Scossa di terremoto di magnitudo 4.8 avvertita tra Catania, Siracusa, Enna e Messina. Alcuni feriti dalla caduta di cornicioni curati nell’ospedale di Biancavilla

Una scossa di terremoto di magnitudo 4.8 ha fatto tremare la terra la scorsa notte alle 2,34 e ha provocato lesioni in alcuni edifici con la caduta di cornicioni e il ferimento di alcune persone in un’area della Sicilia che ha avuto come epicentro il comune di Santa Lucia di Licodia alle falde dell’Etna in provincia di Catania. L’ipocentro è localizzato a 9 km di profondità.

La scossa ha provocato il crollo di cornicioni, nella chiesa di Santa Maria di Licodia e a Palazzo Ardizzone, ex sede del municipio, e di antiche case rurali ma non, secondo i primi accertamenti dei vigili del fuoco, crolli di edifici. Adrano e Biancavilla i paesi maggiormente interessati, dove si sono registrati crolli di cornicioni. I cittadini dei tre Comuni sono usciti dalle loro abitazioni e sono scesi in strada e la Protezione civile locale ha già provveduto a transennare alcune zone. Il sisma è stato avvertito a in tutta la provincia di Catania, oltre che a Siracusa, Enna e Messina.

Alcune persone, rimaste ferite in modo non grave, sono state portate nell’ospedale di Biancavilla, altre sono state ricoverate in stato di shock. Verifiche sono in corso da parte di carabinieri e vigili del fuoco.

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