Scossa di terremoto di magnitudo 4 a Ischia, avvertita in tutta l’area flegrea: due donne morte sotto le macerie di una chiesa. Feriti e crolli, soprattutto a Casamicciola

Una scossa di terremoto, prima valutata di magnitudo 3.6, poi corretta a magnitudo 4.0 (dopo che l’ex presidente dell’Ingv Enzo Boschi aveva definito una ‘sottovalutazione’) è stata registrata alle 20:57 di stasera davanti all‘isola di Ischia: oltre ai danni si segnalano dei dispersi e dei feriti. Una donna è morta colpita dai calcinacci  caduti dalla chiesa di Santa Maria del Suffragio a Casamicciola. Un’altra è stata estratta senza vita dalle macerie. Sette persone erano rimaste sotto le macerie per il crollo di un’abitazione: tre di queste, un uomo e due donne, sono state estratte vive. Salvati tre bambini, individuati tra i detriti. I feriti sarebbero almeno 25.

Gente accampata in strada dopo la scossa

La gente si è riversata in strada mentre un black out elettrico si è avuto nel centro di Ischia porto. In particolare a Casamicciola in piazza Maio una palazzina abitata è crollata per gli effetti della scossa. La chiesa del Purgatorio è andata distrutta, numerosi alberghi sono rimasti isolati.

Decine di turisti hanno fatto le valigie e si sono messi in attesa di poter partire. Per altri si prospetta una notte in automobile. Il Comune ha messo a disposizione lo stadio, la Federalberghi le sue strutture.

 

Ci sono ancora alcuni dispersi. Stanno operando carabinieri, polizia e vigili del Fuoco, oltre che unità di soccorso medico. Sono stati momenti di paura perché la terra ha tremato in tutta l’isola e nelle case sono caduti oggetti, mobili, nei negozi la merce cade dagli scaffali e piomba il buio, per un black out. Tutti in strada, abitanti dell’isola e turisti, che affollano negozi e ristoranti. Al ritorno della luce è iniziata la verifica dei danni.
Le squadre dei pompieri impegnate sul fronte degli incendi sono state dirottate in alcune aree dell’isola per accertare eventuali danni a persone o cose.

I TESTIMONI – ”La cosa più importante a cui pensare ora è come affrontare l’emergenza, come aiutare i più deboli, vale a dire i bambini” dice all’ANSA Benedetto Valentino, socio fondatore, col fratello Elio, del Premio internazionale Ischia di giornalismo, commentando la situazione che si sta vivendo nell’isola verde dopo il sisma di questa sera. Valentino abita non lontano da Piazza Maio, a Casamicciola, in quella che appare come l’area più colpita dal terremoto ”dove – dice – vi sono, secondo le prime notizie, almeno una decina di case crollate e vi sono anche problemi di viabilità per problemi alla carreggiata”. ”Ero in casa – racconta – seduto sul divano quando si è sentito un forte boato e la casa è stata scossa come si scuote un albero. Siamo scesi subito in strada mentre in contemporanea si registrava un black out che ha complicato le cose”.  ”L’isola – sottolinea – ha una conformazione geologica particolare. Se il terremoto si avverte in una parte, normalmente la scossa non viene ‘sentita’ in altre zone. Come accadde nel 1883, quando ad Ischia Porto si resero conto dell’entità del terremoto a Casamicciola solo quando tre giorni dopo videro arrivare le navi dei soldati. Questa volta non è stato così: il sisma si è avvertito forte in tutta l’isola”.

“Non ho mai sentito una scossa di terremoto così forte, nonostante otto anni fa, da Pescara, abbia sentito il sisma dell’Aquila. È stato fortissimo, sono sconvolta. Subito dopo la scossa abbiamo visto fumo e polvere alzarsi dal centro abitato. Dopo tutte queste ore tremo ancora dalla paura. Vogliamo solo ripartire con il primo traghetto disponibile”: questa  la testimonianza all’ANSA di una pescarese di 32 anni in vacanza a Casamicciola. “Alloggiamo in un appartamento in una palazzina di due piani – racconta la giovane – io ero all’interno, mentre il mio fidanzato e i nostri amici erano in un cortile condominiale. All’improvviso ha iniziato a tremare tutto. Ora siamo all’esterno, come tutti. È un continuo viavai di sirene, ambulanze e Vigili del Fuoco. Vogliamo solo rientrare in casa e prendere le nostre cose, ma abbiamo paura di farlo. Vogliamo ripartire con il primo traghetto utile. Tante persone hanno già fatto le valigie e sono già in fila per i traghetti”

A Lacco Ameno la scossa si è sentita forte. Gli abitanti di via Borbonica, una zona alta del comune, appena avvertita la scossa sono scappati dalle case. Racconta Tommaso Monti, un giovane fotografo: “Ho visto crollare qualche tetto, ringhiere, muri di contenimento. Un rudere vicino alla nostra casa si è sbriciolato all’istante. Alcune stanze di una villa sono crollate. In giro si sentono solo sirene di ambulanze e quelle dei pompieri. Siamo tutti fuori dalle case con grande paura”.

PIANO D’EMERGENZA SANITARIO – È scattato il piano di emergenza sanitario per i soccorsi alla popolazione di Ischia: già disposta unità di crisi del Cardarelli per eventuali necessità di trasporto in eliambulanza. Parte dell’ospedale di Ischia è stato invece evacuato per verifiche strutturali. Sui luoghi interessati dai crolli sono al lavoro squadre di volontari della protezione civile regionale. Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni si è immediatamente recato nel centro operativo della Protezione civile a Roma (foto) per seguire le operazioni di soccorso.

SCOSSA AVVERTITA NELL’AREA FLEGREA – La scossa di terremoto registrata ad Ischia è stata avvertita in maniera distinta anche in alcune zone dell’area flegrea. I comuni dove maggiormente è stato registrato il movimento tellurico sono stati Monte di Procida e le zone alte di Bacoli e Pozzuoli. Al momento non si registrano danni a persone e cose. I sindaci di Monte di Procida, Bacoli e Pozzuoli si sono messi in contatto con la Protezione Civile regionale per le prime valutazioni. Allertati, comunque, la Polizia Municipale e la Protezione Civile locale. A Bacoli la situazione viene seguita direttamente dal vulcanologo, Giuseppe Luongo, assessore alla Protezione Civile, in stretto contatto con l’Ingv. Nei tre centri flegrei non si sono registrate scene di panico. La vita nelle strade della ‘movida’ e sul lungomare dei tre centri è proseguita normalmente.

Quel sisma del 1883. Ricordiamo che il 28 luglio del 1883 l’sola venne colpita da un sisma violenrtissimo, che investì soprattutto Casamicciola. Vi furono 2313 morti, di cui 1784 a Casamicciola, 345 a Forio d’Ischia, 146 a LaccoAmeno, 10 a Barano, 28 a Serrara Fontana.

Tra le vittime del terremoto vi furono anche i genitori e la sorella del filosofo Benedetto Croce, il quale – allora diciassettenne – fu estratto vivo dalle macerie.

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