A RUOTA LIBERA/ Rubrica (n.85) di LUCIO DE SANCTIS

A ruota liberaAuto Europa buon semestreNei primi 6 mesi dell’anno tutti i 28 Paesi dell’Europa più l’EFTA chiudono il mercato dell’auto in territorio positivo, ad eccezione di Olanda e Svizzera, mentre nel mese si nota il leggero segno meno del Regno Unito, la seconda volta negli ultimi 51 mesi. Il mercato europeo archivia un giugno ancora in ripresa (+6,5%) grazie significativamente ad Italia e Spagna in robusta doppia cifra, mentre la Francia si riappropria della terza posizione in Europa, sorpassando nuovamente l’Italia. Dai dati diffusi dall’ACEA, infatti, emerge un volume di immatricolazioni nel semestre di 8.090.870 unità, a fronte delle 7.416.154 di un anno fa (+9,1%). Il solo mese di giugno, con 1.507.303 auto vendute, archivia – come detto – una crescita del 6,5%, rispetto alle 1.414.756 dello stesso periodo 2015, riportandosi su un livello simile a quello del giugno2007.

“L’attenzione degli operatori europei è ovviamente rivolta ai possibili effetti della Brexit sul mercato dell’auto e non solo per il suo rilievo statistico – ha commentato Romano Valente, Direttore Generale dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere. Questo però non offusca la performance degli altri 4 Major Markets”. “Il mercato Italiano si sta certamente riprendendo – prosegue Valente – anche se in giugno abbiamo visto un rallentamento della crescita. Ricordo, però, che veniamo da 31 mesi consecutivi con il segno positivo (ad eccezione del maggio 2014) ed in questi primi 6 mesi stiamo viaggiando a gonfie vele con una crescita a robusta doppia cifra (+19,2%), segno che la voglia di mobilità delle famiglie sta riprendendo vigore e, come ha dimostrato il recente Studio del Censis, l’auto è ancora centrale nella mobilità individuale e le tematiche che si porta dietro vanno gestite per tempo”.

“Siamo, quindi, davanti alla necessità – conclude il direttore generale – che i provvedimenti allo studio siano tra loro coordinati, meglio se affidati ad una cabina di regia: l’UNRAE ha proposto nel suo recente evento (www.unrae.it) di mutuare l’esperienza del Digital Champion ed istituire il Mobility Champion, una figura super partes capace di creare consenso, armonizzare, coordinare e dare esecuzione allo sviluppo di una mobilità sostenibile, connessa e ad impatto zero sulle persone e sull’ambiente”. Vediamo qundi in dettaglio come sono andati alcuni dei piu importanti mercati.

ItaliaAbbiamo provato ad analizzare le vendite per tipologia di alimentazione, nel quadro di un semestre decisamente positivo e quindi molto rappresentativo. Notiamo innanzitutto che le auto diesel crescono del 20,9% (55,7% quota), quelle a benzina del 31,6% (quota di mercato al 30,5%), mentre c’è un netto calo per le bifuel, -20% per il gpl e -23.5 per il metano, così come crollano le già irrisorie vendite delle elettriche: -27,7% da gennaio a giugno.

Dall’analisi delle performance dei marchi si nota una discrepanza fra chi cresce forte in doppia cifra e chi non riesce a sfruttare un mercato che galoppa, o chi addirittura perde immatricolazioni. Fanno meglio del mercato (+19,4%), Fiat, Lancia, Skoda, Renault, Bmw, Mini, Mercedes e Smart, tutti ampiamente sopra il 20% di incremento, con il +32% di Renault a svettare. Crescono tra il 15 e il 17% rispetto al primo semestre 2015 Peugeot, Kia, Ford, Hyundai, Volkswagen. Vendite in rialzo, ma senza raggiungere il 10% per Opel, a +9%. Modestissima la crescita di Nissan, +0,3%, mentre Mazda sale fortissimo in percentuale con un quasi raddoppio delle immatricolazioni raggiungendo pero un volume di appena 6.132 veicoli. Giù del 4% le vendite di Seat, addirittura -15% per DS

