TEMPI SUPPLEMENTARI/ Campionato: incertezza ed equilibrio in testa e in coda. Roma e Napoli macchine da gol, la Juventus cresce ma resta lontana dalla vetta.

sky-serie-adi Fabio Camillacci/

Un quinto dell’attuale massimo campionato è già in archivio; dopo 8 giornate la Serie A si conferma equilibrata e incerta ma i veri valori stanno venendo fuori. Nel senso che delle cosiddette “piccole” solo il bel Sassuolo di Eusebio Di Francesco rimane nei piani alti della classifica grazie alla vittoria sull’altalenante Lazio. La squadra biancoceleste dal canto suo continua a soffrire per la rosa corta (una rosa peraltro falcidiata dagli infortuni) e per le incertezze del tecnico Pioli. L’ottava giornata però ha evidenziato anche un’altra caratteristica del torneo 2015-2016: non esistono più partite facili o scontate. Per le “big” quest’anno sarà dura su tutti i campi. Ad esempio, il neopromosso Frosinone è una discreta squadra che fa del “Matusa” il suo fortino: domenica è stata la Sampdoria a uscire con le ossa rotte dalla Ciociaria. Questo significa che quest’anno sarà difficile che una sola compagine riesca a spiccare il volo facendo il vuoto come accaduto in passato con la Juventus rullo compressore. Già, la Juventus: lo 0-0 del Meazza contro l’Inter fa perdere ulteriore terreno ai bianconeri nei confronti delle pretendenti al titolo, anche se la caduta della Fiorentina a Napoli consente agli uomini di Allegri di portarsi da -10 a -9 dal vertice. La strada è ancora lunga e la Vecchia Signora ha tutte le carte in regola per rientrare nella lotta scudetto. Certo, i campioni d’Italia dovranno invertire la rotta al più presto perchè anche a San Siro pur palesando una crescita non hanno entusiasmato, evidenziando alcune carenze rispetto agli anni scorsi: difesa non proprio di ferro (anche se a Milano non ha preso gol), manovra macchinosa, attacco sterile e soprattutto poca cattiveria agonistica.

Roma e Napoli: macchine da gol. Squadra strana quella giallorossa, sembra quasi che giochi sempre col freno a mano tirato. Almeno all’inizio di ogni partita; poi, appena riesce a sbloccare il match dilaga. E’ accaduto anche sabato contro l’Empoli: a fare da apripista alla vittoria di De Rossi e compagni, ancora una volta è stata una punizione gioiello di Miralem Pjanic che ormai sui calci piazzati è diventato il nuovo Pirlo della Serie A. Bosniaco letale dalla distanza. Con il tris rifilato ai toscani di Giampaolo, quello romanista si conferma il miglior attacco del campionato (20 reti all’attivo). La fase difensiva però continua a non convincere; sarà importante il pieno recupero di Castan tornato titolare proprio contro l’Empoli. Discorso opposto per l’Inter: prende pochi gol (6 come la Fiorentina, miglior difesa del torneo) ma segna pochissimo (8 reti, una media gol da zona retrocessione). In tema di bocche da fuoco, dopo la Roma c’è il Napoli con 18 gol fatti. Il big match del San Paolo contro la Viola capolista ha confermato che mister Sarri è stato bravo ad aggiustare difesa e centrocampo, reparti disastrosi durante la gestione Benitez. Ai gol ci pensano Higuain e Insigne. In questi primi 8 turni i partenopei hanno battuto: Juventus, Lazio, Fiorentina e Milan. Scusate se è poco. Il calendario nelle prossime giornate sorride agli Azzurri che però dovranno dimostrare di essere guariti anche dal misterioso “male” che li affligge da tempo quando affrontano le “provinciali”.

Povero “Diavolo”. Il Milan non riesce proprio a decollare, anche perchè Mihajlovic non è ancora riuscito a dare un gioco ai suoi. Sinisa paga pure gli errori fatti dalla società in sede di campagna acquisti. Ai rossoneri mancano: un regista perchè la squadra è senza idee, un trequartista perchè nessuno degli uomini a disposizione dell’allenatore serbo è in grado di imbeccare le punte, e un difensore centrale forte. Berlusconi e Galliani in estate hanno speso si ma male. Milan fermato sul pari da un Torino sempre coriaceo e mai domo. Così come l’Atalanta di “nonno” Reja che strapazza il Carpi e aggancia proprio il Toro al 7° posto. Risale anche il Genoa grazie all’emozionante partita del “Ferraris” contro il Chievo: 3-2 rossoblu all’ultimo respiro e in inferiorità numerica.

Zona salvezza affollata. Così come la lotta per il vertice, anche quella per non retrocedere si conferma incerta ed equilibrata. Fanalino di coda resta il Bologna di un sempre più pericolante Delio Rossi, vicino all’esonero. Al momento la sfida per evitare i 3 posti che portano in B, pare ristretta a Udinese, Verona, Carpi, Frosinone, Empoli e appunto Bologna. E ora prepariamoci a vivere un’altra intensa settimana di Champions ed Europa League.

 

 

Commenta per primo

Lascia un commento