Referendum di Roma sull’Atac: solo il 16,38% alle urne. L’azienda resta pubblica. La sindaca: “Impegno per rilanciarla”. I Radicali: “Il quorum non vale”

Quorum mancato per i due quesiti del referendum sulla messa a bando di gara del servizio pubblico di trasporto a Roma. L’affluenza finale dei votanti è stata del 16.38%, lontana dal quorum fissato al 33,3% degli aventi diritto. Nella conta dei voti oltre il 74% ai sì. Il referendum, a carattere consultivo (perciò bastava il 33% degli elettori per essere valido), era stato promosso dal Comitato Sì Mobilitiamo Roma dei Radicali. Si era pronunciato per il sì il Pd, contrari M5S, FdI, sindacati confederali e diverse formazioni di sinistra.

I radicali annunciano ricorso perché  il quorum non doveva essere previsto, secondo il segretario, Riccardo Magi. Il quale dichiara:  “A nostro avviso il quorum non c’è su questo referendum perché il Campidoglio ha modificato lo statuto abolendo il quorum prima di indirlo”.

La sindaca Virginia Raggi ha scritto invece su Twitter: “I romani vogliono che l’Atac resti pubblica. Ora impegno e sprint finale per rilanciarla con acquisto 600 nuovi bus, corsie preferenziali, più controlli, riammodernamento metro. Attenzione e rispetto per tutti i votanti”.

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