provvedimento, che è ampiamente condiviso, e si compone di 18 articoli. L’articolo 1 evidenzia il particolare rilievo della tutela del territorio rurale da fenomeni di spopolamento e di inquinamento genetico. L’articolo 2 contiene le definizioni di risorse genetiche, risorse locali, agricoltori e allevatori custodi. L’articolo 6 assegna al Ministero delle politiche agricole e alle Regioni il compito di individuare i soggetti pubblici e privati di comprovata esperienza L’articolo 7 detta disposizioni per le modalità di aggiornamento del Piano nazionale sulla biodiversità di interesse agricolo e delle Linee guida nazionali per la conservazione della biodiversità vegetale, animale e microbica di interesse agrario. Con l’articolo 9 si interviene sul codice della proprietà industriale. L’articolo 10 istituisce, a decorrere dal 2015, il Fondo per la tutela della biodiversità agraria e alimentare. L’articolo 11 interviene in tema di commercializzazione di sementi di varietà da conservazione. L’articolo 12 demanda allo Stato e alle Regioni la realizzazione di periodiche campagne promozionali di tutela e di valorizzazione della biodiversità agraria e alimentare. L’articolo 13 prevede la possibilità di promuovere l’istituzione di comunità del cibo e della biodiversità agraria e alimentare. Con l’articolo 14 viene prevista l’istituzione, nel giorno 22 maggio, della giornata della biodiversità agraria e alimentare, mentre l’articolo 15 prevede la possibilità di promuovere, presso le scuole di ogni ordine e grado, azioni e iniziative volte alla conoscenza dei prodotti agroalimentari e delle risorse locali. L’articolo 16 prevede interventi per la ricerca sulla biodiversità agraria e alimentare. L’articolo 17 detta disposizioni di attuazione, mentre l’articolo 18 dispone la copertura finanziaria. Alla discussione generale hanno preso parte i senatori Venera Padua, Laura Fasiolo, Donella Mattesini, Donatella Albano (PD); Fabiola Anitori (AP); Daniela Donno, Gaetti (M5S); Paola De Pin (GAL); Consiglio (LN); Compagnone, Dalla Tor (AL); Loredana De Petris (SEL). Le opposizioni, in particolare M5S e LN, hanno evidenziato il rischio di creare strutture burocratiche, con un effetto poltronifico. In replica il vice ministro delle politiche agricole e alimentari Olivero ha evidenziato che le produzioni caratteristiche e i presidi territoriali di prodotto non sono sufficienti ad evitare la scomparsa di specie vegetali e animali. Occorre un migliore coordinamento tra Stato e Regioni per la salvaguardia della biodiversità, che deve diventare un obiettivo dell’agricoltura nazionale. Sono stati approvati i primi nove articoli. All’articolo 3 è stato approvato l’emendamento 3.201 del senatore Gaetti (M5S); all’articolo 8 è stato approvato l’emendamento 8.201 (testo 2), a prima firma della senatrice De Petris (SEL), che eleva da uno a tre i rappresentanti degli agricoltori custodi nel Comitato per la biodiversità. In apertura di seduta la senatrice Bottici (M5S) ha chiesto informazioni sulla legge di stabilità, che il governo avrebbe dovuto presentare entro il 15 ottobre. La presidente di turno, Lanzillotta, ha precisato che la legge di stabilità non è stata ancora presentata al Senato. La seduta è terminata alle ore 20.

Mercoledì 21 alle ore 9.30, l’Assemblea ha approvato all’unanimità, con modifiche, il ddl n. 1728, recante disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità agraria e alimentare. Il testo torna alla Camera. Il ddl ha lo scopo di definire un quadro normativo unitario per le attività già avviate dallo Stato e dalle Regioni, in attuazione dei trattati internazionali ratificati dall’Italia e delle strategie definite a livello europeo e nazionale. Il provvedimento istituisce l’Anagrafe, la Rete, il Portale nazionale e il Comitato permanente, che costituiscono il sistema nazionale di tutela e di valorizzazione della biodiversità agraria e alimentare. Nelle dichiarazioni finali hanno annunciato voto favorevole i senatori Tarquinio (CR), Giovanni Mauro (GAL), Consiglio (LN), Ruvolo (AL), Panizza (Aut), Stefano (SEL), Formigoni (AP), Gaetti (M5S), Amidei (FI-PdL), Maria Teresa Bertuzzi (PD). Al termine della seduta i sen. Uras (SEL), Floris e Scilipoti Isgrò (FI-PdL), Lai (PD) hanno sollecitato risposte dal governo sull’esercitazione della Nato in Sardegna. La seduta è terminata alle ore 12:47.

