TEMPI SUPPLEMENTARI/ Steccano Napoli e Inter. Poker Roma a Firenze con doppietta di Gerson, ex “oggetto misterioso”. Il Benevento contro la Juve prima sogna poi eguaglia un nuovo record negativo

di FABIO CAMILLACCI/ Per una volta dall’inizio del campionato, ben due squadre di centroclassifica tolgono punti alle prime della classe: prima il Torino nel “lunch-match” domenicale inchioda l’Inter sull’1-1 al Meazza, poi il Chievo ritrova se stesso e ferma sullo 0-0 il Napoli capolista, secondo miglior attacco del campionato. Primi acuti contemporanei di squadre inferiori alle prime 5 della classifica.

Stecca Napoli. Secondo 0-0 stagionale per la squadra di Sarri che accusa sul piano pratico l’infortunio di Ghoulam e sul piano psicologico le 4 sberle prese al San Paolo in Champions dal Manchester City di Guardiola. Certo, non sarà facile per i partenopei fare a meno dell’esterno sinistro algerino: rottura del legamento crociato proprio contro i Citizens e lungo stop. A gennaio patron De Laurentiis dovrà necessariamente intervenire sul mercato per allungare una rosa troppo corta, seppur di qualità. Intanto, per la fascia mancina c’è Mario Rui, ex sarriano ai tempi di Empoli e reduce da un’annata da dimenticare in forza alla Roma. Oltre al “vecchio” Maggio adattando Hysaj a sinistra. Il Napoli però rimane in vetta alla classifica e continua a fare la lepre del campionato dopo 12 giornate: cioè dopo quasi un terzo del torneo. Al di là di tutto, rimane la favorita numero uno insieme alla Juventus.

Benevento: dal sogno al record da incubo. I sanniti, reduci da 11 sconfitte consecutive e quotati dai bookmakers tra 35 e 40 (cioè quando puntanto un 1 euro se ne vincono 35 o 40), passano incredibilmente in vantaggio allo Stadium contro la Juventus e restano sull’1-0 fino al 12′ della ripresa. Poi Madama reagisce sul serio e il Benevento precipita nel librone dei record (in negativo) del calcio continentale: eguagliato il numero di sconfitte iniziali detenuto (incredibilmente) da una grande d’Europa come il Manchester United. I blasonati ”Red Devils” infatti nella stagione 1930-31 furono così disastrosi da inanellare ben 12 sconfitte di fila nelle prime 12 giornate di campionato. Come il Benevento dopo l’1-2 subito in casa Juve.

Roma col vento in poppa a Firenze. I giallorossi di Di Francesco dopo aver demolito il Chelsea in Champions rifilano un poker alla Fiorentina capace di reagire rispondendo due volte alla doppietta del brasiliano Gerson, fin qui “oggetto misterioso” romanista, letteralmente rigenerato dall’ex tecnico del Sassuolo. E’ meritatamente lui “l’uomo-copertina” di questo turno di campionato (foto). I gigliati intaccano la forte difesa di gruppo giallorossa con due reti, la miglior difesa della Serie A; ma, stavolta la Roma, rispetto alle tante cosiddette “vittorie sporche” per 1-0, si scatena in fase offensiva come contro i “Blues” di Conte e aggiunge i gol di Manolas e Perotti a quelli di Gerson per un pirotecnico 4-2 che consente alla compagine capitolina di rosicchiare due punti in classifica a Napoli e Inter. La Roma per la verità rosicchia tre punti anche alla Lazio ma solo virtualmente visto che i cugini biancocenesti all’Olimpico non hanno potuto disputare il match con l’Udinese a causa del nubifragio che ha allagato la Capitale. Adesso anche la Lazio come la Roma ha una partita in meno. Al momento comunque la classifica dice che la Lazio (4°) ha solamente un punto di vantaggio sulla Roma (5°). E sabato 18 novembre, dopo la sosta per gli impegni delle Nazionali, il campionato ripartirà proprio dal derby Roma-Lazio. Sarà un “Derby del Cupolone” d’alta classifica, una stracittadina romana con due grandi squadre in campo.

A proposito di derby, quello della “Lanterna” costa il posto a Juric e lancia la Samp. Nell’anticipo serale del 12° turno, sfidando pure l’allerta meteo, la bella Sampdoria di Giampaolo si aggiudica la sfida col Genoa, confermandosi 6° forza del campionato (con una partita, quella con la Roma, da recuperare). Il 2-0 blucerchiato ai cugini rossoblu fa saltare il tecnico dei grifoni. Patron Preziosi esonera Juric e stupisce tutti richiamando Ballardini per il “Ballardini ter”. Una mossa alla Zamparini; d’altronde, Preziosi e “Zampa” si somigliano molto per il modo che hanno nel fare i presidenti di calcio. Fanno e disfano a piacimento, annunciano presunte cessioni dei rispettivi club o pseudo passaggi di proprietà. Ma Zamparini e Preziosi perché non si autoesonerano decidendo una volta per tutte di lasciare il mondo del calcio? Intanto, il Genoa è terz’ultimo a 6 punti come il Verona battuto 2-1 a Cagliari. Atalanta-Spal finisce 1-1 mentre nel primo anticipo del sabato spicca il 3-2 corsaro del Crotone a Bologna. Pesante vittoria in chiave salvezza per i calabresi del bravo Nicola, il grande artefice della miracolosa salvezza dell’anno scorso. Nel posticipo della domenica, ossigeno per il Milan che vince 2-0 a Reggio Emilia contro il Sassuolo e salva la panchina di Montella. Ora rischia seriamente la panchina Bucchi dei neroverdi.

E ora: forza azzurri! Già, adesso tutti concentrati sul doppio impegno dell’Italia nel playoff con la Svezia che vale l’accesso ai Mondiali di Russia 2018. Match d’andata a Solna in terra scandinava venerdi 10 novembre alle 20.45, ritorno al Meazza di Milano lunedi 13 alla stessa ora. Per l’occasione il c.t. “Ace” Ventura ha convocato anche Jorginho (italo-brasiliano del Napoli) e Zaza. Finalmente, il commissario tecnico si è accorto della resurrezione dell’ex attaccante di Sassuolo e Juventus che sta facendo faville al Valencia.

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