TEMPI SUPPLEMENTARI/ Serie A: la Fiorentina non soffre di vertigini, l’Inter del fattore “1-0” in vetta con la Viola. Alla Roma il derby senza Curve, Higuain trascina il Napoli

ilicicdi Fabio Camillacci/

Inter brutta ma vincente, e ancora capolista insieme alla sempre più stupefacente Fiorentina. A Torino contro i granata, il copione è lo stesso di sempre: quello del nuovo ciclo firmato “Mancio”. Difesa di ferro  e invenzioni dei singoli, all’Olimpico sotto la Mole decide Kondogbia. Proprio lui, il costosissimo acquisto tanto contestato per le prestazioni viste fino alla 12° di campionato. Stavolta la zampata è dell’ex Monaco. Poi, pullman davanti al portiere in stile Mou o Simeone. Un muro condito da un Handanovic in gran forma. In sintesi: l’Inter resta brutta da vedere ma rimane in testa alla classifica. I nerazzurri non hanno le Coppe Europee da giocare in mezzo alla settimana, pertanto, se il solito “Culovic” continuerà ad assistere Roberto Mancini, lo scudetto potrebbe diventare realtà. Finora gli episodi sono stati tutti favorevoli alla compagine interista. Su 8 vittorie, non ne ricordiamo una veramente meritata. Tutte vittorie sofferte, per 1-0: il nuovo fattore “Mancio”. Pragmatismo alla Fabio Capello e il sorriso della “Dea Bendata”. Miglior difesa del torneo con 7 reti al passivo. L’attacco invece stenta: 12 reti all’attivo.

La Roma fa suo il derby più brutto di sempre perchè senza lo spettacolo delle due Curve. Un vuoto annunciato quello dei settori Nord e Sud dello stadio Olimpico in occasione della stracittadina della Capitale: reiterare la protesta ultras contro i provvedimenti draconiani del Prefetto Gabrielli. Niente coreografie, niente cori, spalti vuoti. Che tristezza. Sul campo, la grande bellezza invece è giallorossa. Un derby senza storia, un derby vinto nettamente e in scioltezza dalla Roma: 2-0. Prestazione da grande squadra quella di Dzeko e compagni, seppur contro una Lazio non certo brillante. Il tecnico biancoceleste Pioli è in confusione, la difesa laziale imbarazzante, tanti big sono giù di corda dal punto di vista fisico. Ecco perchè nel bilancio delle occasioni create, il punteggio è bugiardo per i ragazzi di Garcia. Roma troppo più forte. Apre Dzeko che si procura e trasforma il rigore dell’1-0 giallorosso. Raddoppia la “freccia nera” Gervinho, un’autentica furia. Curiosità: per la prima volta nella storia del “Derby del Cupolone”, la Roma all’inizio ha schierato una formazione senza romani. De Rossi e Totti out per infortunio, Florenzi non al meglio solo in panchina. A dire il vero, per la prima volta nella storia delle stracittadine capitoline, la Roma è partita con una formazione senza italiani: 11 stranieri. Capitano, il belga-thailandese Nainggolan. Effetto della globalizzazione o esagerazione tutta italiana? Roma miglior attacco della Serie A: 27 gol fatti. Porta inviolata contro la Lazio ma la difesa rimane il punto debole con 13 gol incassati.

La Viola continua a stupire. Nella Genova blucerchiata, la Fiorentina ha offerto un’altra prova di tecnica, forza e organizzazione di gioco. Straordinario possesso palla e attacchi chirurgici finalizzati da Ilicic (foto LaPresse-Gazzetta.it) e Kalinic. La Fiorentina è la squadra che finora ha vinto più partite, 9. Inoltre: 24 gol all’attivo e 9 al passivo. Non a caso è al comando della classifica a braccetto con l’Inter, ma, rispetto ai nerazzurri gioca un bel calcio. Si conferma in calo invece la Sampdoria di Walter Zenga, involuta rispetto alla spumeggiante partenza. E soprattutto la Samp è caduta in casa, in quel di Marassi che recentemente era diventato un po’ il suo fortino.