Germania – La crescita dell’8,3% del mese di giugno, grazie alle 339.563 autovetture vendute, porta il primo semestre 2016 a raggiungere 1.733.839 immatricolazioni, il 7,1% in più rispetto alle 1.618.949 dello stesso periodo dello scorso anno. Nel periodo gennaio-giugno, in particolare, i privati sono cresciuti del 6,4% con una quota del 34,8% sul totale. Grande contributo è giunto dalle flotte che aumentano del 9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Crescono anche le immatricolazioni di vetture diesel: +4,3% con circa 812.000 veicoli e una quota leggermente in calo, al 47%. Segnano un +5%, invece, le immatricolazioni di veicoli a basse emissioni, che si attestano intorno alle 28.000 unità nel I semestre 2016, di cui 20.635 ibride (+29%) e 4.357 elettriche (-6,6% rispetto al I semestre 2015). Per l’anno 2016, infine, la Global Insight, prevede un incremento del 4,5% rispetto allo scorso anno.

Regno UnitoLa domanda di autovetture nel mercato britannico è aumentata nel primo semestre 2016 del 3,2% e ha fatto registrare 1.420.636 unità, un record per la Gran Bretagna rispetto al 1.376.889 dello scorso anno. Il mese di giugno, invece, dopo 50 mesi consecutivi di crescita (con l’eccezione dell’ottobre 2015), cede uno 0,8% nelle vendite (255.766 unità), rispettando, tuttavia, le attese delle previsioni di un anno stabile rispetto al record 2015. A causa del -25% di giugno, nei sei mesi flettono le vendite a società (-1,5%) mentre restano in attivo, nonostante il -4,5% di giugno, i privati (+1,9%) e le flotte (+4,5% nel mese e +4,7% nel cumulato). Nel mese calano il diesel (-2,1%) e la benzina (-0,5%), che nei sei mesi crescono del 2,3% e 3,0%. Performance positiva nel mese, invece, per le alimentazioni a basso impatto ambientale: +16,9% a giugno e +21,3% nel I semestre. A seguito della Brexit, secondo gli operatori, la previsione del mercato del 2016 nel Regno Unito calerà e la crescita sarà dell’1%.

FranciaIl mese di giugno in Francia si è chiuso con le vendite di autovetture stabili rispetto allo scorso anno (+0,8%): 227.353 immatricolazioni contro le 225.638 dello stesso periodo 2015. Ben più performante il mercato del I semestre 2016, che fa registrare una crescita dell’8,3% e 1.102.429 automobili vendute. In calo la quota del diesel che, con 582.174 immatricolazioni, passa dal 58,7% dei primi sei mesi dello scorso anno al 52,8% del I semestre 2016, a fronte di un recupero di quota della benzina (dal 37,5% al 43,4%) e delle altre alimentazioni. In aumento i veicoli elettrici (+54%), che passano da 8.032 a 12.338 mentre calano drasticamente il GPL e metano, di un complessivo -84%. Per l’anno in corso la Global Insight prevede una crescita più debole rispetto a quanto stimato prima dell’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, indicando un 2016 più debole rispetto alle previsioni precedenti.

SpagnaPer il quarto mese consecutivo le immatricolazioni di autovetture in Spagna superano le 100.000 unità: con una crescita dell’11,2%, infatti, il mercato dell’auto spagnolo fa registrare 123.790 vetture vendute nel mese di giugno, il volume più alto degli ultimi sei anni. Il I semestre chiude con un’ottima perfomance, +12,2% e 623.234 immatricolazioni, il miglior semestre dal 2008. Ad oggi, si sono spesi 200 milioni di euro per i quali restano 25 milioni prima che il Plan PIVE finisca il prossimo 31 luglio. Questo piano sì è rivelato il motivo principale del continuo incremento delle vendite a privati. Tale canale segna nel mese un incremento del 15,3% e 58.327 unità per un totale di 301.071 (+9,2% nel I semestre). Crescono anche le società, sia nel mese (+8,2%) che nel semestre (+16%). Il noleggio, infine, influenzato dalla stagione turistica cresce nel mese del 7,5% e nel cumulato del 14.

