FAMILY DAY. “Siamo due milioni contro la legge Cirinnà”. E la Meloni partecipa e parla da prossima mamma

Manifestanti al Circo Massimo in occasione del Family Day, Roma, 30 gennaio 2016. ANSA/ANGELO CARCONI
Foto Angelo Carconi per l’Ansa

È il giorno del Family Day al Circo Massimo. “Volevo annunciarvi che siamo due milioni”, dice Massimo Gandolfini, organizzatore del grande raduno nazionale, prendendo la parola dal palco. L’annuncio è stato accolto da una ovazione dei manifestanti contro il ddl Cirinnà, anche se i promotori insistono nel dire che non è una “manifestazione contro”. Numerosissime le famiglie con bambini, passeggini e carrozzine al seguito. E’ una folla ordinata e sorridente; poche le bandiere, molti i canti e balli intonati e messi in scena. In fondo al Circo Massimo è stato allestito il palco su cui è stato issato uno striscione blu con la scritta “Family Day. In difesa della famiglia e dei bambini”.

“Siamo tantissimi, molti più di quelli che pensavamo” ma “questa piazza non è contro nessuno”, afferma anche Massimo Gandolfini, tuttavia  chiede lo stop al ddl Cirinnà sulle unioni civili e le adozioni omosessuali. “Il ddl Cirinnà sia totalmente restituito: non bastano operazioni di maquillage”. “Non è possibile che ci sia una classe politica ideologica. Le femministe dovrebbero vomitare all’idea che si possa comprare l’utero”, ha proseguito Gandolfini. “Qui ci sono elettori di tutti i partiti. Vi dico: guardate chi ci sta aiutando e chi vi oscura” sullo stop al ddl Cirinnà. “I prossimi passaggi della legge li seguiremo minuto per minuto e vedremo chi ha ascoltato il messaggio di questa piazza e chi lo ha messo sotto i tacchi”.

Gandolfini è stato ricevuto asp Viminale dal ministro dell’Interno Angelino Alfano , all’incontro ha partecipato anche il neo-ministro agli Affari Regionali con delega alla Famiglia, Enrico Costa, anche lui del Nuovo centrodestra. Alfano non la partecipato alla manifestazione, ma in piazza era presente la moglie, Tiziana Miceli.

Meloni, incinta, contro il ddl Cirinnà – “Ho appena scoperto di aspettare un bambino”, e per questo “sono sempre più convinta che il ddl Cirinnà è una legge contro i bambini”: Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia,  coglie l’occasione del Family Day per dare l’annuncio della sua prossima maternità. “Questa manifestazione non è assolutamente fatta contro qualcuno se non contro il ddl Cirinnà. Il vero obiettivo di quella legge – spiega la Meloni – sono le adozioni per le coppie omosessuali”. A chi le chiede se il progetto di legge della senatrice del Pd avrà la maggioranza in Senato, l’ex ministro risponde: “Non lo so, ma non mi fido di quei centristi subito pronti a dire di volere un referendum ma attaccati alla loro poltrona”.

All’imbrunire la manifestazione si scioglie e i partecipanti si dirigono soddisfatti  versoi i 1500 pullman che li attendono lontano per riportarli a casa. Nella mattinata è scattato il piano messo a punto dal Questore Nicolò D’Angelo. Il piano prevedeva la costituzione di quattro aree di servizio, nelle zone Venezia, Termini, Colosseo e Piramide, per ciascuna delle quali è stata predisposta una articolata rete di forze dell’ordine con il compito specifico di garantire l’ordinato afflusso e la sicurezza dei numerosissimi partecipanti. In campo, oltre ad elicotteri della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, anche metal detector e rapiscan per la sorveglianza ed il monitoraggio dei flussi.

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