Riportati in Italia padre Pier Luigi Maccalli e l’ingegnere Nicola Chiacchio. Ad accoglierli il presidente Conte e il ministro Di Maio

Il volo con a bordo padre Pier  Luigi Maccalli e dell’ingegnere Nicola Chiacchio, i due connazionali liberati giovedì in Mali, è atterrato all’aeroporto di Ciampino, dove ad accogliere i due italiani c’erano il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. I due hanno raccontato che erano stati trasferiti in Mali dopo il sequestro in Niger ad opera di gruppi jihadisti legati ad Al Qaida nel Maghreb Islamico (Aqmi).

Padre Maccalli, 59 anni, della diocesi di Crema, fu rapito il 17 settembre del 2018 in Niger, in una missione a circa 150 km dalla capitale Niamey. In aprile il quotidiano cattolico Avvenire aveva pubblicato un breve video in cui appariva il sacerdote lombardo prigioniero, vestito in abiti tradizionali della regione, insieme a Chiacchio, del quale si erano si erano perse le tracce da anni,  rapito durante una vacanza, tra Niger e Mali. I due, nelle immagini, avevano solo dichiarato la propria identità.

La Farnesina ha sottolineato che “la liberazione è stata resa possibile grazie al prezioso lavoro del personale dell’Aise e di tutti i competenti apparati dello Stato, unitamente all’importante collaborazione delle autorità maliane. Il buon esito dell’operazione, oltre a mettere in luce la professionalità, le capacità operative e di relazione dell’intelligence, ha evidenziato anche l’eccellente opera investigativa dell’Autorità giudiziaria italiana ed il prezioso lavoro svolto dalle donne e degli uomini del ministero degli Affari Esteri e dell’intera Unità di Crisi della Farnesina”.

Fonti della sicurezza maliana, nei giorni scorsi, avevano fatto sapere che la liberazione degli ostaggi occidentali poteva essere imminente, dopo la scarcerazione di un centinaio di jihadisti – presunti o condannati – da parte dell’esecutivo ad interim di Bamako. “Ci sono stati dei problemi, è stata un’operazione delicata ma alla fine per fortuna è andato tutto bene”, ha raccontato alla France Presse una fonte dei negoziatori.

Con i due italiani hanno riacquistato la libertà l’ostaggio francese Sophie Pétronin e Soumalia Cissé, un noto politico del Mali. La Petronin, 75 anni, era l’ultimo cittadino francese in mano a rapitori: era stata sequestrata il 24 dicembre 2016 da un gruppo armato a Gao, nel nord del Mali. Il presidente francese Emmanuel Macron ha espresso “enorme sollievo” per la notizia.

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