Troppi fuorilegge sulle stradeDai risultati del progetto Vacanze Sicure del Servizio Polizia Stradale e da Assogomma emergono dati davvero allarmanti: una vettura su cinque tra quelle sottoposte al controllo, è fuori norma. Il 6,82% di queste sono risultate con gomme lisce al di sotto del limite di 1,6 millimetri di battistrada. Con un’estrapolazione statistica su tutto il territorio nazionale (ogni punto percentuale del campione equivarrebbe a 370.000 auto) quelle “fuorilegge” sarebbero oltre 2,5 milioni e la situazione è ancora più allarmante se si considerano i veicoli commerciali leggeri. Pesante è la vetustà del parco circolante che è di oltre 49 milioni di veicoli dei quali 37,3 milioni di autovetture, con un’anzianità media di 11,4 anni (fonte ACI) con l’aggravante del 52% delle auto con oltre 10 anni di vita. Un dato, questo, in costante peggioramento negli anni, cui corrisponde l’inquietante segnalazione dell’Istat sulla stima degli incidenti stradali che nel primo semestre del 2015 ha registrato un’inversione di tendenza con un incremento dei morti, soprattutto in ambito urbano dove c’è stato un rilevante aumento degli incidenti (il 75%) e del numero dei morti, che sono circa la metà rispetto all’anno precedente, con un incremento del 7,4%. C’è da sottolineare che tra le prime cause di incidente non ci sono problemi tecnici alle vetture ma la distrazione enorme generata dall’uso di smartphone per scrivere messaggi e telefonare.

Quest’anno le forze dell’ordine con il progetto Vacanze sicure hanno controllato 12.000 veicoli nel periodo dal 15 maggio al 20 giugno con un “focus” sugli pneumatici e sulle revisioni in sei Regioni, e in tutte i dati sono preoccupanti soprattutto se confrontati con le verifiche effettuate negli anni precedenti: risultano pressoché raddoppiate le violazioni e in alcune località i risultati sono stati anche peggiori.

L’età media dei veicoli controllati è stata di 9 anni per quelli per il trasporto leggero e di 7 anni e 11 mesi per le vetture. La maglia nera, ad onta dei pregiudizi che gli pneumatici lisci siano una prerogativa del sud, va alla Lombardia con il 7,81% di vetture con gomme lisce e alla Sicilia orientale con il 8,54%, una percentuale angosciante, considerando che nei controlli precedenti erano rispettivamente del 2,9% e del 3,17%. Mentre i “camioncini” hanno raggiunto l’8,51% con picchi in Sicilia orientale fino al 13,16%, in Piemonte, dell’8,46% e nel Veneto dell’8,33%. Altre anomalie sono state riscontrate per equipaggiamento non omogeneo. Ovvero quando sono presenti sullo stesso asse pneumatici di marche o modelli diversi, o con equipaggiamento misto, con due gomme invernali e due estive, non sanzionabile ma fortemente sconsigliato per la sua pericolosità nella tenuta di strada. Il 5,96% delle vetture e il 15,19% dei furgoni/van sono stati trovati non conformi.

Inoltre ben il 3,02% delle auto e il 4,86% dei veicoli commerciali erano con pneumatici visivamente danneggiati. Mentre il 2,23% delle vetture e il 4,46% dei veicoli commerciali avevano pneumatici non omologati. Le vetture con pneumatici invernali fuori dal periodo invernale sono state l’11,96% (il 14,04% i Van) e di questi il 5% è incorso in una sanzione per avere un codice di velocità non conforme a quello riportato sulla carta di circolazione. Infine una buona notizia: le migliori provincie riguardo la conformità degli pneumatici sono risultate Rovigo (5%) Crema (5,6%), Grosseto 6,2%), Caltanissetta (9,1%). In ogni caso con percentuali ancora troppo alte per ragionare in termini di sicurezza e con l’obiettivo di ridurre l’incidentalità e di conseguenza le vittime sulla strada.

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