TERREMOTO INTER/ La società e i giocatori scaricano Mancini: risoluzione consensuale del contratto per il tecnico di Jesi. Panchina nerazzurra all’olandese Frank De Boer

Mancini-De-Boerdi FABIO CAMILLACCI/

Mancini-Inter, cronaca di un divorzio annunciato: da giorni su Altroquotidiano scriviamo di pessimi rapporti tra il tecnico di Jesi e i dirigenti nerazzurri. “Mal di pancia” dell’allenatore e “capricci” che non sono piaciuti a Thohir e ai nuovi proprietari cinesi. Ora sulla panchina interista siederà Frank de Boer. Nella notte è stato trovato l’accordo col “Mancio” per la risoluzione del contratto. Si parla di 2 milioni di buonuscita per chiuderla qui.

Il comunicato ufficiale dell’Inter. Quello che c’è già è la comunicazione ufficiale per voltare pagina definitivamente: l’Inter “ringrazia Mancini per l’impegno e la professionalità dimostrate nei confronti del club negli ultimi 20 mesi di lavoro”, si legge nella nota pubblicata sul sito ufficiale dei nerazzurri. Nel primo dei due allenamenti odierni alla Pinetina era presente tutto lo staff del “Mancio”, tranne il tecnico che staccherà la spina per qualche giorno. Ad Appiano anche il vicepresidente Javier Zanetti, il Cfa Gardini, il d.s. Ausilio, mentre è in arrivo il Ceo Bolingbroke. Intanto, è stata annullata la seduta aperta al pubblico a Jesi, (proprio la città di Mancini…) prevista per mercoledì: era la rifinitura mattutina in vista della sfida serale al Borussia Mönchengladbach. Ed è stata rimandata la presentazione di Ansaldi, acquistato dal Genoa, prevista per oggi.

Il nuovo allenatore dell’Inter. Frank de Boer è un vecchio pallino del presidente Erick Thohir che da Rio, dove sta seguendo l’Olimpiade come capo delegazione dell’Indonesia, avrebbe dato l’ultimo colpo ad un allenatore che pure sino a pochi giorni fa definiva ancora “il fuoriclasse dell’Inter”. Della bozza di accordo con De Boer si sarebbe già occupato il potente consulente di Suning Kia Joorabchian, procuratore dell’olandese e nemico del “Mancio” dai tempi del City. De Boer firmerà un triennale: 2 milioni per il primo anno, tre per i successivi. Un ingaggio che lascerebbe libere le mani al club per accogliere Simeone tra un anno senza fare un bagno di sangue. Allo studio l’idea di affiancargli Cristian Chivu (peraltro ex Ajax) anche per questioni linguistiche. Dopo un approccio fatto due settimane fa, sabato sera il d.s. Piero Ausilio è volato a Londra con il Ceo Michael Bolingbroke per parlare con De Boer e poi fare un report tecnico a Suning. Perché l’olandese (che in patria ha appena perso uno scudetto surreale) non sarebbe stato il primo della lista tra i sostituti di Mancini. Ed è girata voce anche di un contatto con l’ex Roma Garcia.

Le ultime tappe delle tensioni Mancini-Inter. Appena il “Mancio” ha saputo, ma non dal d.s. Ausilio, del blitz londinese ha avuto la conferma di essere ormai rimasto solo. Perché se è vero che gli attriti tra dirigenza e tecnico risalgono ai mesi scorsi, la situazione è degenerata dopo il tracollo di venerdì contro il Tottenham. Quell’1-6 ha dato fiato alla fronda anti “Mancio” e infastidito anche i cinesi. Cinesi che pure durante la settimana avevano mandato al tecnico un secondo segnale di grande apertura. Oltre al mercato di alto profilo e senza cessioni eccellenti, è arrivata la proposta di rinnovo. Un prolungamento di due anni, fino al 2019, a cifre congrue ma con una serie di postille legate alla Champions su cui i rispettivi avvocati si stavano confrontando. Mancini però avrebbe chiesto una forte penale in caso di esonero anticipato e soprattutto non avrebbe accettato di non essere coinvolto sul mercato. Come ritiene sia successo in questa estate surreale, in cui da centro di gravità nerazzurro è finito ai margini. Aveva chiesto Reus, Vermaelen e Touré, gli è stato risposto tre volte di no. Questo ha convinto anche Suning a voltare le spalle a Mancini, per il quale non erano evidentemente più disposti a buttarsi nel fuoco nemmeno i giocatori. Tanto che nelle ultime ore ci sarebbe stato un sondaggio con gli uomini più importanti dello spogliatoio che hanno scaricato “Mancio” spiegando che sia a Riscone, sia negli Stati Uniti, il lavoro atletico e tattico non era stato per nulla intenso.

La trattativa per arrivare al divorzio. L’aspetto paradossale di una vicenda in cui per certi versi hanno perso tutti è che è mancata l’arma del delitto. Mancini infatti non intendeva certo dimettersi. Il passo decisivo è toccato alla società. Nella notte gli avvocati hanno trovato l’intesa per la risoluzione consensuale, che lo stesso tecnico si è deciso a favorire pur di chiudere una volta per tutte un triste capitolo della sua carriera. L’alternativa sarebbe stato l’esonero con relativo pagamento di circa 5 milioni netti. Se non altro, infatti, grazie all’incentivo all’esodo il club sa che non avrebbe dovuto versare 10 milioni lordi, ma una cifra inferiore perché cambierebbe la tassazione.

Un finale già scritto da mesi. Cioè da quando Thohir, ancora prima di cedere la maggioranza a Suning, ha progressivamente congelato Mancini, non informato degli sviluppi societari e col passare del tempo sempre meno coinvolto sul mercato. Al tecnico, cui peraltro lo stesso indonesiano aveva affidato tutto quando nel novembre 2014 esonerò Walter Mazzarri, è stato imputato il crollo dello scorso inverno che vanificò la partenza sprint e il sogno Champions e la scarsa valorizzazione di alcuni giocatori. Kondogbia in primis. “Mancio” ha rotto anche con Bolingbroke, ma il primo faccia a faccia con i cinesi, il 28 luglio scorso a New York, aveva acceso la speranza che la nuova proprietà prendesse in mano la situazione, inserendo un uomo forte italiano. Invece la strada, come scrivemmo su Altroquotidiano, era segnata.

L’arrivo a Milano di Frank De Boer. L’avventura in nerazzurro di De Boer è cominciata intorno alle 18.45 di oggi. Ad attendere il tecnico olandese all’aeroporto di Linate, un nutrito gruppo di giornalisti, curiosi e appassionati. Lui è arrivato scortato dagli uomini dell’ufficio stampa dell’Inter, ma non si è negato a taccuini e microfoni: “Sono molto felice di essere arrivato all’Inter, ma per ora non aggiungo nient’altro. Ne parleremo domani”. Già, tra ventiquattro ore quando De Boer sarà presentato nel corso di una conferenza stampa come nuovo allenatore nerazzurro. I collaboratori di De Boer saranno: Orlando Trustfull (il vice), Alessandro Schoenmaker (il fisiologo), Michele Santoni (il video-analyst), Michel Kreek (l’amico che con lui è stato nel settore giovanile dell’Ajax).

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