Portate a Roma le salme dei 9 italiani assassinati a Dacca. Anche un ostaggio ucciso nel blitz. Arrestati parenti di due terroristi

Bare uccisi DaccaIl volo del Boeing 767 del XIV Stormo con a bordo le salme dei nove italiani assassinati nella capitale del  Bangladesh è atterrato nel pomeriggio all’aeroporto militare di Ciampino, presenti, con i familiari delle vittime,  il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni.

Lacrime, lunghi abbracci e momenti di dolore per i parenti davanti a quelle nove bare, che poi sono state trasferite al Policlinico Gemelli, dove domani saranno eseguite le autopsie.

Intanto, sul fronte delle indagini, la polizia bengalese ha arrestato il padre ed il fratello di Shafiqul Islam Uzzal, uno dei terroristi dell’attentato di Dacca. Lo rende noto il Daily Star. Badiuzzaman Uzzal, 55enne proprietario di una fattoria, e il 32enne Asadul Islam, che lavora nel tessile, sono stati prelevati lunedì sera dalle loro case in un villaggio a Bogra, nel nord, e sono stati trasferiti a Dacca. Domenica erano stati arrestati i genitori di un altro membro del commando, ucciso dalle forze speciali, Khairul Islam alias Badhan.

La polizia bengalese ha anche ammesso di aver ucciso, nel blitz compiuto nel ristorante Holey Artisan Bakery, anche un ostaggio: Saiful Islam Chowkidar, 40enne pizzaiolo del ristorante, oltre ai cinque terroristi.

Ieri il Bangladesh ha concluso  i due giorni di lutto nazionale per il massacro con una cerimonia di Stato nello stadio dell’esercito a Dacca in cui la premier Sheik Hasina, vari ministri, diplomatici stranieri e molta gente comune si sono raccolti davanti ai feretri delle 20 vittime, di cui ben nove italiane. L’atto solenne ha chiuso il capitolo del cordoglio ufficiale per quello che per i bengalesi è stato senza dubbio una sorta di 11 settembre, poiché si è trattato dell’attacco terroristico che ha causato il maggior numero di vittime civili nella storia del Paese.

Dopo la cerimonia le salme erano state prese in consegna dalle rispettive nazioni di appartenenza.

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