Nella pausa dei lavori entrando alla buvette trovo il capo gruppo del M5S Gianluca Castaldi che sta prendendo un caffè e gli chiedo un commento sull’incontro  con il presidente della Repubblica. Ecco la sua risposta: «Al presidente Sergio Mattarella abbiamo espresso la nostra preoccupazione sul testo di riforma costituzionale in esame in Parlamento. Non è solo la nostra preoccupazione, è anche quella dei 9 milioni di cittadini italiani che si sentono rappresentati dal M5S. Al Capo dello Stato, Garante supremo della Carta costituzionale, abbiamo chiesto di prendere in considerazione la possibilità di rinviare alle Camere il disegno di legge costituzionale, una volta approvato definitivamente, così come prevedono le prerogative che la stessa Costituzione gli attribuisce all’art.74. Il capo dello Stato ci ha assicurato che quando il testo della riforma arriverà sulla sua scrivania, controllerà che i valori supremi della Costituzione siano rispettati. A Mattarella abbiamo spiegato che di questa riforma contestiamo sia il metodo che i contenuti. Il metodo perché le forze di opposizioni non sono state ascoltate, maggioranza e governo le hanno deliberatamente escluse dal procedimento parlamentare con cui stanno cambiando la Costituzione, sebbene l’auspicio dei nostri Padri costituenti fosse che qualsiasi riscrittura della nostra Carta avvenisse non a colpi di maggioranza, ma in un clima di cooperazione e di dialogo il più ampio possibile. E perché sono state messe in atto palesi violazioni sia dei Regolamenti parlamentari sia della Carta stessa. Nei contenuti perché questo testo – così com’è stato concepito – stravolge i principi supremi della convivenza civile e mina le basi della nostra democrazia rappresentativa. La nostra grande preoccupazione è che i cittadini italiani arrivino all’appuntamento con il referendum confermativo, previsto per l’autunno del prossimo anno, senza essere sufficientemente consapevoli degli stravolgimenti che questa riforma produce. E ciò a causa di un servizio di informazione pubblico radiotelevisivo che, soprattutto dopo la riforma della Rai, sarà totalmente nelle mani del governo, e quindi addio pluralismo e libera informazione. Con Mattarella abbiamo parlato anche di questo e ci fa ben sperare il fatto il fatto che anche lui abbia a cuore la libertà di informazione, considerata un valore cardine della vita del Paese. Infine, abbiamo manifestato anche la nostra esigenza di una manovra economica che rilanci l’occupazione. Crediamo che la Legge di Stabilità appena varata dal Consiglio dei Ministri – di cui però nessuno conosce il testo, nemmeno lo stesso Presidente della Repubblica – non vada in questa direzione e che diverse disposizioni potrebbero risultare del tutto prive di coperture finanziarie. L’unica vera manovra economica in grado di rilanciare i consumi e l’occupazione è la proposta di legge sul reddito di cittadinanza, attualmente in esame al Senato. Anche quest’anno la ripresenteremo come emendamento alla Legge di Stabilità, con tanto di coperture certe già certificate dalla Commissione Bilancio. Ringraziamo il capo dello Stato non solo per l’attenzione prestata alle nostre istanze, ma anche per aver riconosciuto e apprezzato il grande impegno e la qualità del lavoro dei parlamentari M5S nelle Commissioni di Camera e Senato. Un lavoro che continueremo a portare avanti per i cittadini italiani».