Il Napoli riprende la corsa. Dopo la frenata di Genova (0-0 in casa Genoa dopo 5 vittorie consecutive) i partenopei tornano a vincere guidati dal solito super Higuain, sempre più calato nella parte di “Maradona del terzo millennio” all’ombra del Vesuvio: ora è capocannoniere con Eder a quota 9 centri. “El Pipita” crea, Pepe Reina conserva. Il gol del bomber argentino, la difesa attenta messa in piedi da Sarri e gli ottimi interventi del portiere spagnolo, consentono al Napoli di avere ragione di una spenta Udinese. Al San Paolo, meritata vittoria di misura per gli Azzurri: 1-0 e secondo posto a un punto dalla Roma che a sua volta è a -1 dall’Inter capolista. Un’altra dimostrazione della bellezza e dell’equilibrio di questo campionato. Intanto, numeri importanti anche per il Napoli: 22 gol fatti, 8 subiti. Dimostrazione di grande equilibrio anche nei numeri per la squadra partenopea, numeri da scudetto.

Juventus, piccoli segnali di risveglio. Di positivo nella vittoria bianconera a Empoli c’è solo il risultato, la vittoria: la seconda consecutiva dopo quella all’ultimo respiro nel derby col Toro. La Vecchia Signora prova a intraprendere la strada della continuità di risultati per raddrizzare una classifica deficitaria. I problemi, però, restano quelli visti fino a oggi: gioco stucchevole, poche idee, fragilità difensiva. Ritrova il gol Mandzukic, continua a segnare il talento Dybala; quel talento sul quale Allegri si ostina a non puntare.

Sassuolo, vista sull’Europa. Prosegue la favola del Sassuolo, anzi si arricchisce di un altro bel capitolo. La compagine di Di Francesco vince il derby emiliano col Carpi e rimane ancorata al 5° posto, alle spalle delle grandi e davanti a Milan, Juventus e Lazio. Scusate se è poco. Di Juventus e Lazio abbiamo detto, per quanto riguarda il Milan invece si può sintetizzare scrivendo che i rossoneri ancora una volta frenano sul più bello, cioè appena hanno l’opportunità di rilanciarsi in classifica. Anzi, contro l’Atalanta al Meazza il Milan ha addirittura rischiato di perdere: non a caso il migliore in campo è stato il giovanissimo portiere Donnarumma: la grande scommessa di un Mihajlovic che però non riesce a trovare il bandolo della matassa per la disperazione di Galliani e Berlusconi, responsabili a loro volta di un mercato totalmente sbagliato.

Lotta salvezza: Carpi e Verona sempre più giù. Il cambio in panchina pare non aver giovato alla neopromossa emiliana. L’esonero di Sannino e il ritorno di mister Castori non ha invertito la tendenza. Carpi fanalino di coda con l’Hellas battuta in casa nell’anticipo da un Bologna rigenerato al contrario dalla cura Donadoni. Al Bentegodi, per i felsinei seconda vittoria consecutiva. Ora è nei guai il tecnico del Verona Mandorlini: rischio esonero per lui. Esonero sventato invece da Iachini grazie al ritorno al gol di Gilardino: il Palermo infatti batte il Chievo al Barbera e respira. Muovono la classifica Frosinone e Genoa spartendosi la posta al Francioni e dando vita a un bel 2-2. Ora nuova sosta per gli impegni delle Nazionali: ci sono i play off da cui usciranno le altre 8 compagini che l’estate prossima si giocheranno gli Europei in terra di Francia. L’ItalConte ne approfitterà per amalgamarsi in vista di Euro 2016 attraverso due amichevoli. Sarà una Nazionale “sperimentale” alla luce delle convocazioni del ct. La Serie A torna tra due settimane: peccato perchè è un bel campionato.

Commenta per primo

Lascia un commento