CORONAVIRUS/ Le cifre finora accertate dei morti (56) e dei contagiati (830) tutti in Cina e le misure attuate anche in Italia. “Allarmismi ingiustificati”, dice l’Oms.

Cerchiamo di fare il punto sul coronavirus, sulla sua effettiva diffusione, sulle sue probabili origini, sulle misure adottate per evitare che il contagio si estenda, e sulla dose di allarmismo che rischia ingiustificate e pericolose reazioni nell’opinione pubblica.

A. I DATI FORNITI DALLA CINA.Il governo cinese ha confermato il bilancio di 56 morti mentre ha aumentato il numero dei casi accertati di ammalati per il contagio:  830, mentre quelli per i quali sono ancora in corso le verifiche sono 1.072.

B. LE ORIGINI DEL VIRUS. Il virus 2019-nCoV è arrivato all’uomo dai serpenti, ai quali sarebbe stato trasmesso dai pipistrelli. Lo indica l’analisi genetica pubblicata sul Journal of Medical Virology da 5 studiosi delle università di Pechino e Guangxi. La ricerca è stata condotta su campioni del virus provenienti da diverse località della Cina.

C. LE MISURE ADOTTATE IN CINA PER BLOCCARE I CONTAGI. Le autorità cinesi hanno imposto il blocco ai trasporti oltre che nella città di Wuhan (11 milioni di abitanti), anche in altre città: Xiaogan, Enshi e Zhijiang – tutte nella provincia di Hubei, culla dell’epidemia di coronavirus – portando così a oltre 50 milioni il numero di cittadini coinvolti dalle misure per contrastare l’emergenza. In molte di queste città è stata disposta anche la chiusura di luoghi aperti al pubblico come teatri o locali per il karaoke. Inoltre le autorità cinesi hanno disposto la chiusura di alcune sezioni della Grande Muraglia. Sono 13 in totale le città cinesi dove è stato imposto lo stop ai trasporti pubblici: si tratta città di Xianning, Xiaogan, Enshi e Zhijiang, Jingzhou, Huangshi, Qianjiang, Xiantao, Chibi, Ezhou, Huanggang e Lichuan, oltre alla città epicentro dell’epidemia, Wuhan, nell’Hubei. Anche  Disneyland Shanghai chiude temporaneamente i battenti al fine di “garantire la salute e la sicurezza dei nostri ospiti.

In Italia immediate misure di rigoroso controllo sono state messe in atto dalle autorità sanitarie, in particolare all‘aeroporto di Fiumicino dopo arrivavano fino ad alcuni giorni fa tre voli giornalieri dalla città di Wuhan, ma tutti i controlli effettuati sui viaggiatori – sia cinesi, sia italiani, sia di altre nazionalità –  hanno dato esito negativo. In ogni caso sono state allertato anche le strutture dell’ospedale Spallanzani di Roma, specializzato nella cura e prevenzione delle malattie infettive.

“Un vaccino contro il nuovo coronavirus potrebbe esser testato sull’uomo in tempi record, meno di tre mesi, rispetto ai 20 mesi del vaccino sperimentale per la Sars”. Lo afferma uno dei massimi esperti nel mondo di immunologia, Anthony S. Fauci, direttore dell’Istituto nazionale per le allergie e le malattie infettive (Niaid) del National Institutes of Health (l’agenzia di controllo del governo degli Stati Uniti responsabile della ricerca e della salute pubblica).

D. RISCHIO DI ALLARMISMO INGIUSTIFICATO. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)  non dichiara emergenza oltre i confini cinesi perché non vi è finora alcuna prova del passaggio del coronavirs da uomo a uomo fuori dalla Cina. Per quanto riguarda il caso di un uomo tenuto sotto osservazione a Bari ogni sospetto di contagio è stato cancellato.

Circa altri casi di possibile contagio segnalati in Europa (in particolare per tre perone in Francia, oppure in Scozia e Irlanda – dove 6 cittadini cinesi sono arrivati con un volo da Wuhan e sono stati messi sotto osservazione) sono tutti rientrati.

Comunque si sta lavorando alla produzione in tempi brevi di un vaccino nel caso in cui il contagio dovesse estendersi oltre i numeri finora accertati.

NB – Il grafico in alto è stato realizzato sulla base dei dati risalenti a giovedì 13 gennaio

 

 

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