Tre commercialisti, considerati vicini alla Lega di Salvini, coinvolti nell’inchiesta milanese relativa alla vicenda di Lombardia Film Commission e la compravendita di un immobile a Cormano nel Milanese sono agli arresti domiciliari da ieri pomeriggio. Ad eseguire l’ordinanza di custodia cautelare sono stati i militari del nucleo di Polizia economico-finanziario della Guardia di Finanza. Ai tre professionisti – Arturo Maria Scillieri, Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni, insieme a Fabio Barbarossa, cognato di Scillieri – sono stati contestati a vario titolo i reati di peculato, turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.
In particolare Andrea Manzoni e Alberto Di Rubba erano stati scelti da Matteo Salvini e dal tesoriere Giulio Centemero rispettivamente come revisore legale del gruppo Lega al Senato e direttore amministrativo alla Camera. Anche Michele Scillieri è considerato vicino alla Lega perché nel suo studio è stata domiciliato nel 2017 il partito Lega Salvini Premier.
Sono tutti coinvolti nella strana compravendita di un immobile a Cormano, in provincia di Milano, avvenuta alla fine del 2017. Un capannone acquistato per 800mila euro dalla Lombardia Film Commission, l’ente pubblico controllato dalla Regione Lombardia e presieduto, all’epoca dell’affare, proprio dal commercialista Di Rubba. 11 prima lo stesso capannone era stato valutato 400mila euro: esattamente la metà del prezzo pagato con i soldi dei contribuenti lombardi.
Il procuratore aggiunto Eugenio Fusco e il pm Stefano Civardi, titolari delle indagini, contestano ai quattro arrestati, a vario titolo, i reati di peculato, turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Per la stessa vicenda a luglio era finito in carcere Luca Sostegni, considerato un prestanome usato dai commercialisti per realizzare la sottrazione di denaro pubblico. Negli ultimi due mesi Sostegni è stato interrogato più volte dai magistrati della procura di Milano, l’ultima delle quali lo scorso 25 agosto.

La vicenda della Lombardia Film Commission era nata da un’inchiesta pubblicata da L’Espresso nell’aprile del 2019. L’immobile di Cormano è stato acquistato a febbraio del 2017 per 400 mila euro dalla Immobiliare Andromeda Srl. Come detto, 11 mesi dopo questa società lo ha rivenduto alla Lombardia Film Commission per 800 mila euro. Oltre alla differenza di prezzo, il settimanale aveva messo in evidenza un’altra particolarità: i proprietari della Immobiliare Andromeda, beneficiaria della ricca plusvalenza, erano schermati da una fiduciaria, la Fidirev Srl.
Indagando sulla vicenda, i magistrati della Procura di Milano hanno scoperto che dietro la fiduciaria c’era Barbarossa, il cognato di Scillieri. È stato lui a incassare gli 800mila euro pubblici, ma quei soldi sono stati subito dopo dispersi in mille rivoli. Finendo anche sui conti di società molto vicine ai commercialisti Di Rubba e Manzoni.
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