L’Aula nella seduta pomeridiana delle 16,30 ha avviato l’esame del ddl n. 1676 recante disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali, già approvato dalla Camera dei deputati. Il ddl, che è collegato alla manovra finanziaria del 2014, si compone di 78 articoli, ripartiti in undici capi. Il capo I (articoli da 1 a 6) reca disposizioni relative alla protezione della natura e per la strategia dello sviluppo sostenibile. Il capo II (articoli 7 e 8) riguarda le procedure di valutazione di impatto ambientale e sanitario. Il capo III (articoli da 9 a 14) reca disposizioni in materia di emissioni di gas a effetto serra e di impianti per la produzione di energia. Il capo IV (articoli da 15 a 21) contiene disposizioni relative agli acquisti verdi e ai criteri ambientali negli appalti pubblici. Il capo V (articolo 22) riguarda l’incentivazione per i prodotti derivanti da materiali post consumo o dal recupero degli scarti e dei materiali rivenienti dal disassemblaggio di prodotti complessi. Il capo VI (articoli da 23 a 50) riguarda la gestione dei rifiuti; il capo VII (articoli da 51 a 57) la difesa del suolo, il capo VIII (articoli da 58 a 63) l’accesso universale all’acqua. Il capo IX (articolo 64) concerne i procedimenti autorizzatori relativi alle infrastrutture di comunicazione elettronica. Il capo X (articoli 65 e 66) concerne la disciplina degli scarichi e il riutilizzo di residui vegetali. Il capo XI (articoli da 67 a 78) contiene disposizioni varie in materia ambientale, tra cui l’istituzione del Comitato per il capitale naturale. Il relatore, sen. Vaccari (PD), ha ricordato che la Commissione ha dedicato al provvedimento trentotto sedute e un corposo ciclo di audizioni. Il testo licenziato dalla Camera è stato migliorato e integrato con il contributo di tutti i Gruppi.

Giovedì 22, l’Assemblea si è riunita alle 9,31 ed ha avviato l’esame del ddl n. 1676 recante disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali, già approvato dalla Camera dei deputati. Il ddl, che è collegato alla manovra finanziaria del 2014, si compone di 78 articoli, ripartiti in undici capi. Nella seduta di ieri il sen. Vaccari (PD) ha svolto la relazione e si è conclusa la discussione generale. Il relatore ha spiegato che il decreto legislativo di attuazione della direttiva UE del 2013 ha stabilito prescrizioni più stringenti. L’emendamento 2.570 recepisce condizioni poste dalla Commissione bilancio. Sono stati respinti, invece, gli emendamenti di M5S e SEL, appoggiati a titolo personale dai senatori D’Alì, Floris e Scilipoti Isgrò (FI-PdL), volti a vietare la tecnica dell’air gun e a fissare il limite di dodici miglia dalla costa per la ricerca di idrocarburi.

Martedì 27 ottobre il presidente del Senato renderà comunicazioni sulla legge di stabilità: alle ore 12 si riunirà la Conferenza dei Capigruppo per organizzare la sessione di bilancio. La seduta è terminata alle ore 12:34. La seduta pomeridiana è iniziata alle ore 16 dedicata allo svolgimento di interrogazioni. Il sottosegretario per la salute De Filippo ha risposto all’interrogazione 3-01255, a prima firma della sen. Fucksia (M5S), sulla regolarità della nomina di due direttori generali del Ministero della salute. Ha poi risposto all’interrogazione 3-02053, a prima firma del sen. Vacciano (M5S), sul diritto alla salute di una bambina in provincia di Latina. Lo stesso sottosegretario per la salute ha risposto infine all’interrogazione 3-01316, a prima firma del sen. Manconi (PD), sulle procedure di identificazione di un gruppo di profughi siriani sbarcati a Crotone nel mese di ottobre 2014. Il viceministro delle Finanze Casero ha risposto all’interrogazione 3-02132, a prima firma del sen. Girotto (M5S), sull’accatastamento ai fini fiscali delle piattaforme petrolifere in mare. La seduta è terminata alle ore 16:58.

 

 

 

 

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