Per la prima volta un Papa negli Emirati Arabi. Sull’aereo in regalo da Genova anche una maglietta con ponte Morandi

Per la prima volta un Papa si è recato negli Emirati Arabi Uniti. Papa Francesco è arrivato ieri ad Abu Dhabi e sull’aereo gli è stato consegnato un dono inaspettato (foto) ma molto significativo che lo ha commosso. Il Pontefice ha ricevuto dal fotografo dell’ANSA, il genovese Luca Zennaro, una lettera del sindaco Marco Bucci, una bandiera della città di Genova con la croce di San

Giorgio e una maglietta con il Ponte Morandi, usata per le partite di beneficenza. Il Papa, dopo avere salutato tutti i giornalisti, si è nuovamente fermato a salutare il fotografo.

“Abbiamo ancora nella mente le parole che ha voluto usare nei confronti della nostra comunità subito dopo la terribile tragedia del crollo di Ponte Morandi nello scorso mese di agosto. Parole che sono state di grande conforto e che ci hanno aiutato a risollevare i nostri animi per ricostruire la città”. Ha scritto il sindaco di Genova Marco Bucci nel messaggio che accompagnava il dono. “Le invio tramite il fotografo dell’Ansa questo messaggio corredato da due semplici omaggi che per noi sono di grande significato e che spero possano essere di Suo gradimento – scrive Bucci – Vuole essere un piccolo ma altamente simbolico segno di riconoscenza verso vostra santità da parte della città di Genova. Dal profondo del cuore le rinnovo la nostra sentita gratitudine per la sua vicinanza e per le sue preghiere, ma anche per il suo magistero, per i suoi moniti e i suoi insegnamenti, così straordinariamente preziosi e significativi  nell’indicarci la via da seguire come veri cristiani nel mondo di oggi”.

 

Papa Francesco è arrivato al Palazzo presidenziale di Abu Dhabi, dove stamane si svolge la cerimonia ufficiale di benvenuto negli Emirati Arabi Uniti. Al suo arrivo in auto, scortato dalla guardie presidenziali a cavallo, il Pontefice è stato accolto dal principe ereditario, sceicco Mohammed bin Zayed Al Nahyan.
Il principe ereditario, 57 anni, che ha incontrato il Papa in Vaticano e lo ha invitato a questa visita negli Emirati, è figlio del defunto sceicco Zayed bin Sultan Al Nahyan, “padre della patria” e primo presidente degli Emirati Arabi Uniti, oltre che fratello dello sceicco Khalifa bin Zayed Al Nahyan, attuale presidente degli Emirati. E’ sposato con Salama bint Hamdan Al Nahyan e ha quattro figli e cinque figlie.

Dopo la cerimonia di benvenuto, il Papa Francesco è stato a colloquio in privato nel Palazzo presidenziale di Abu Dhabi col principe ereditario, sceicco Mohammed bin Zayed Al Nahyan. Al termine dell’incontro lo scambio dei doni: il Papa ha donato al leader emiratino un medaglione con raffigurato in primo piano l’incontro tra San Francesco e il Sultano Al-Malik al-Kamil, episodio narrato nel nono capitolo della Legenda Maior, avvenuto 800 anni fa, nel 1219. Alle loro spalle la rappresentazione del fuoco. Nel giro, l’iscrizione in latino del viaggio apostolico. L’immagine scelta risalta lo scopo interreligioso della visita.

E ci sono anche due italiani, la romana Luisa Capuani e il genovese Claudio Romagnoli, nel coro internazionale di 120 elementi, provenienti da 13 Paesi, che domani parteciperà alla storica messa, che verrà celebrata dal pontefice al Zayed Sports City Stadium di Abu Dhabi. Il coro, composto dai migliori cantanti delle parrocchie cattoliche degli Emirati Arabi Uniti, canterà 17 inni, incluso uno in arabo. Capuani dirige il Coro italiano a Dubai, una formazione amatoriale, che ha come obiettivo la divulgazione dei classici della musica italiana, di cui fa parte anche Romagnoli.

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